Come ottenere lo SPID

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come ottenere lo SPID, in modo da poter avere un identificativo digitale univoco per usufruire di tutti i servizi offerti dalla pubblica amministrazione italiana.

Che cosa è lo SPID ?

Il termine SPID sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale.
A livello nazionale è stato studiato un sistema digitale per identificare tutti i cittadini univocamente, per poter offrire loro tutti i servizi della pubblica amministrazione attraverso i vari siti della pubblica amministrazione e ministeri vari.

Puoi immaginare lo SPID come un unico account che ti identifica su tutti i siti dello Stato Italiano.

Vantaggi dello SPID

E’ stato pensato questo identificativo univoco perchè altrimenti avresti dovuto effettuare decine registrazioni presso i vari siti della pubblica amministrazione, ed avresti dovuto creare decine di account.
Ma soprattutto, il grande vantaggio dello SPID è che certifica la reale esistenza di una persona dietro a questo identificativo.

Come hai potuto notare sui social network e sui siti web in genere, è possibile registrarsi fingendosi altre persone, semplicemente usando differenti indirizzi email, o fornendo generalità false su moltissimi siti e social network.

Il principale scopo dello SPID è quello di identificare univocamente una persona reale, ed evitare che ci siano account falsi di persone che si spacciano per altre persone, perchè nell’ambito della pubblica amministrazione questo potrebbe causare grandissimi problemi.

Chi fornisce lo SPID ?

Ci sono varie aziende e enti autorizzati dallo Stato a fornire l’identità digitale SPID ai cittadini.
Tra questi vi è anche ad esempio PosteItaliane, ma non è l’unico ente che si occupa di fornire l’identità digitale SPID ai cittadini.
In questa guida vedremo tutti i modi per ottenere lo SPID, e ti elencherò tutti gli enti che sono autorizzati a fornirti lo SPID.

Con PosteItaliane ottenere uno SPID è gratuito, e dopo una semplice registrazione online sul sito delle poste, basta recarsi all’ufficio postale più vicino per farsi identificare con il proprio documento, e lo SPID in questo modo sarà attivato.

Altri enti o aziende private come Aruba, che è una società di hosting ed informatica, offrono questo servizio anche online.
Ti elencherò nel corso di questa guida tutti gli enti ed aziende e rispettive modalità con cui possono offriti lo SPID.

Alcune aziende offrono il servizio a pagamento.

Come richiedere lo SPID ?

Richiedere lo SPID è una procedura abbastanza semplice, ma noiosa perchè non è immediata.
E’ di solito svolta in due passaggi, bisogna fare una registrazione su un sito al computer e poi bisogna recarsi di persona in un ufficio postale, oppure avere un contatto in webcam con un impiegato dell’azienda o ente delegato a fornire l’identità digitale.

Gli enti che forniscono lo SPID sono chiamati Identity Provider, ossia fornitori di identità.

Quanto costa ottenere lo SPID

Per quanto riguarda il capitolo dei costi, invece, si parte da 0 euro e si può arrivare a 20 euro circa, a seconda dell’Identity Provider scelto e a seconda dei sistemi di identificazione selezionati, ma di questo ti parlerò più avanti.

Scommetto che dopo aver compreso cos’è il Sistema Pubblico di Identità Digitale vuoi anche sapere come ottenere lo SPID, dico bene? 

In tal caso, ti consiglio di prenderti tutto il tempo che ti serve per leggere questo post, perché nei prossimi paragrafi, troverai tutte le informazioni che ti servono per ottenere le tue credenziali SPID.

Attivare una nuova SIM KENA MOBILE

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come attivare una nuova SIM KENA MOBILE, in modo da attivare un nuovo piano telefonico KENA MOBILE.

Hai trovato un’offerta di Kena Mobile che ti sembra perfetta per le tue esigenze, oltre che per le tue tasche, in quanto include un bundle con tanti minuti, SMS e Giga a un prezzo decisamente conveniente.

Come attivare una nuova SIM KENA MOBILE

Se hai appena ricevuto via posta una nuova SIM KENA MOBILE dopo averla acquistata, adesso è il momento di attivarla.
In questa guida ti illustrerò dettagliatamente come attivare la SIM Kena Mobile perchè, non avendo mai effettuato un’operazione del genere, probabilmente non conosci tutti i passaggi della fase di attivazione della SIM CARD KENA MOBILE.

Beh, se le cose stanno così, sappi che sarò lieto di aiutarti a fare luce sull’argomento, spiegandoti come attivare la scheda di questo noto operatore virtuale che si appoggia sulla rete TIM.

Il tutorial è molto semplice ed adatto sia ad utenti esperti che meno esperti.

Informazioni sull’attivazione di una SIM KENA MOBILE

Prima di illustrarti nel dettaglio come attivare una SIM Kena Mobile, permettimi di fornirti alcune informazioni preliminari che ti saranno senz’altro utili per poter sfruttare il piano incluso nell’offerta che hai sottoscritto.

Tanto per cominciare, ci tengo a dirti che la procedura di attivazione della SIM varia in base alla modalità di ricezione della stessa.

Attivazione automatica della SIM KENA MOBILE

Se la SIM è stata acquistata presso un punto vendita, presso una tabaccheria o, ancora, si è optato per la ricezione della stessa tramite corriere, l’attivazione della scheda avviene in via del tutto automatica nel giro di 24 ore dall’acquisto o dal recapito della stessa.

Detta in termini spiccioli, se hai ottenuto la tua SIM in una delle modalità appena citate, non devi fare assolutamente nulla per attivare la scheda, se non configurare il tuo dispositivo per utilizzare il piano dati previsto nell’offerta sottoscritta (seguendo le istruzioni che ti ho fornito in quest’altra guida).

Se, invece, si è optato per l’acquisto della SIM online scegliendo di eseguire la propria identificazione tramite webcam, la scheda viene consegnata nella casetta delle lettere e poi bisogna attivarla effettuando una videochiamata con il customer care di Kena Mobile.

Attivazione nuova SIM Kena Mobile

Se stai leggendo questo capitolo della guida, evidentemente hai optato per l’attivazione della tua nuova SIM Kena Mobile via webcam, tramite il servizio Kena Check-In. Ebbene, prima di procedere con la video-identificazione, accertati di avere a portata di mano la tua nuova SIM e il documento di identità che hai inserito al momento dell’ordine online. Se poi hai richiesto la portabilità del numero, assicurati di avere disposizione anche la SIM del tuo vecchio operatore.

Ti rammento che l’operazione può essere effettuata da un computer dotato di webcam oppure da uno smartphone, facendo clic sul link che ti è stato inviato all’indirizzo email che hai fornito nel momento in cui hai effettuato l’ordine della SIM.

Se hai ricevuto la SIM Kena Mobile, la prima operazione che devi fare è

  • clicca sul link https://videoid.trusttechnologies.it/videoid/start/kena-mobile
  • presente all’interno del messaggio di conferma della spedizione della SIM o, se preferisci
  • clicca sul tasto INIZIA IL KENA CHECK-IN che trovi su questa pagina del sito Web di Kena Mobile.

Dopodiché apponi il segno di spunta sulla casella Non sono un robot presente nella pagina che si è aperta e dai il consenso riguardante l’accesso alla webcam e al microfono da parte del sito di Kena Mobile.

Fatta quest’operazione

  • apponi il segno di spunta sulla casella Selezionare qui  se il video della finestra è visibile 
  • clicca sul pulsante grigio Inizia, posto in basso a destra
  • per avviare la procedura di video-identificazione.

Adesso non devi far altro che fornire, negli appositi campi di testo, il codice dell’ordine che hai ricevuto via email e il tuo codice fiscale, cliccare sul pulsante grigio Inizia il Check-in e seguire le istruzioni che ti vengono fornite a schermo per avviare la videochiamata con un operatore del customer care di Kena Mobile. Tieni presente che il servizio di attivazione a distanza è gratuito ed è disponibile nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle 18:00 e il sabato dalle ore 09:00 alle 14:00.

Durante la video-chiamata, non dovrai fare altro che seguire le indicazioni che ti verranno date dall’operatore che ti assisterà: dovrai confermare i tuoi dati anagrafici, mostrare il documento d’identità, il codice fiscale e la SIM che hai ricevuto via posta.

L’operatore provvederà quindi a fare una foto del tutto e ti mostrerà in video la documentazione contrattuale che hai ricevuto in allegato all’email di conferma del tuo ordine, chiedendoti di firmarla elettronicamente.

Per firmare la suddetta documentazione

  • dovrai semplicemente mostrare all’operatore il codice OTP che riceverai via SMS durante la video-chiamata
  • seguire eventuali altre istruzioni che ti verranno fornite dall’operatore stesso, in modo da procedere alla verifica della tua identità.

DURATA DELL’ATTIVAZIONE DI KENA MOBILE

In tutto, la procedura di attivazione della SIM dovrebbe durare non più di 10-15 minuti.

Ti ricordo che, dopo aver attivato la SIM Kena Mobile, devi provvedere a configurare nel modo corretto il tuo dispositivo utilizzando i parametri indicati sul sito Web dell’operatore, altrimenti non sarai in grado di usufruire del piano dati incluso nella tua offerta.

Come configurare KENA MOBILE

Se hai difficoltà a compiere quest’operazione, ti suggerisco di dare un’occhiata alla guida in cui spiego in maniera dettagliata come configurare Kena Mobile. Sono certo che anche questa lettura ti sarà molto utile.

Problemi con l’attivazione SIM KENA MOBILE

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come risolvere problemi con l’attivazione della SIM KENA MOBILE e contattare l’assistenza clienti KENA MOBILE per risolvere insieme al personale di assistenza e customer care le varie problematiche amministrative o tecniche legate al piano tariffario e alla SIM CARD KENA MOBILE appena acquistata.

Come risolvere problemi di attivazione della SIM KENA MOBILE

Sono passate 24 ore da quando hai ricevuto la tua nuova SIM Kena Mobile, ma sembra che questa non sia ancora attiva?

Hai riscontrato problemi per quanto concerne la procedura di attivazione della SIM Kena Mobile via webcam?

Se hai risposto in maniera affermativa a una di queste domande e vuoi risolvere i problemi di attivazione della SIM Kena Mobile in tuo possesso, ti suggerisco di contattare il Servizio clienti dell’operatore.

Ci sono vari canali di assistenza che Kena Mobile ha messo a disposizione dei propri clienti.

CONTATTARE IL SERVIZIO CLIENTI KENA MOBILE

è possibile contattare il servizio clienti e assistenza di KENA MOBILE via telefono

il numero è il 181

  • la telefonata è gratuita se chiami da rete Kena Mobile (se usi una SIM CARD KENA MOBILE) oppure se chiami da un telefono di rete FISSA TIM/TELECOM (un telefono fisso di casa / ufficio)
  • la telefonata è a pagamento in tutti gli altri casi, ossia chiamando da linee di altri operatori la telefonata è a pagamento e il costo varia in base al piano tariffario applicato dal gestore di appartenenza

ORARI IN CUI CONTATTARE IL SERVIZIO CLIENTI KENA MOBILE

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:00 alle 22:00.

In alternativa, se lo desideri, puoi inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica assistenzaclienti@kenamobile.it

CONTATTARE IL SERVIZIO CLIENTI KENA MOBILE SU FACEBOOK

oppure chiedere assistenza via social network Facebook

inviando un messaggio privato su Facebook.

Per maggiori informazioni sul social network Facebook puoi leggere gli articoli dedicati su www.social-facile.it/category/Facebook

ORARI DEL SERVIZIO CLIENTI KENA MOBILE

I metodi di assistenza appena indicati possono essere utilizzati in qualsiasi momento

ma sappi che riceverai risposta da parte di un operatore nei seguenti giorni e orari:

GIORNI FERIALI:

dal lunedì al venerdì, gli orari sono i seguenti:

dalle ore 08:00 alle 22:00

GIORNI FESTIVI:

durante i giorni sabato e domenica, gli orari sono i seguenti:

dalle ore 09:00 alle 20:00.

Vantaggi dell’offerta Vodafone Exclusive

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò i vantaggi dell’opzione Vodafone Exclusive e come attivare l’opzione Vodafone Exclusive sul tuo piano tariffario Vodafone esistente.

Vantaggi dell’offerta Vodafone Exclusive

OPZIONE VODAFONE EXCLUSIVE

Vodafone Exclusive è un’opzione tariffaria, che si applica ad una tariffa Vodafone pre-esistente.
Devi perciò avere già attivato un piano Vodafone su almeno una SIM.

COSTO MENSILE:

L’opzione Vodafone Exclusive costa  1,90 euro/mese 

VANTAGGI DELL’OFFERTA VODAFONE EXCLUSIVE:

Mediante l’opzione Vodafone Exclusive è previsto un miglioramento della qualità della connessione ad Internet da smartphone:

  • l’opzione permette l’accesso alla rete 4G anche se il tuo piano telefonico Vodafone attuale prevede una connessione più lenta di tipo LTE
  • l’opzione permette di attivare la funzione HOTSPOT PERSONALE, sul tuo iPhone o smartphone Android, in modo che il cellulare funga da emettitore di una rete WiFi, e poter collegare a questa rete WiFi altri tuoi dispositivi come Tablet e computer portatili.
    Questa opzione è comoda soprattutto per chi viaggia o si sposta molto in luoghi dove non c’è connessione WiFi.
    Tramite l’HOTSPOT, il cellulare funge da MODEM WIFI e genera una RETE WIFI.
  • usare la connessione Internet da smartphone anche su altri dispositivi mediante la funzione di hotspot
  • l’opzione offre un NUMERO DI ASSISTENZA GRATUITO dedicato, il 193, che si può chiamare in caso di problematiche o difficoltà nell’attivazione di questi servizi al numero 193 
  • l’opzione Vodafone Exclusive inoltre offre uno sconto sui biglietti dei cinema, ossia permette all’utente di acquistare 2 BIGLIETTI al prezzo di uno OGNI SETTIMANA.

Come attivare Vodafone Exclusive

Come attivare Vodafone Exclusive
Guida all’attivazione di Vodafone Exclusive

Come attivare Vodafone Exclusive

Ciao!!! Sono IlMagoDelComputer ed in questo tutorial ti spiegherò come attivare Vodafone Exclusive, in modo da poter attivare l’opzione Vodafone Exclusive, che devi sapere che è un’opzione riservata ad un ristretto numero di clienti Vodafone, che vengono invitati da Vodafone stessa ad attivare l’opzione, tramite un SMS.
Per questo motivo l’opzione prende il nome di Vodafone Exclusive, ossia ‘esclusiva’, riservata cioè un numero circoscritto di clienti Vodafone.

Che cosa è Vodafone Exclusive

In questa guida ti spiegherò come attivare l’opzione Vodafone Exclusive, ma prima voglio spiegarti nel dettaglio in cosa consiste l’opzione Vodafone Exclusive.

Se hai sentito parlare di alla televisione o alla radio di Vodafone Exclusive oppure da tuoi colleghi ed amici, avrai sicuramente intuito che è una opzione tariffaria che offre alcuni vantaggi per l’utente.
e dei vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’esclusiva opzione tariffaria di Vodafone.

Se le cose stanno effettivamente in questo modo sappi che anche questa volta puoi contare su di me.

OPZIONE VODAFONE EXCLUSIVE

Vodafone Exclusive è un’opzione tariffaria, che si applica ad una tariffa Vodafone pre-esistente.
Devi perciò avere già attivato un piano Vodafone su almeno una SIM.

COSTO MENSILE:

L’opzione Vodafone Exclusive costa  1,90 euro/mese 

VANTAGGI DELL’OFFERTA VODAFONE EXCLUSIVE:

Mediante l’opzione Vodafone Exclusive è previsto un miglioramento della qualità della connessione ad Internet da smartphone:

  • l’opzione permette l’accesso alla rete 4G anche se il tuo piano telefonico Vodafone attuale prevede una connessione più lenta di tipo LTE
  • l’opzione permette di attivare la funzione HOTSPOT PERSONALE, sul tuo iPhone o smartphone Android, in modo che il cellulare funga da emettitore di una rete WiFi, e poter collegare a questa rete WiFi altri tuoi dispositivi come Tablet e computer portatili.
    Questa opzione è comoda soprattutto per chi viaggia o si sposta molto in luoghi dove non c’è connessione WiFi.
    Tramite l’HOTSPOT, il cellulare funge da MODEM WIFI e genera una RETE WIFI.
  • usare la connessione Internet da smartphone anche su altri dispositivi mediante la funzione di hotspot
  • l’opzione offre un NUMERO DI ASSISTENZA GRATUITO dedicato, il 193, che si può chiamare in caso di problematiche o difficoltà nell’attivazione di questi servizi al numero 193
  • l’opzione Vodafone Exclusive inoltre offre uno sconto sui biglietti dei cinema, ossia permette all’utente di acquistare 2 BIGLIETTI al prezzo di uno OGNI SETTIMANA.

Guida all’attivazione di Vodafone Exclusive

Posso infatti indicarti io, passo dopo passo, come fare per poter attivare Vodafone Exclusive.

Prima di spiegarti quali sono i passaggi da eseguire per attivare Vodafone Exclusive voglio però che tu ti faccia un’idea più precisa di che cosa stiamo parlando. 

Guida all’attivazione di Vodafone Exclusive dal portale Vodafone

Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web informativa presente sul sito Internet di Vodafone ed accessibile cliccando qui.

Ora che hai le idee più chiare a riguardo, se ritieni di essere realmente interessato a scoprire come fare per attivare Vodafone Exclusive ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero, di metterti seduto ben comodo e di concentrarti sulla lettura delle seguenti righe.

Sono più che sicuro che alla fine potrai dirti soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto e ben disponibile a spiegare ai tuoi conoscenti bisognosi di una dritta analoga come fare per attivare questa opzione. Pronto? Si? Fantastico, allora procediamo.

Attualmente ci sono diverse modalità mediante cui puoi attivare Vodafone Exclusive sulla tua SIM. Puoi infatti attivare Vodafone Exclusive agendo dall’area Fai da te del sito Internet ufficiale di Vodafone, tramite la sezione dedicata annessa all’app My Vodafone

  • chiamando il numero gratuito 42070
  • mettendoti in contatto con il servizio clienti dell’operatore.

Se invece hai ricevuto un SMS che ti informa del fatto che a partire da una certa data il tuo piano tariffario cambierà andando ad inglobare anche Vodafone Exclusive sappi che in tal caso per attivare la suddetta opzione non devi fare assolutamente nulla.

Chi può attivare l’opzione Vodafone Exclusive ?

Al momento in cui scrivo, non tutti i clienti Vodafone possono attivare l’opzione Vodafone Exclusive.
L’opzione riguarda infatti coloro che hanno ricevuto l’SMS o la comunicazione in fattura e i nuovi clienti ricaricabili e abbonamento che attiveranno uno dei piani della linea Vodafone Exclusive.
Inoltre, i piani tariffari solo dati non rientrano tra i piani della linea Vodafone Exclusive e restano invariati.

Qualora quindi seguendo le mie indicazioni non fosse possibile attivare Vodafone Exclusive non allarmarti, molto probabilmente è perché in accoppiata al piano e alle opzioni tariffarie attive sulla tua SIM attualmente non è possibile. 

Attivare Vodafone Exclusive con il numero 42070

Un’ulteriore soluzione per attivare Vodafone Exclusive consiste nel chiamare la numerazione gratuita 42070 di Vodafone

che permette di ottenere informazioni sui servizi attivi, di procedere all’eventuale disattivazione degli stessi e che consente di conoscere ed attivare nuove offerte.

Per attivare Vodafone Exclusive chiamando il servizio info e attivazione di Vodafone ti basta dunque afferrare lo smartphone in cui risulta inserita la SIM relativamente alla quale intendi agire

  • digita il numero 42070 sul tastierino numerico dello stesso
  • premi sul tasto per avviare una telefonata. 

Una volta avviata la chiamata

  • attendi che la voce registrata inizi a parlare
  • premi prima il tasto 3 e
  • poi premi il tasto 1
  • attieniti alle indicazioni che ti vengono fornite per completare la procedura

Tieni presente che talvolta il servizio propone le opzioni in ordine leggermente diverso, quindi ti suggerisco di seguire attentamente le indicazioni della voce registrata se non vuoi sbagliare strada.

Attivare Vodafone Exclusive mediante servizio clienti

Le soluzioni che ti ho già proposto per attivare Vodafone Exclusive non sono state di tuo gradimento o non sei ancora riuscito nel tuo intento?

Beh, allora ti suggerisco di provare ad attivare Vodafone Exclusive mettendoti in contatto con un operatore e chiedendogli di procedere per te l’attivazione del servizio sulla tua numerazione.

Per poter attivare Vodafone Exclusive tramite l’aiuto di un operatore puoi attenerti alle indicazioni presenti nella mia guida su come chiamare Vodafone.

Se anziché attivare Vodafone Exclusive parlando al telefono con il servizio clienti del gestore preferisci metterti in contatto via chat con un operatore puoi invece consultare la mia guida su come chattare con Vodafone mediante cui ho provveduto a spiegarti in maniera dettagliata come fare.

Conclusioni su come attivare Vodafone Exclusive

A questo punto ti dovrebbe essere chiaro come attivare Vodafone Exclusive.

come comportarsi se la propria carta di credito e stata clonata

come comportarsi se la propria carta di credito e stata clonata

Recentemente, un tuo amico ha fatto un po’ di shopping online e ha utilizzato la sua carta di credito per acquistare i prodotti che gli interessavano.
Purtroppo, però, la sua carta di credito è stata clonata e i malviventi che sono riusciti a fare ciò non hanno perso tempo per sottrargli i soldi dal conto corrente.
Ora temi che una cosa simile possa accadere anche a te.
Inoltre vorresti aiutare il tuo amico e limitare i già consistenti danni che questo ha subìto, ma purtroppo non sai bene cosa fare in caso di carta di credito clonata.
Beh, se questa è la situazione in cui ti trovi effettivamente in questo momento, lascia che ti dia una mano.

Nei prossimi paragrafi, se sei d’accordo, posso spiegarti come bisogna comportarsi in caso di carta di credito clonata ed eventualmente come ottenere un rimborso delle somme sottratte indebitamente dal proprio conto corrente.
Inoltre, sempre se vuoi, posso darti qualche “dritta” su come evitare di farsi clonare la carta di credito:
in questo modo potrai scongiurare questo rischio per la tua carta e aiutare il tuo amico a non ripetere gli errori che (sicuramente) ha compiuto prima che gli rubassero i dati della carta.

Allora, dimmi, sei pronto per cominciare?
Bene, allora non perdiamo ulteriore tempo prezioso e addentriamoci subito nel cuore di questo tutorial.
Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, soprattutto, attua i consigli che ti darò.
Sono sicuro che saranno utili sia a te che al tuo povero amico.
Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Bloccare la carta di credito
  • Chiedere e ottenere il rimborso
  • Come non farsi clonare la carta di credito

Bloccare la carta di credito

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Bloccare la carta di credito che è stata clonata è la prima operazione che devi compiere per evitare che ti vengano sottratti altri soldi oltre a quelli che, purtroppo, sono stati già prelevati.
Come si fa a bloccare la carta di credito clonata?
Bisogna rivolgersi all’istituto di credito che ha emesso la carta, il quale dovrebbe aver messo a disposizione degli utenti un numero verde di emergenza disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Per cercare il numero verde a cui rivolgerti basta fare una rapida ricerca su Internet.
Digita quindi i termini numero verde per bloccare carta di credito [nome istituto emittente della carta] su un qualsiasi motore di ricerca (es.
Google), clicca sul risultato che ritieni più pertinente e chiama il prima possibile al numero verde messo a disposizione dalla tua banca.

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Qualora dovessi avere difficoltà a trovare il numero verde da chiamare per procedere al blocco della tua carta di credito, rivolgiti al suo circuito di adesione chiamando a uno dei seguenti numeri verde.

  • VISA — chiama il numero verde 800 819 014 (dall’Italia) o a uno degli altri numeri disponibili dall’estero (clicca qui per visualizzare l’elenco completo).
  • MasterCard — chiama il numero verde 800 870 866 (dall’Italia) o uno degli altri numeri disponibili all’estero (clicca qui per scaricare l’elenco completo).
  • American Express — chiama il numero 06 72 900 347 (dall’Italia) o i numeri +800 263 92 279 (dall’estero), 011 800 263 92 279 (dagli USA, Canada e Australia) o 018 001 231 690 (dal Messico).
  • Nexi (CartaSi) — chiama il numero 800 15 16 16 (dall’Italia) o il numero +39 02.3498.0020 (dall’estero).
  • Diners Club — chiama il numero 800 39 39 39 (dall’Italia) o il numero +39 02 3216 2656 (dall’estero).

Dopo aver finalmente bloccato la carta di credito, sporgi denuncia dell’accaduto recandoti personalmente presso la più vicina stazione dei carabinieri o della polizia:
in questo modo non solo verrai tutelato dalle forze dell’ordine, ma potrai anche ottenere la copia della denuncia che ti sarà utile per ricevere eventualmente un rimborso da parte della tua banca, come vedremo fra poco.

Chiedere e ottenere il rimborso

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Se chi ti ha clonato la carta di credito ti ha anche sottratto dei soldi, probabilmente ti starai chiedendo se è possibile ottenere un rimborso dalla propria banca e, in caso affermativo, in che modo.
Beh, fortunatamente la risposta alla tua domanda è sì.

Se non sei stato incauto nella custodia della carta e se l’hai bloccata tempestivamente non appena ti sei accorto di movimenti sospetti, è molto probabile che l’istituto che l’ha emessa sia disposto a rimborsarti parzialmente o, addirittura, totalmente.

Per ottenere il rimborso, quindi, devi innanzitutto aver già bloccato la carta e aver sporto denuncia ai carabinieri o alla polizia (come ti ho già indicato nel capitolo precedente).
Dopodiché devi contattare telefonicamente il servizio clienti del tuo istituto di credito o, ancor meglio, recarti nella filiale più vicina e seguire le istruzioni che ti vengono fornite per ottenere il rimborso delle somme che ti sono state sottratte (in genere bisogna compilare un apposito modellino e allegarvi la copia della denuncia che hai fatto alle forze dell’ordine).

Come non farsi clonare la carta di credito

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Evitare di farsi clonare la carta di credito non è un “impresa” impossibile da portare a termine.
Basta seguire qualche semplice accorgimento sia che si facciano acquisti online che offline, ovvero nei negozi fisici.
Di seguito puoi trovare una sorta di “vademecum” contenente alcuni pratici consigli che, senza alcun ombra di dubbio, ti saranno di grande aiuto per evitare il fenomeno della clonazione delle carte di credito.

Consigli per gli acquisti online

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Se ti accingi a fare acquisti online, troverai sicuramente utili questi consigli tratti dal tutorial in cui spiego come fare acquisti online in sicurezza.

  • Verifica l’attendibilità degli e-commerce — cerca informazioni e recensioni riguardanti il sito dal quale vuoi effettuare acquisti e assicurati che il sito utilizzi il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer) riconoscibile anche dalla presenza di un lucchetto serrato collocato nella barra degli indirizzi del browser in uso.
  • Verifica l’attendibilità del venditore — fai buon uso del sistema di feedback integrato su Amazon ed eBay non fermandoti ai meri voti numerici, ma leggendo anche le recensioni pubblicate dagli utenti.
  • Fai acquisti da dispositivi sicuri — se pensi che il tuo PC o il tuo smartphone siano poco sicuri, leggi le guide in cui spiego come capire se un PC è spiato e come individuare ed eliminare software-spia dal cellulare in modo tale da fugare i tuoi dubbi.
    Se purtroppo appuri che i tuoi sospetti sono fondati, non fare acquisti dai dispositivi controllati dai cybercriminali.
  • Non collegarti a reti Wi-Fi pubbliche — sono notoriamente vulnerabili e qualche malintenzionato potrebbero facilmente utilizzarle per “sniffare” i tuoi dati.
  • Fai attenzione alle email sospette — il fenomeno del phishing è sempre più diffuso, eppure è semplicissimo difendersi da esso:
    basta ignorare le e-mail sospette in cui viene chiesto di reimpostare la password d’accesso ai servizi di home banking (o ai social network).
    Ricordati che gli istituti di credito, così come i social network, non inviano mai messaggi di questo tipo.
    Intesi?

Consigli per gli acquisti nei negozi fisici

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Dal momento che il fenomeno della clonazione delle carte di credito riguarda anche gli acquisti offline (anzi, soprattutto gli acquisti offline!), faresti bene a prestare molta attenzione anche ai seguenti suggerimenti.

  • Controlla sempre l’estratto conto della carta di credito — fai particolare attenzione alle spese di piccolo importo (spesso è qui che si nasconde la truffa!) e, nel caso di una transazione sospetta, contatta subito l’emittente della carta.
    Controlla inoltre che l’estratto conto arrivi regolarmente tutti i mesi:
    il criminale potrebbe infatti rubarlo dalla cassetta della posta per utilizzare poi i dati contenuti al suo interno.
  • Recati personalmente alla cassa — non delegare altri a pagare al posto tuo con la tua carta.
    Evita quindi di consegnare la tua carta di credito a persone che non conosci o di cui ti fidi poco.
  • Non distrarti — questo è importante per non incoraggiare qualche “furbetto” a compiere operazioni che non dovrebbe effettuare, come il passare la carta due volte.
  • Non conservare il PIN insieme alla carta di credito — se non rispetti questa semplice regola stenderai un “tappeto rosso” al malvivente che ha intenzione di sottrarre dei soldi dal tuo conto.
  • Fa’ attenzione quando prelevi allo sportello — stai attento che non ci siano persone dall’aria sospetta nelle tue immediate vicinanze.
    Inoltre, accertati che sullo sportello stesso non siano state collocate delle apparecchiature posticce (come i famosi skimmer) controllando la fessura di inserimento della carta.
    Dal momento che i malviventi potrebbero aver installato delle micro-telecamere nei pressi dello sportello con l’obiettivo di captare il codice segreto della tua carta, copri la tastiera dalla quale digiti il PIN con l’altra mano.
  • Straccia la ricevuta prima di cestinarla — contiene il numero della carta di credito e la sua data di scadenza.
  • Utilizza sistemi di pagamento Smart — oggigiorno esistono dei sistemi di pagamento Smart, che sfruttano la tecnologia NFC per effettuare pagamenti nei negozi fisici (tramite POS che supportano il sistema contactless) in maniera facile e, soprattutto, sicura prelevando i soldi dalle carte associate.
    Se possiedi un iPhone o un Apple Watch, ad esempio, puoi usare il sistema Apple Pay ed effettuare pagamenti in tutta sicurezza utilizzando il riconoscimento tramite la tua impronta digitale (Touch ID) o il riconoscimento del volto (Face ID).
    Per maggiori dettagli su come funziona Apple Pay, leggi il tutorial che ho pubblicato sull’argomento.

Per concludere, lascia che ti dia un consiglio da amico:
anziché usare delle carte di credito collegate direttamente al conto bancario, usa delle carte prepagate, come ad esempio HYPE, PostePay o PayPal, che non sono collegate a un conto corrente e quindi, anche in caso di clonazione, non permettono di spendere più della somma già caricata su di esse.

come compilare modulo subentro infostrada

come compilare modulo subentro infostrada

Hai affittato un appartamento di tua proprietà nel quale è attiva una linea telefonica Infostrada.
Devi dunque intestare quest’ultima al nuovo affittuario e, per farlo, vorresti utilizzare l’apposito modulo che è disponibile sul sito Internet dell’operatore.
Se sei qui e stai leggendo questo tutorial, però, mi sembra evidente che non sai bene come procedere e, dunque, vorresti delle indicazioni su come compilare il modulo di subentro Infostrada senza commettere errori.
Le cose stanno così?
Bene, allora sono lieto di annunciarti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.

Nei prossimi paragrafi, infatti, oltre a spiegarti come scaricare il modulo in questione, ti spiegherò anche come compilare le varie parti che lo compongono.
Inoltre, ti chiarirò per bene quando e perché bisogna utilizzarlo.
Ti garantisco che l’operazione che sei chiamato a compiere non è affatto complicata:
devi soltanto prenderti qualche minuto tutto per te e leggere le indicazioni che sto per darti.

Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Bene:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cerca di attuare le istruzioni che trovi di seguito:
se lo farai, non avrai problemi nel portare a termine il cambio di intestatario del contratto Infostrada.
Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Quando e perché compilare il modulo subentro Infostrada
  • Scaricare il modulo subentro Infostrada
  • Compilare il modulo subentro Infostrada
  • Cosa fare in caso di problemi o dubbi

Quando e perché compilare il modulo subentro Infostrada

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Prima di vedere come compilare il modulo di subentro Infostrada, mi sembra doveroso spiegarti un po’ più nel dettaglio quando e perché bisogna fare ciò.

Come ti accennavo in apertura del post, con il subentro è possibile modificare l’intestazione di una linea telefonica (nel tuo caso specifico, una linea Infostrada) che è attiva nella stessa sede dove è situato l’impianto, in modo tale da garantire la continuità del servizio.

Quali sono i casi in cui bisogna compilare il modulo di subentro?
Ad esempio quando si stipula un contratto di locazione di un immobile che dispone della linea telefonica, oppure quando l’intestatario della linea muore (in questo caso, i familiari del defunto devono fare il subentro per decesso, a meno che non vogliano cessare la linea).

Adesso passiamo ai costi da sostenere per effettuare la richiesta di subentro Infostrada.
Nel momento in cui scrivo, per effettuare il subentro Infostrada bisogna corrispondere l’indennità di subentro, che è pari a 20 euro (IVA inclusa) ed è a carico del subentrante, ovvero del soggetto a cui verrà intestata la linea telefonica. L’indennità di subentro, tuttavia, non è dovuta nei casi di successione per causa di morte o quando il subentro avviene tra persone conviventi dello stesso nucleo familiare (vedi le Condizioni generali del contratto per maggiori informazioni in merito).

Scaricare il modulo subentro Infostrada

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La prima operazione che devi necessariamente fare per poter procedere con la compilazione della richiesta di subentro Infostrada, ovviamente, è scaricare il modulo dal sito Internet dell’operatore:
per riuscirci, collegati a questa pagina, individua la sezione Variazione Contrattuale e Attivazione Servizi e scorri l’elenco dei moduli disponibili, fino a individuare quello di tuo interesse.

A questo punto, clicca sul pulsante arancione SCARICA MODULO relativo al modulo di Subentro linee per cambio intestatario valido per titolari di contratti telefonici Voce e Dati.
In alternativa, se vuoi fare prima, puoi aprire direttamente il modulo che ti serve cliccando su questo link.

Nella nuova pagina che si apre, dovresti visualizzare il modulo di subentro dei servizi ADSL e Fibra:
per scaricarlo sul tuo computer, clicca sul simbolo del floppy disk o della freccia rivolta verso il basso oppure, se vuoi stamparlo direttamente, clicca sul simbolo della stampante.

Compilare il modulo subentro Infostrada

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Una volta scaricato e stampato il modulo di subentro Infostrada, è giunto il momento di compilarlo accuratamente in ogni sua parte.
Come avrai senz’altro notato, il modulo è suddiviso in due sezioni principali:
la sezione da compilare a cura del cedente dev’essere redatta dalla persona che cede il contratto; la sezione da compilare a cura del subentrante, invece, va compilata dal soggetto che subentra al contratto, diventandone il nuovo intestatario.

Nella sezione da compilare a cura del cedente bisogna indicare i dati personali di quest’ultimo:
Cognome, Nome, Indirizzo, Numero civico, Città/Località, Provincia, CAP, Telefono, etc.
Sempre il cedente, deve poi selezionare una delle caselle relative al documento d’identità che desidera allegare alla richiesta (es.
CI, ovvero Carta d’identità; PAT, ovvero Patente, PASS, ovvero Passaporto) e indicare i dati riguardanti quest’ultimo (es.
Numero documento, Rilasciato da, etc.).

Nei campi di testo situati sotto la dicitura dichiara, sotto la propria responsabilità, di aver ceduto le linee telefoniche bisogna poi indicare i numeri relativi alle linee telefoniche che si ha intenzione di cedere.
Fatto ciò, bisogna datare il documento e firmarlo utilizzando i campi appositi (quelli evidenziati in arancione).

Nella sezione da compilare a cura del subentrante il subentrante deve ripetere praticamente la medesima procedura indicata nelle righe precedenti, indicando i suoi dati personali negli appositi campi di testo, selezionare una delle caselle relative al documento d’identità che desidera allegare alla richiesta e indicare i dati riguardanti quest’ultimo.

Nei campi di testo situati accanto alle diciture dichiara, sotto la propria responsabilità, di essere titolare dal giorno e delle linee telefoniche bisogna indicare, rispettivamente, la data relativa al subentro e le linee telefoniche interessate.
Inoltre è necessario specificare se a essere interessata del cambiamento è una linea analogica o una linea ISDN, spuntando una delle caselle in questione subentrante nella sezione dedicata deve indicare.
Fatto ciò, bisogna datare il documento e firmarlo utilizzando i campi appositi (quelli evidenziati in arancione).

Per concludere, bisogna compilare la sezione del modulo relativa alla modalità di pagamento (si trova sulla seconda pagina dello stesso) indicando l’opzione che si preferisce utilizzare per pagare l’indennità di subentro (es.
Carta di credito, Bollettino postale, Autorizzazione addebito diretto su conto corrente, etc.). Non bisogna dimenticare, poi, di apporre la data e la firma nei campi di testo presenti anche sul secondo foglio e apporre il segno di spunta sulla casella relativa all’opzione inerente il consenso per la privacy.

Una volta che il modulo sarà stato accuratamente complicato in ogni sua parte, bisogna spedirlo in busta chiusa insieme alle fotocopie dei documenti d’identità del cedente e del subentrante al seguente indirizzo.

Wind Tre S.p.A.
— Casella Postale 14155, Ufficio Postale Milano 65, Cap 20152 Milano (MI)

In alternativa, è possibile inviare il modulo tramite la Posta Elettronica Certificata al seguente indirizzo PEC (raggiungibile solo da indirizzi PEC).

servizioclienti155@pec.windtre.it

Nota: in caso di richiesta subentro Fibra, prima di compilare e inviare la richiesta è necessario contattare il servizio clienti di Infostrada chiamando al numero 155 per verificarne la fattibilità tecnica.

Cosa fare in caso di problemi o dubbi

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Hai riscontrato problemi o difficoltà nel reperire il modulo di subentro Infostrada o nel compilarlo?
Vorresti ricevere assistenza per risolvere i tuoi problemi o dubbi?
In tal caso, ti suggerisco vivamente di contattare il customer care di Infostrada, chiamando al numero 155. La chiamata è sempre gratuita, a patto che venga effettuata da rete fissa Infostrada o TIM o da rete mobile Wind.

Altri metodi di contatto disponibili sono la pagina Facebook dell’operatore, il suo account Twitter, la sua app per dispositivi Android e iOS, il supporto online accessibile dal suo sito Web ufficiale e, naturalmente, anche i centri di supporto sparsi su tutto il territorio nazionale.

Quando avrai modo di parlare con un operatore del servizio clienti di Infostrada, esplica la tua richiesta riguardante il subentro che vuoi effettuare, indicando i problemi e/o i dubbi riscontrati, fornisci all’operatore tutte le informazioni che ti chiederà e segui le sue indicazioni per riuscire a portare a termine la procedura senza problemi.

Se vuoi maggiori informazioni in merito a come metterti in contatto con Infostrada, non esitare a consultare l’approfondimento in cui ti spiego più in dettaglio come usare i metodi di contatto appena citati.

come comandare il pc dal cellulare

come comandare il pc dal cellulare

Hai l’abitudine di lasciare il computer acceso anche quando non sei in casa?
E dimmi, ti piacerebbe sorvegliarlo a distanza per tenere d’occhio le attività lasciate in sospeso ed accertarti che nessuno ci metta le mani senza permesso?
Se la risposta è sì, prendi il tuo smartphone e corri a scaricare TeamViewer.

TeamViewer è una popolarissima applicazione gratuita per il controllo remoto del PC che consente di comandare a distanza Windows, Mac OS X e varie distro Linux non solo da altri computer ma anche – e qui viene il bello – da tablet e smartphone.
Vediamo subito come comandare il PC dal cellulare sfruttando le sue capacità!

Prima di vedere in dettaglio come comandare il PC dal cellulare, devi installare TeamViewer sul computer da controllare a distanza.
Collegati quindi al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Avvia versione gratuita per scaricarlo sul tuo PC.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (TeamViewer_Setup_it.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su Esegui e poi su Avanti e .

Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce per scopi privati /non commerciali, clicca sul pulsante Avanti e metti il segno di spunta accanto alle voci Accetto le condizioni della licenza e Confermo di utilizzare TeamViewer esclusivamente per scopi privati.
Per finire, fai click su Avanti, metti il segno di spunta accanto alla voce e fai click ancora una volta su Avanti per completare il processo d’installazione di TeamViewer.

Se utilizzi un Mac, per installare TeamViewer devi aprire il file TeamViewer.dmg scaricato dal sito ufficiale del programma, fare doppio click sul pacchetto d’installazione Install TeamViewer.pkg e cliccare su Continua, Accetto e Installa per completare la procedura.

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Ad installazione completata, per comandare il PC dal cellulare devi creare un account gratuito al quale associare tutti i tuoi dispositivi (computer e smartphone).
Avvia quindi TeamViewer e clicca sulla voce Registrati collocata nel riquadro di destra per compilare il modulo di iscrizione al servizio.
A procedura ultimata, esegui il login al programma ed imposta una combinazione di nome e computer per il PC in uso cliccando sull’icona della matita collocata accanto alla voce Password personale.

Nella finestra che si apre, digita il nome computer e la password che vuoi assegnare a quest’ultimo negli appositi campi di testo e clicca sul pulsante Fine per completare l’operazione.
Successivamente, clicca sull’icona dell’omino che si trova nel riquadro di destra e compila il modulo che ti viene proposto digitando nel campo Nome account il tuo nome utente di TeamViewer e in Alias il nome che hai assegnato al computer (es.
MacBook).
Clicca infine su OK per salvare il tutto e aggiungere il tuo PC ai dispositivi associati all’account di TeamViewer.

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Ora sei pronto a prendere controllo del tuo PC da remoto! Scarica sul tuo smartphone la app di TeamViewer (che è disponibile per Android ed iPhone) ed esegui l’accesso al tuo account recandoti nella scheda Computer.

A login effettuato, pigia prima su I miei computer, poi sul nome del computer da controllare a distanza e seleziona la voce Controllo remoto dal menu che compare.
Digita quindi la password che hai impostato per il computer per avviare il controllo del sistema tramite smartphone e leggi le indicazioni su schermo per apprendere i comandi della app.
Più semplice di così?

Naturalmente, per far funzionare il controllo remoto di Teamviewer, c’è bisogno che il computer da comandare sia connesso ad Internet e che TeamViewer sia in esecuzione su di esso.

come collegarsi alla fibra ottica

come collegarsi alla fibra ottica

Hai appena terminato una conversazione con quel caro amico che, entusiasta, ti ha raccontato di come la velocità del suo collegamento casalingo a Internet sia aumentato dopo aver effettuato un “upgrade” dall’ADSL alla fibra ottica.
Questo argomento ti interessa, e non poco, poiché avere una connessione rapida potrebbe farti davvero comodo, soprattutto durante la fruzione di film e audio in streaming:
con la fibra, infatti, non avresti più interruzioni improvvise dei flussi audio e video e potresti goderti concerti e serie TV in totale relax.

Dunque, risoluto, hai aperto Google, hai cercato informazioni su come collegarsi alla fibra ottica e sei finito dritto dritto su questa mia guida:
ebbene, sono molto felice di dirti che questo è proprio il posto giusto per te! Di seguito, infatti, intendo fornirti informazioni dettagliate su ciò che riguarda questo tipo di tecnologia e segnalarti le migliori offerte del momento per aiutarti nella scelta.

Tanto per cominciare, sappi che la fibra ottica riesce a migliorare la velocità di navigazione rispetto all’ormai “vecchia” ADSL poiché è basata su cavi in vetro e non in rame; inoltre, per accedere a questo tipo di tecnologia è necessario che l’operatore scelto disponga dell’infrastruttura necessaria per offrire copertura nell’indirizzo di attivazione.
Come dici?
Questo discorso non ti è molto chiaro?
Non temere:
nei capitoli a venire intendo darti spiegazioni approfondite in merito, così che tu possa agire in totale autonomia e accedere a quella velocità di navigazione che tanto desideri!

Indice

  • Cos’è la fibra ottica
  • Verificare la copertura della fibra ottica
  • Migliori tariffe per la fibra ottica
    • TIM
    • Fastweb
    • Vodafone
    • Wind/Infostrada
    • Wind Tre/3fiber

Cos’è la fibra ottica

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Come ti ho già accennato in precedenza, la connessione a Internet in fibra ottica è una modalità di collegamento alla Rete in cui i dati vengono trasmessi attraverso dei particolari cavi in vetro, le cosiddette fibre ottiche.

È proprio grazie alle proprietà del vetro, applicate alla modalità di trasmissione dei dati, che la fibra ottica è in grado di offrire velocità ben più elevate rispetto alla classica ADSL:
quest’ultima tecnologia, infatti, effettua la trasmissione dei dati utilizzando i vecchi cavi in rame, gli stessi utilizzati per effettuare chiamate telefonice.
Tale mezzo di trasmissione, però, presenta limitazioni sia in termini di frequenza di banda che di dispersione del segnale:
è questo il motivo per cui la tecnologia ADSL non è strutturalmente in grado di fornire velocità di download/upload maggiori di 20 Mbps.

Il vetro offerto dalle fibre ottiche, invece, riduce drammaticamente i problemi relativi alla dispersione del segnale e alla portata dei dati trasmessi contemporaneamente, soprattutto grazie alla disomogeneità del mezzo di trasporto (il vetro) e all’ampia frequenza dei campi che possono essere creati al suo interno, aumentando dunque in modo vistoso la velocità di trasmissione e, di conseguenza, del collegamento a Internet.

Ti basti pensare, a proposito di velocità di comunicazione, che le fibre ottiche vengono utilizzate anche in ambito medico, all’interno dei microdispositivi atti alla trasmissione delle immagini in tempo reale (l’endoscopio o le telecamere utilizzate nella diagnostica e nella chirurgia laparoscopica sono soltanto due esempi di tale applicazione).

Nonostante la connettività in fibra ottica sia sempre più diffusa su suolo nazionale, non sempre è possibile far arrivare i cavi in vetro direttamente nelle abitazioni o negli uffici che necessitano di questa tipologia di connettività:
nell’ambito della telefonia, ad oggi, è possibile distinguere differenti tipologie di collegamento che sfruttano (del tutto in parte) le fibre ottiche per l’accesso a Internet.
Di seguito ti elenco le più importanti.

  • FTTH (Fiber To The Home) — si tratta della tecnologia in grado di offrire le migliori prestazioni:
    i cavi in fibra ottica vengono portati fin dentro le abitazioni, gli uffici o, in generale, gli spazi chiusi, così che i dati viaggino soltanto su vetro dalla centrale al modem e viceversa.
    In termini di velocità, ciò si traduce in connessioni a Internet che possono toccare i 1.000 Mbps (o 1 Gbps).
    In alcuni contesti commerciali, la connettività FTTH viene anche definita Gigabit o GPON.
    Quando tale tecnologia è disponibile, solitamente è richiesto un intervento tecnico in sede di attivazione della linea Internet, al fine di sostituire i classici cavi in rame (tipicamente presenti negli edifici) con i cavi in fibra ottica.
  • FTTB (Fiber To The Building) o FTTN (Fiber To The Node) — con questa tecnologia, i cavi in fibra ottica arrivano fino alle fondamenta dell’edificio:
    solitamente, nel sottoscala, è presente un apparato attivo che riceve i cavi in fibra ottica e “suddivide” la connessione tra i vari interni avvalendosi del cavo in rame.
    Ciò significa che la comunicazione dalla centrale alla base dell’edificio avviene su vetro, mentre dal sottoscala all’edificio si procede su rame.
    La connessione FTTB offre prestazioni minori rispetto a FTTH, ma non per questo di poco conto:
    è possibile toccare velocità pari a 500 Mbps con dispersioni di segnale estremamente basse.
  • FTTC (Fiber To The Cabinet) o FTTS (Fiber To The Street) — si tratta della “fibra ottica” attualmente più diffusa ma, allo stesso tempo, dalle prestazioni minori:
    questo avviene perché i dati viaggiano su vetro soltanto dalla centrale all’armadio su strada, mentre il percorso rimanente che va dall’armadio alla casa o all’edificio che riceve il collegamento a Internet viene coperto attraverso il cavo in rame.
    La qualità del collegamento, in questo caso, varia a seconda della posizione dell’armadio rispetto all’edificio:
    più questi sono lontani, meno la connessione è efficiente (a causa delle limitazioni imposte dal rame).
    Ciò nonostante, le connessioni FTTS/FTTC raggiungono velocità maggiori rispetto a quelle offerte dall’ADSL (in alcuni casi, è possibile toccare anche i 200 Mbps), tuttavia non possono essere definite propriamente in “sola fibra ottica”:
    tecnicamente, infatti, questo tipo di tecnologia risponde all’acronimo di VDSL (very-high-bit-rate digital subscriber line).
    A seconda della modalità di gestione da parte degli operatori di telefonia, la tecnologia FTTS può anche essere definita commercialmente VULA Bitstream NGA.

Dunque, riepilogando, la tecnologia FTTH offre pura connettività in fibra ottica, la tecnologia FTTB “subisce” il cavo in rame soltanto dal sottoscala dell’edificio all’interno in cui risiede il modem, mentre la tecnologia FTTS/VDSL offre fibra ottica fino al cabinato su strada e porta Internet nell’edificio attraverso il cavo in rame.
Tieni sempre bene a mente queste differenze:
ti torneranno sicuramente utili nella scelta dell’offerta in fibra più adatta a te!

Verificare la copertura della fibra ottica

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Chiariti i vantaggi della fibra ottica e la tipologia di connettività che essa può offrire, è arrivato il momento di comprendere nel concreto come collegarsi alla fibra ottica:
innanzitutto, l’operatore di telefonia con cui si intende sottoscrivere l’abbonamento deve disporre degli apparati necessari per offrire la copertura nella zona in cui è ubicato l’edificio su cui attivare la nuova connessione.

Il metodo più semplice per verificare la copertura della fibra ottica nella tua zona è quello di consultare gli appositi portali messi a disposizione dai vari operatori:
di seguito ti indico nel dettaglio come avvalertene.

  • TIM — puoi verificare la disponibilità della fibra TIM collegandoti al sito Internet dell’operatore, cliccando sulla voce Verifica copertura ADSL e Fibra e digitando, nelle caselle preposte, il Comune, l’indirizzo e il numero civico presso cui desideri attivare la linea Internet, per poi selezionare il risultato più attinente tra quelli proposti all’interno dei menu a scomparsa:
    tieni ben presente che è quest’ultimo passaggio è fondamentale affinché la verifica vada a buon fine.
    Fatto ciò, pigia sul pulsante Verifica per avviare immediatamente il controllo della copertura.
  • Fastweb — accedi a questo sito Internet, compila il modulo proposto digitando nelle apposite caselle il comune, la via e il numero civico di attivazione della linea Internet e scegli dal menu a tendina Operatore di telefonia fissa l’operatore presso cui sei attualmente abbonato (seleziona la voce Nessun operatore di telefonia fissa se intendi effettuare l’attivazione di una nuova linea).
    Anche in questo caso, dopo aver digitato le varie voci, devi selezionare quella più attinente dai menu a scomparsa proposti:
    compilato il modulo, pigia sul pulsante Verifica disponibilità per avviare il controllo della copertura.
  • Vodafone — collegati al sito Internet dedicato, clicca sul pulsante Verifica la copertura collocato in fondo alla pagina e compila il modulo proposto con le informazioni necessarie.
    Anche in questo caso, devi scegliere comuneindirizzonumero civico della sede di attivazione del servizio tra le opzioni proposte dal menu a comparsa.
    Inserite le informazioni necessarie, clicca sul pulsante Verifica la copertura per sapere se presso l’indirizzo selezionato sono disponibili offerte in fibra di Vodafone.
  • Wind/Infostrada — collegati al sito Internet dedicato alla fibra dell’operatore, clicca sulla voce Hai già una linea se intendi effettuare portabilità dal tuo operatore attuale, oppure sulla voce Non ho una linea se invece hai intenzione di attivare una nuova utenza, e compila il piccolo modulo proposto subito sotto con le informazioni richieste:
    se necessario, specifica il tuo attuale numero di telefono, per poi selezionare la provincia dall’apposito menu a tendina e specificare Comuneindirizzonumero civico nelle caselle di testo collocate accanto.
    Anche in questo caso, comune e indirizzo devono essere selezionati tra le scelte proposte dal menu a scomparsa.
    Una volta compilato il modulo, pigia sul pulsante Verifica copertura per ottenere la lista delle offerte in fibra, se presenti, attivabili presso l’indirizzo specificato.
  • 3fiber (Wind Tre) — collegati a questo sito Internet, scorri leggermente verso il basso fino a trovare il modulo di controllo copertura, clicca sulla voce Ho un numero di telefono se intendi effettuare un’attivazione con portabilità da operatore precedente oppure sulla voce Voglio una nuova linea telefonica qualora tu intenda procedere con un’attivazione da zero.
    Fatto ciò, segui le medesime istruzioni segnalate poc’anzi per visualizzare se e quali offerte in fibra 3 sono applicabili nella tua zona.
  • Tiscali — accedi al portale Web dell’operatore, indica se disponi o meno di un servizio telefonico o di un servizio ADSL e digita le informazioni richieste (localitàindirizzo e civico di attivazione ed eventualmente numero di telefono) negli appositi campi, ricordando di selezionare le voci, ove richiesto, dal menu a scomparsa.
    Compilato il modulo, pigia sul pulsante Procedi con la verifica per ottenere l’eventuale lista delle offerte in fibra attivabili nella tua zona.
  • Open Fiber — non si tratta di un operatore telefonico, bensì di un progetto di Enel teso a portare portare la fibra ottica a banda ultra larga (BUL) in tutte le maggiori città italiane.
    La sua rete viene sfruttata a livello commerciale da operatori come Vodafone, Fastweb, WindHome e 3Fiber.
    Per verificarne la copertura, collegati a questa pagina Web e sfrutta il modulo collocato al centro della pagina.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni in merito ai passaggi visti in precedenza, ti invito a consultare il mio tutorial relativo alla copertura in fibra ottica, in cui mi sono occupato nello specifico dell’argomento.

Per collegarsi alla fibra ottica è necessario essere dotati di un modem (o di un modem/router) che possa effettuare le dovute trasformazioni del segnale:
nel momento in cui ti sto scrivendo questa guida, quasi tutti i gestori di telefonia fissa includono nei loro pacchetti il dispositivo necessario per collegarsi a Internet.

Come ti ho già accennato in precedenza, nel caso tu decida di sottoscrivere un abbonamento con tecnologia FTTH o di attivare una nuova linea telefonica, è necessario un ulteriore intervento tecnico in sede di attivazione (solitamente anch’esso compreso nel pacchetto offerto dall’operatore) per portare i cavi necessari  – in fibra ottica nel caso di FTTH o in rame in caso di nuova linea FTTB/FTTS – fino alla presa telefonica principale dell’appartamento.

Sappi, inoltre, che attivando un piano in fibra ottica, la linea voce passerà sempre dal modem usato per la connessione Internet e non più per il vecchio cavo a parete usato per la linea telefonica tradizionale.

Migliori tariffe per la fibra ottica

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Nel corso degli anni, gli investimenti perpetrati dai gestori di telefonia e da alcuni enti del settore altrettanto importanti (Enel, per esempio), hanno fatto sì che la copertura in fibra ottica in Italia aumentasse a vista d’occhio:
pertanto, le offerte che offrono questo tipo di connettività a Internet sono sempre più vantaggiose.

Come ti ho già spiegato all’inizio di questa mia guida, per collegarsi alla fibra ottica è necessario sottoscrivere un abbonamento che preveda tale tecnologia:
di seguito ti illustro quelle che a mio avviso sono le migliori.
Mi raccomando, prima di effettuare qualsiasi tipo di sottoscrizione, abbi cura di verificare che la fibra ottica sia effettivamente disponibile presso l’indirizzo in cui intendi attivare la linea Internet!

TIM

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Il primo gestore di cui intendo parlarti è TIM:
l’ex Telecom Italia mette a disposizione ben tre offerte in fibra ottica.
Tieni ben presente che la connettività in fibra può variare tra FTTH e FTTC, a seconda della copertura disponibile nella zona, e che tutti gli abbonamenti prevedono un costo aggiuntivo per l’attivazione e il servizio di assistenza TIM Expert, che ammonta a 331,20 euro da pagare una tantum o rateizzabile a 6,90 euro per 48 rate, 9,20 euro per 36 rate o 13,80 euro per 24 rate.

Prima di attivare una delle offerte elencate qui sotto, devi tener conto dei costi di disattivazione pari a 49 euro e un costo di recesso per passaggio ad altro operatore di 35 euro.
Inoltre, devi sapere che dopo il primo anno d’abbonamento è necessario pagare un supplemento di 5 euro/mese per fare in modo che la velocità di navigazione non venga limitata a 30 Mega in download.

  • TIM Connect Fibra Limited Edition — questo pacchetto offre navigazione illimitata in fibra ottica fino a 1000 Mega in download e 100 Mega in upload (nelle zone coperte dalla rete FTTH) oppure fino a 100/200 Mega in download e 20 Mega in upload (nelle zone coperte dalla rete FTTC) , con modem TIM e abbonamento a TIMVISION incluso nel prezzo e chiamate nazionali a 19 cent/min con 19 cent di scatto alla risposta.
  • TIM Connect Gold Fibra — questo tipo di tariffa aggiunge a quanto detto in precedenza una linea voce con telefonate nazionali illimitate verso numeri di rete fissa e cellulari.
  • TIM Connect Black Fibra — questo pacchetto è simile alla sua variante Gold, ma aggiunge a  le chiamate internazionali verso USA, Canada ed Europa Occidentale e una SIM con 1000 minuti e 5 Giga (bisogna pagare 15 euro di attivazione per la componente mobile dell’offerta).

Offerta attualmente non disponibile.
Di seguito le migliori offerte di Telecom Italia:

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TIM SUPER MEGA Offerta valida fino al 08/09/2019 30,00 €/mese per 1 anno dopo promo 35,00 €/mese Guarda offerta

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Internet Senza Limiti Offerta valida fino al 08/09/2019 32,00 €/mese PREZZO FISSO Richiedi consulenza

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TIM SUPER FIBRA Offerta valida fino al 08/09/2019 35,00 €/mese per 4 anni dopo promo 30,00 €/mese Guarda offerta

Fastweb

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Fastweb è probabilmente l’operatore che offre più combinazioni per quanto riguarda le tariffe dedicate alla fibra ottica:
nella fattispecie, sono disponibili pacchetti con la sola navigazione a Internet, pacchetti compresi di traffico voce e pacchetti combinati con Sky e Eni gas e luce (se si è già clienti Sky o Eni Gas e luce, è possibile attivare delle offerte Fastweb a prezzo speciale).
Per tutti i pacchetti il modem Fastweb è compreso nel prezzo e non sono previsti costi di attivazione né altri costi aggiuntivi per ciò che riguarda la parte telefonica.
La tecnologia di connessione può essere FTTS/VULA o FTTH, a seconda della zona in cui si richiede l’attivazione e, aspetto alquanto interessante. Dopo il primo anno, il canone mensile di entrambe le offerte indicate qui sotto potrebbe aumentare.

  • INTERNET — questa è l’offerta base di Fastweb che offre la connessione Internet illimitata fino a 1000 Mega in download, il modem e 1 anno di abbonamento a un servizio digital incluso.
    Come ti dicevo, non bisogna pagare alcun costo di attivazione, né sono presenti vincoli contrattuali; in caso di cessazione completa della linea, però, bisogna comunque pagare un contributo di disattivazione di 56 euro.
  • INTERNET e TELEFONO —  presenta tutte le caratteristiche del piano precedente al quale aggiunge la possibilità di effettuare chiamate gratuite verso i fissi nazionali e chiamate verso i numeri mobili nazionali e i numeri internazionali di oltre 60 destinazioni estere a 5 cent/minuto.

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FASTWEB CASA Offerta valida fino al 31/08/2019 29,95 €/mese Richiedi consulenza

Vodafone

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Per quanto riguarda la fibra ottica, Vodafone mette a disposizione due ottimi piani tariffari:
anche in questo caso, le tecnologie di connessione possono essere sia FTTS che FTTH (in base al tipo di copertura disponibile nella zona interessata).

  • Internet Unlimited — si tratta dell’offerta base di Vodafone per quanto riguarda la fibra ottica. Include una connessione fino a 50/100/200 /300 o 1000 Mega in download e 10/20/200 Mega in upload, chiamate verso tutti i numeri fissi nazionali a 0 cent/minuto e 19 cent di scatto alla risposta, chiamate verso i numeri mobili nazionali e verso i numeri fissi internazionali di Europa occidentale, USA e Canada a 19 cent/min + 19 cent di scatto alla risposta + una SIM dati con 1GB di traffico mensile in 4G.
  • Internet Unlimited + — offre quanto detto prima per l’offerta Unlimited Fibra base, ma si differenzia per la possibilità di effettuare chiamate illimitate e gratuite verso tutti i numeri fissi e mobili nazioni e internazionali.

Entrambe le offerte presentano un costo di attivazione di 5 euro/mese da pagare in 48 rate, che diventano 6 euro/mese, se si attiva una nuova linea (nei periodi di promo l’attivazione può essere scontata o addirittura gratuita). Trascorsi 48 mesi dall’attivazione dell’offerta, il canone mensile viene aumentato.

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Internet Unlimited Chiamate illimitate Offerta valida fino al 31/08/2019 27,90 €/mese per 4 anni dopo promo 20,90 €/mese Richiedi consulenza

Wind

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Anche Wind ha formulato alcune offerte dedicate alla fibra ottica.
Nella fattispecie ne ha ideato due che permettono di navigare fino a 1000 Mega e che includono anche chiamate a consumo o illimitate, a seconda della promozione che si desidera sottoscrivere.
Analizziamole entrambe più da vicino.

  • FIBRA1000 — questa promozione include la connessione a Internet illimitata fino a 1000 Mega in download e 100 Mega in upload nelle zone raggiunte dalla rete FTTH oppure fino a 100/200 Mega in download e 20 Mega in upload nelle zone raggiunte dalla rete FTTC, chiamate verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali a 18 cent ciascuna + chiamate a 18 cent verso tutti i numeri di Europa Occidentale zona 1, USA e Canada.
    L’offerta comprende anche il modem (che solitamente costa 5 euro/mese per 48 mesi) e coloro che sono già clienti Wind sulla rete mobile, possono avere 100 Giga di traffico da condividere in famiglia.
    Il canone è fissato a 24,90 euro/mese. Maggiori info qui.
  • FIBRA1000 Unlimited — offre tutti i vantaggi di FIBRA1000 e in più include chiamate illimitate verso fissi e cellulari nazionali e fissi internazionali di Europa Occidentale, USA e Canada.

Entrambe le offerte prevedono attivazione gratuita per i nuovi clienti e un vincolo contrattuale di 24 mesi.
In caso di disattivazione, bisogna pagare 65 euro per la cessazione completa della linea o 35 euro in caso di passaggio a un altro provider.

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Fibra1000 Unlimited Offerta valida fino al 26/08/2019 31,98 €/mese PREZZO FISSO Guarda offerta Richiedi consulenza

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INTERNET 200 / 100 Unlimited Offerta valida fino al 26/08/2019 31,98 €/mese PREZZO FISSO Guarda offerta

Tre

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L’offerta Super Fibra prevista dal “nuovo” operatore Wind Tre è molto semplice:
include navigazione in fibra ottica (FTTH o FTTC, a seconda della zona di attivazione, chiamate gratuite verso tutte le numerazioni fisse e chiamate a consumo verso i cellulari a 0 cent/min ma con lo scatto alla risposta fissato a 18 cent/chiamata. Il modem viene fornito in vendita abbinata a 5 euro/mese per 48 rate. Super Fibra prevede un canone di 22.90 euro/mese.
Coloro che sono già clienti 3, inoltre, possono avere Giga illimitati.
Maggiori info qui.

Come dici?
Hai letto con attenzione le offerte che ti ho segnalato ma credi di non aver ancora trovato ciò che fa per te?
Allora ti esorto a controllare anche la mia guida alle migliori offerte fibra, in cui ho trattato questo argomento in modo ancora più approfondito.

come collegare due router wifi alla stessa linea adsl

come collegare due router wifi alla stessa linea adsl

Hai recentemente cambiato operatore di telefonia fissa e, in qualche modo, ora sei “costretto” a utilizzare il router fornito dal nuovo gestore per collegarti a Internet.
Trovi che sia davvero un peccato, poiché il vecchio router in tuo possesso non è poi così male e, tra le altre cose, dispone di tutte le funzionalità di cui hai bisogno per la configurazione della tua rete casalinga.
È per questo motivo che, da qualche giorno, ti stai chiedendo se possa essere possibile utilizzare entrambi i router, contemporaneamente, sulla linea fissa in tuo possesso, così da poter abbinare le loro funzionalità e ottenere una configurazione per te ottimale.

Se è questo il motivo per cui sei approdato su questa guida, allora sappi che sto per accontentarti:
nelle righe che seguono, intendo infatti spiegarti come collegare due router WiFi alla stessa linea ADSL aiutandoti dunque a raggiungere l’obiettivo che ti sei prefisso.
Le modalità con cui puoi effettuare questo tipo di collegamento sono principalmente tre:
LAN-LAN, LAN-WAN e ripetitore.
Avrò cura di parlarti di ognuna di esse spiegandoti, con termini semplici ma efficaci, le differenze tra le varie configurazioni e gli scenari in cui dovrebbero essere impiegate.

Dunque, cosa aspetti a iniziare?
Prenditi un po’ di tempo per te, mettiti comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento:
sono sicuro che, al termine di questa mia guida, sarai perfettamente in grado di decidere la configurazione giusta per te e di applicarla proprio come se fossi un vero professionista.
Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura ma, soprattutto, buon lavoro!

  • Informazioni preliminari
  • Come collegare due router WiFi alla stessa linea ADSL in parallelo (LAN-LAN)
  • Come collegare due router WiFi alla stessa linea ADSL a cascata (LAN-WAN)
  • Come sfruttare la modalità Ripetitore

Informazioni preliminari

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Prima di continuare ed entrare nel vivo della questione, è doveroso fare una distinzione fondamentale:
da questo momento in poi, definirò router principale quello direttamente connesso alla linea ADSL, mentre chiamerò router secondario quello collegato a sua volta al router principale.
Tieni presente che, per una pura questione di convenienza, è bene effettuare la configurazione del router secondario collegandolo direttamente al PC.

Come ti ho già anticipato nelle battute iniziali di questa guida, le modalità con cui è possibile collegare due router WiFi alla stessa linea ADSL sono almeno tre: in parallelo (o LAN-LAN), a cascata (LAN-WAN) e in modalità ripetitore.
Ciascuna di esse differisce dall’altra sia per il tipo di configurazione che per le caratteristiche della rete interna che viene a crearsi:
di seguito ti elenco le principali peculiarità di ciascuna modalità.

  • Collegamento in parallelo (LAN-LAN) – questo tipo di connessione si utilizza principalmente per “espandere” la rete locale, combinare le funzionalità dei due router o ampliare la copertura del segnale Wi-Fi.
    Utilizzando due router collegati in parallelo, vengono create due reti “contigue”:
    il router principale genera la rete vera e propria, mentre quello secondario genera il suo “prolungamento”.
    I due router creano reti Wi-Fi differenti ma, ciò nonostante, le macchine collegate a ciascuna delle reti possono navigare su Internet e vedersi tra loro, esattamente come se appartenessero a una rete singola.
    Questo tipo di connessione prevede che i due router siano collegati tra loro attraverso un cavo Ethernet.
  • Collegamento a cascata (LAN-WAN) – anche questo tipo di collegamento può essere usato per aumentare la copertura del segnale Wi-Fi, avvalendosi di una rete aggiuntiva, ma con una differenza fondamentale rispetto alla configurazione precedente:
    sebbene i terminali connessi a entrambe le reti generate dai router possano collegarsi a Internet, il router secondario genera una sotto-rete distinta rispetto alla rete principale, una specie di “rete nella rete”.
    Ciò significa, all’atto pratico, che le macchine collegate ai due apparati non potranno vedersi tra loro, a meno che non siano connesse al medesimo dispositivo.
    Anche questo tipo di collegamento prevede che i router principale e secondario siano connessi tra loro attraverso un cavo Ethernet.
  • Modalità Ripetitore – esattamente come il nome stesso suggerisce, tale modalità di connessione è utile ad espandere la portata della rete.
    In questo caso, il router secondario si comporta come un trasmettitore e ha il solo compito di amplificare il segnale Wi-Fi generato dal router principale, esattamente come fosse un range extender.
    In questo tipo di configurazione, la rete senza fili è unica ed è consigliato piazzare il router secondario ad un’intensità di segnale Wi-Fi non minore al 50%.
    I due router sono connessi tra loro attraverso segnale wireless, ma bisogna dire sono pochi i router dotati di supporto alla modalità ripetitore.
    Qualora il tuo non lo fosse, potresti ottenere un risultato simile configurando una rete LAN-LAN.

Chiarite le differenze tra i vari tipi di collegamento, non devi far altro che decidere quello che più si adatta al tuo caso e procedere utilizzando uno dei procedimenti che vado a illustrarti di seguito.
Per tua informazione, in questo tutorial farò riferimento al modem FASTGate come router principale e al dispositivo TP-LINK TD-W9977 come router secondario.

Purtroppo non posso esporre una procedura generica valida per tutti gli apparati, poiché ciascun router dispone di un’interfaccia potenzialmente differente dagli altri, tuttavia le informazioni che mi appresto a fornirti sono valide, in linea di massima, per la maggior parte dei router ADSL/Fibra in circolazione.

Come collegare due router WiFi alla stessa linea ADSL in parallelo (LAN-LAN)

Come già spiegato in precedenza, questo tipo di collegamento permette alle macchine connesse a entrambe le reti di vedersi tra loro, con la diretta conseguenza di poter condividere file e stampanti senza problema alcuno.

Configurazione router principale

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Tanto per cominciare, accedi al router principale digitando il suo indirizzo IP nell’apposita barra del browser (ad es. 192.168.1.1, 192.168.0.1 o, ancora, 192.168.1.254) e inserisci, quando richiesto, il nome utente e la password per effettuare il login.
Se non disponi di queste informazioni, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come accedere al router e al mio approfondimento sulle password dei router più usate.

Una volta avuto accesso al router principale, entra nella sezione relativa alle Impostazioni avanzate (o semplicemente AvanzateAdvanced setup), cerca l’opzione Impostazioni LAN (o LAN settings) e fai clic su di essa per aprire il relativo pannello di configurazione.
A questo punto, identifica il riquadro DHCP (il meccanismo che assegna gli indirizzi IP ai dispositivi connessi) e dai un’occhiata alle impostazioni in esso contenute:
in particolare, annota l’indirizzo IP del router principale (ad es. 192.168.1.1) e la sua maschera di rete (ad es.
255.255.255.0), poiché ti serviranno in seguito.
Fatto ciò, modifica l’intervallo degli indirizzi IP (o pool) come segue.

  • Indirizzo di partenza – incrementa di due unità l’ultima terna dell’indirizzo IP del router.
    Dunque, se quest’ultimo fosse 192.168.1.1, imposta il valore a 192.168.1.3.
    Qualora l’IP del router fosse invece 192.168.1.254, imposta comunque l’IP di partenza a 192.168.1.3.
  • Indirizzo finale – aumenta di una cinquantina di unità (a seconda del numero di dispositivi che intendi collegare alla rete) l’ultima terzina dell’IP di partenza.
    Dunque, se avessi scelto il valore 192.168.1.3, imposta l’indirizzo finale a 192.168.1.53.

Annota tutti i valori così impostati e salva le modifiche utilizzando l’apposito tasto.
A questo punto, accedi alla sezione Connessione > Canale Wi-Fi del router e annota il numero del canale (ad es.
1):
quello impostato nel router secondario deve essere differente, onde evitare sgradite interferenze.
Fatto ciò, puoi tranquillamente uscire dall’interfaccia di configurazione del router principale.

Configurazione router secondario

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Completate le impostazioni nel router principale, è il momento di intervenire sul router secondario:
scollega il computer da cui intendi agire da tutte le reti attive, collega il router secondario ad esso attraverso il cavo Ethernet (avvalendoti di un apposito adattatore, qualora il tuo PC fosse sprovvisto della porta necessaria) e accedi alla sua pagina di configurazione digitando nel browser, ad esempio, l’indirizzo 192.168.1.1, per poi inserire quando richieste le credenziali d’accesso.

Fatto ciò, per prima cosa, provvedi a disattivare l’opzione UPnP, cioè quella funzionalità che permette ad alcuni programmi di aprire le porte automaticamente, in quanto essa potrebbe darti qualche problema in corso d’opera (in questa configurazione, l’UPnP viene gestito tramite il router principale):
per farlo, pigia sulla scheda Avanzate della pagina di configurazione del router, accedi alla sezione NAT Forwarding > UPnP e sposta su Disattivato la levetta corrispondente alla medesima voce, salvando, se richiesto, le modifiche apportate.

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La seconda operazione fondamentale da svolgere, se intendi avvalerti del collegamento Wi-Fi anche attraverso il router secondario, è quella di impostare un canale di trasmissione differente rispetto a quello del router principale:
per farlo, accedi alla sezione Avanzate > Wireless > Impostazioni wireless e imposta il menu a tendina Canale sul canale che desideri utilizzare.
Se proprio non sai quale scegliere, ti consiglio di seguire la mia guida al miglior canale Wi-Fi per ulteriori informazioni in merito.

Qualora non lo avessi già fatto, puoi utilizzare la medesima sezione per configurare i dettagli della rete Wi-Fi generata dal router secondario (nome, chiave di rete, modalità e così via).
Onde evitare problemi, è consigliabile utilizzare un nome Wi-Fi differente rispetto a quello in uso nel router principale.
Per confermare le modifiche apportate, pigia sul pulsante Salva.

Se possibile, ti consiglio inoltre di impostare il dispositivo in modalità solo router, poiché è il router principale ad essere collegato direttamente a Internet svolgendo, dunque, funzionalità da modem:
per farlo, accedi alla sezione Avanzate > Modalità operativa (o ModeNetwork mode) del router secondario, apponi il segno di spunta accanto alla voce Modalità wireless router e pigia sul pulsante Salva per confermare la modifica appena apportata.

A questo punto, non ti resta che configurare l’indirizzo IP del router secondario e disattivare il server DHCP, poiché sarà il router primario ad occuparsi dell’assegnazione degli indirizzi di rete.

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Per procedere, accedi alla sezione Avanzate > Rete > Impostazioni LAN (Advanced > Network > LAN settings o simili, per intenderci), digita nella casella Indirizzo IP il valore 192.168.1.2 (cioè l’indirizzo IP del router principale, maggiorato di una sola unità nell’ultima terzina di valori), imposta il menu a tendina Maschera di sottorete con il medesimo valore inserito nel router principale (ad es.
255.255.255.0) e disattiva il DHCP rimuovendo il segno di spunta dalla casella Abilita in sua corrispondenza.

Controlla attentamente che tutti i parametri siano impostati come suggerito, conferma le modifiche pigiando sul pulsante Salva e, come misura aggiuntiva, riavvia il router. In questa fase, potresti ricevere un errore del browser che ti avvisa che l’indirizzo non è più raggiungibile:
si tratta di un comportamento perfettamente normale, conseguente al cambio di indirizzo IP del router.

Completata l’operazione di configurazione del router secondario, scollegalo dal computer, spegnilo e posizionalo dove più desideri.
A questo punto, non devi far altro che collegare i due router attraverso un cavo Ethernet sufficientemente lungo:
inserisci un’estremità del cavo in una delle porte LAN (o porte Ethernet/eth) del router principale ed inserisci l’altra estremità in una delle porte LAN del router secondario.
A questo punto, non devi far altro che accendere quest’ultimo, attendere che si avvii e goderti la tua nuova rete in parallelo!

Come collegare due router WiFi alla stessa linea ADSL a cascata (LAN-WAN)

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A differenza della configurazione precedente, il collegamento tra router a cascata (o LAN-WAN) permette di creare una sorta di rete secondaria all’interno della rete principale:
all’atto pratico, ciò significa che entrambe le reti condividono un unico collegamento a Internet, ma che i dispositivi appartenenti a ciascuna delle due reti non possono vedere quelli collegati all’altra, né condividere con essi file, stampanti e quant’altro.

Se questa è la configurazione di rete che fa per te, procedi come segue:
per prima cosa, configura il router principale esattamente come ti ho mostrato nella precedente sezione, prendendo nota, anche stavolta, degli indirizzi IP, della maschera di sottorete (o subnet mask) e del canale Wi-Fi.

Ciò che cambia, di fatto, è la configurazione del router secondario:
disconnetti il computer da cui intendi operare da tutte le reti attive, collega il dispositivo al PC tramite il cavo Ethernet, digita l’indirizzo 192.168.1.1 (o qualsiasi altro possa essere l’indirizzo IP della pagina del router) nella barra degli indirizzi del browser, pigia sul pulsante Invio e inserisci le credenziali d’accesso, quando richieste.

Per prima cosa, imposta un canale di trasmissione Wi-Fi differente da quello in uso nel router principale:
accedi dunque alla sezione Avanzate > Wireless > Impostazioni Wireless e, intervenendo sul menu a tendina Canale, scegli il canale più adatto al tuo caso e pigia sul pulsante Salva.
Se lo desideri, puoi impostare dalla medesima sezione le opzioni relative alla rete Wi-Fi (nome, chiave di rete e così via).

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A questo punto, senza indugiare oltre, entra nella sezione Avanzate > Rete > Impostazioni LAN e procedi con il settaggio degli indirizzi IP, così come ti spiego di seguito.

  • Indirizzo IP del router – aumenta di un’unità la penultima terzina dell’indirizzo IP del router secondario.
    Dunque, se quest’ultimo equivale a 192.168.1.1, devi inserire nell’apposito campo l’indirizzo 192.168.2.1.
  • Maschera di sottorete/subnet mask – utilizza lo stesso valore impostato nel router principale, ad esempio 255.255.255.0.
  • DHCP – apponi il segno di spunta accanto alla voce Abilita, in corrispondenza della dicitura DHCP, per poi ripetere l’operazione con la casella Server DHCP.
  • Pool di indirizzi IP – imposta, come indirizzo di partenza, l’IP del router secondario con l’ultima terzina aumentata di un’unità.
    Dunque, se hai utilizzato l’IP 192.168.2.1, l’IP iniziale del pool deve essere 192.168.2.2.
    Come indirizzo finale, invece, assegna il valore dell’indirizzo di partenza con l’ultima terzina aumentata di una cinquantina di unità (ad es. 192.168.2.53).
    In realtà puoi configurare il pool di indirizzi IP a seconda dell’ampiezza della tua rete:
    tieni ben presente che le prime tre terzine degli IP di inizio/fine devono sempre essere identiche all’indirizzo IP del router (ad es.
    192.168.2.x).
  • Default gateway (gateway predefinito) – deve essere uguale all’indirizzo IP del router secondario.

Dopo aver effettuato le modifiche del caso, ricontrolla attentamente che tutti i valori siano attinenti ai passaggi illustrati, pigia sul pulsante Salva per confermare e riavvia il router.
Anche in questo caso, dopo il salvataggio, potresti ritrovarti di fronte a un messaggio di errore:
non preoccuparti, è tutto perfettamente normale ed è dovuto al cambio di indirizzo IP.

Per completare il tutto, spegni il router secondario, scollegalo dal computer e posizionalo dove desideri.
Ora, non devi far altro che collegarlo al router principale attraverso un cavo Ethernet:
inserisci la prima estremità nella porta LAN/Ethernet di quest’ultimo e la seconda estremità nella porta WAN/Internet del router secondario.
Accendi il router secondario, attendi che sia completamente avviato e accertati che tutto sia andato per il verso giusto:
collega qualche dispositivo alla rete Wi-Fi del router secondario e verifica che navighi correttamente in Internet.

Come sfruttare la modalità Ripetitore

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Come dici?
Non senti il bisogno di effettuare particolari configurazioni di rete e vorresti sfruttare il tuo vecchio router semplicemente come fosse un range extender, così da amplificare il tuo segnale Wi-Fi?

Se il tuo router prevede questa modalità operativa, procedere è davvero un gioco da ragazzi:
anche in questo caso, hai bisogno di conoscere l’indirizzo IP del router principale e, in aggiunta, anche il suo indirizzo MAC, cioè l’indirizzo fisico a esso associato (che puoi trovare nella sezione Riepilogo del pannello gestionale del dispositivo).

Una volta ottenute le informazioni necessarie dal router principale, collega il router secondario al PC, assicurandoti che questo sia nel raggio di copertura del segnale Wi-Fi che intendi amplificare. Dunque, esattamente come visto in precedenza, scollega il computer da cui intendi operare da tutte le reti attive, collega ad esso il router secondario attraverso il cavo Ethernet, digita nel browser l’indirizzo della pagina d’accesso (ad es. 192.168.1.1) e inserisci la password amministrativa.

Una volta dentro, accedi al menu Avanzate e cerca la voce Modalità di ripetizione wireless (o wireless repeater mode), clicca su di essa, apponi il segno di spunta (o sposta la levetta su attivo) in corrispondenza di Attiva modalità di ripetizione wireless, scegli l’opzione Ripetitore Wireless e inserisci l’indirizzo IP che intendi assegnare al router secondario:
anche questa volta, puoi maggiorare di qualche unità l’ultima terzina dell’IP del router principale (ad es. 192.168.1.10).

Completata questa operazione, immetti nel campo Indirizzo MAC stazione base (o base station MAC address) l’indirizzo MAC del router principale e pigia su Applica per salvare le impostazioni, dopodiché spegni il router e posizionalo dove desideri:
ti consiglio, comunque, di spostarlo in una zona dove l’intensità del segnale del router principale sia pari o maggiore al 50% della potenza massima.

come collegare cellulare samsung al pc

come collegare cellulare samsung al pc

Qualche giorno fa hai acquistato uno smartphone Samsung, oggi volevi collegarlo al PC per effettuare il backup di alcune foto ma, con tuo sommo stupore, il dispositivo non viene rilevato da Windows?
Non ti preoccupare, nessuno dei due apparecchi è rotto.
Probabilmente sei incappato in un comunissimo problema di driver.
Per risolverlo ci vorranno pochissimi minuti, vedrai.

Pensa, devi solo procurarti il software Samsung più adatto al tuo modello di smartphone, installarlo sul computer e riprovare a stabilire il collegamento.
A quel punto, se non ci saranno stati “intoppi” per lo mezzo, i due dispositivi riusciranno a comunicare tra loro e tu potrai archiviare o sincronizzare qualsiasi tipo di file su telefono e PC.

Per scoprire quali sono tutti i passaggi da effettuare – non perdere altro tempo -, prenditi cinque minuti liberi e metti in pratica i consigli che sto per darti.
Qui sotto trovi tutto:
i collegamenti per scaricare i software di cui hai bisogno, le istruzioni passo-passo per installarli sul computer e la procedura corretta per collegare cellulare Samsung al PC.
Che aspetti per metterti all’opera?

Driver Samsung

Vuoi collegare cellulare Samsung al PC solo per accedere alla sua memoria, a mo’ di chiavetta USB, e copiare dei dati da/verso quest’ultima?
Non ti interessano le funzioni di backup e di sincronizzazione incluse nei software ufficiali della casa coreana?
Allora potresti cavartela semplicemente collegando il telefono al computer tramite cavo USB.

Una volta collegato lo smartphone al PC, attendi qualche secondo affinché Windows riconosca il terminale e, ad operazione completata, avvia l’Esplora File (l’icona della cartella gialla collocata in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni).
Nella finestra che si apre, seleziona la voce Computer (o Questo PC) dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona del tuo telefono collocata sotto la dicitura Dispositivi e unità.

A questo punto non ti resta che accedere alla cartella di tuo interesse (es.
nella cartella DCIM ci sono le foto e i video realizzati con lo smartphone, in quella Downloads ci sono i file scaricati da Internet e così via) e copiare i file che ti servono.
Se vuoi importare le foto e i video dal telefono al PC, fai click destro sull’icona del device in Computer/Questo PC e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.
Facile, vero?

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Se dopo aver collegato il tuo smartphone al PC questo non viene riconosciuto da Windows, devi installare i driver USB Samsung per il sistema operativo di casa Microsoft.

Collegati dunque al sito Internet di Samsung e clicca sulla voce SAMSUNG_USB_Driver_for_Mobile_Phones.zip (15.3MB) che si trova in alto.
A download completato, apri l’archivio zip che hai appena scaricato sul PC, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia il pacchetto d’installazione SAMSUNG_USB_Driver_for_Mobile_Phones.exe.

Nella finestra che si apre, clicca in sequenza su Avanti due volte consecutive, Installa e Fine per concludere il setup e il gioco è fatto.
Al termine della procedura, connetti il tuo smartphone al PC e questo dovrebbe essere accessibile da Computer/Questo PC come spiegato in precedenza.

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Driver Samsung per Mac

Utilizzi un Mac?
Allora hai bisogno di un altro software: Trasferimento file Android che è completamente gratuito e permette di trasferire file da e verso qualsiasi device Android.

Per scaricare Trasferimento file Android sul tuo Mac, collegati al sito Internet dell’applicazione e clicca sul pulsante DOWNLOAD NOW che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il pacchetto dmg che hai appena scaricato sul computer e trascina l’icona di Trasferimento file Android nella cartella Applicazioni di macOS.

Ad operazione completata, apri la cartella Applicazioni del tuo Mac, fai click destro sull’icona di Trasferimento file Android e seleziona la voce Apri dal menu che compare per avviare il software. Quest’operazione è necessaria una sola volta, dopo il programma si aprirà automaticamente ogni volta che collegherai lo smartphone al Mac.

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Samsung Smart Switch

Smart Switch è il software più recente rilasciato da Samsung per la gestione dei suoi dispositivi portatili.
È compatibile con tutti i device dell’azienda coreana e permette di svolgere varie operazioni:
backup di contatti, app, messaggi, foto, video e impostazioni sul computer; sincronizzazione dei dati con Microsoft Outlook su Windows e con le app Contatti e Calendario su Mac; aggiornamento del firmware degli smartphone e ripristino dei driver per il rilevamento dei dispositivi Samsung da parte del computer.
Insomma, si tratta della soluzione ideale se vuoi collegare il tuo smartphone al PC e gestirlo a 360 gradi.

Per scaricare Smart Switch sul tuo PC, collegati al sito Internet di Samsung e clicca sul pulsante Download per Windows oppure sul pulsante Download per MAC OS a seconda del sistema operativo che utilizzi.

A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il pacchetto d’installazione del software (Smart_Switch_PC_xx.exe), clicca sul pulsante e metti il segno di spunta accanto alle due voci Accetto i termini del contratto di licenza.
Pigia dunque su Avanti, attendi che il programma venga installato e clicca sul bottone Fine per concludere il setup.

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Se utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg scaricato dal sito di Samsung e avvia il programma SmartSwitchMac.pkg contenuto al suo interno.
Nella finestra che si apre, clicca quindi sul pulsante Continua per due volte consecutive, dopodiché pigia su Accetta e Installa, digita la password del tuo account utente su macOS (quella che usi per accedere al sistema) e clicca sui bottoni Installa software e Continua installazione per riavviare il computer e completare il setup di Smart Switch.

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A questo punto dovresti poter collegare cellulare Samsung al PC e accedere a tutte le funzioni di backup e sincronizzazione di Smart Switch senza problemi. Se hai già provveduto a installare Smart Switch ma il tuo computer non riconosce correttamente lo smartphone, recati nel menu Altro > Reinstallare driver dispositivo del programma e clicca su Conferma per reinstallare i driver Samsung.

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Samsung KIES

Samsung KIES è il predecessore di Smart Switch ed è disponibile in due versioni:
la 2.x che è compatibile con i dispositivi Samsung equipaggiati con Android 4.2.2 o inferiori e la 3.x che invece è destinata ai terminali con Android 4.3 o successivi.
Il software, che è disponibile per Windows e Mac, permette di gestire gli smartphone Samsung a 360 gradi sincronizzando con il computer dati quali contatti, musica, foto e video.
Inoltre consente di aggiornare il firmware dei device e ripristinare i driver Samsung per PC.

Per scaricare KIES sul tuo computer, collegati al sito ufficiale del programma e clicca su uno dei seguenti pulsanti:
KIES DOWNLOAD se utilizzi un PC Windows e hai un cellulare animato da Android 4.2.2 o precedenti; DOWNLOAD KIES3 se utilizzi un PC Windows e hai uno smartphone equipaggiato con Android 4.3 o superiori oppure KIES DOWNLOAD sotto la dicitura Scarica Kies per il tuo computer Mac se utilizzi un Mac (la versione di Android, in questo caso, è indifferente).

A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il pacchetto d’installazione del software (KiesSetup.exe o Kies3Setup.exe), metti il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e clicca su Avanti.
Attendi dunque la fine del setup, apponi il segno di spunta accanto alle voci Programma di installazione driver unificato e Codec conversione video e clicca prima su Avanti e poi su Accetto, Avanti, Installa e Fine per due volte di seguito per installare anche i driver e i codec di supporto Samsung.

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Se utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che hai appena scaricato dal sito di Samsung e lancia il programma KiesMac.pkg contenuto al suo interno.
Nella finestra che si apre, clicca dunque sul bottone Continua due volte di seguito, pigia su Accetta e Installa, digita la password del tuo account utente su macOS e concludi il setup premendo Installa software e Continua installazione.
Sarà necessario un riavvio del computer per rendere effettive le modifiche.

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Missione compiuta! Ora non ti resta che collegare il tuo device Samsung al computer, aprire Kies tramite la sua icona presente sul desktop di Windows o nella cartella Applicazioni di macOS e scegliere le opzioni di sincronizzazione e backup che preferisci di più.

Se hai già installato KIES ma il computer non riesce a rilevare il tuo smartphone, recati nel menu Strumenti > Errore durante la risoluzione dei problemi di connessione e pigia sul pulsante Inizia per reinstallare i driver Samsung sul tuo PC.

come collegare cellulare alla rete wi fi

come collegare cellulare alla rete wi fi

Oggigiorno tutto ruota attorno ad Internet ed alla tecnologia, su questo ci sono ben pochi dubbi.
Ciononostante tu hai temporeggiato sino all’ultimo e soltanto di recente ti sei deciso a rimpiazzare il tuo ormai vetusto telefonino con un ben più moderno smartphone.
Ad acquisto fatto, ti sei dunque precipitato a casa per cominciare subito a sperimentare tutte le caratteristiche del tuo nuovo dispositivo e, ovviamente, per poterlo collegare alla rete wireless della tua abitazione ed iniziare a navigare in rete.

Tuttavia se adesso sei qui e stai leggendo queste righe mi pare ben evidente il fatto che nonostante le buone intenzioni non sei ancora riuscito nel tuo intento.
Per essere precisi, non ti è assolutamente chiaro come collegare il cellulare alla rete Wi-Fi.
Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti quindi capire se posso darti una mano oppure no per compire quella che al momento ti sembra un’ardua impresa?
Ma certo che si, era esattamente quello che intendevo fare.
Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo oltre che un minimo della tua attenzione posso infatti illustrarti, per filo e per segno, com riuscire a fare ciò.

Che tu abbia uno smartphone Android, un iPhone oppure un dispositivo Windows Mobile non fa alcuna differenza, in tutti i casi si tratta di un’operazione fattibile e, ti dirò di più, anche molto semplice.
Chiaramente, i passaggi da compiere per poter collegare il tuo cellulare alla rete senza fili di casa differiscono leggermente a seconda della piattaforma mobile che stai utilizzando ma di questo non devi preoccupati in quanto sarà mia premura forniti tutte le indicazioni di cui hai bisogno.
Ora però basta chiacchierare e mettiamoci all’opera.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura!

Indice

  • Trovare la password per collegarsi al Wi-Fi
  • Collegare un cellulare alla rete Wi-Fi
    • Android
    • iPhone
    • Windows Mobile

Trovare la password per collegarsi al Wi-Fi

Prima di spiegarti concretamente in che modo bisogna procedere per poter collegare un cellulare al Wi-Fi mi sembra doveroso indicarti come fare per individuare l’eventuale password utilizzata per proteggere la rete senza fili di riferimento.

Se la rete Wi-Fi alla quale intendi collegarti con il tuo smartphone è quella della tua abitazione e se la password predefinita del modem/router non è stata modificata, puoi scoprire quest’ultima abbastanza facilmente.
Ti basta infatti dare uno sguardo sull’apposita etichetta che trovi appiccicata direttamente sotto o lateralmente al modem/router o, ancora al manuale utente dello stesso, consultando la sezione dedicata, ed è fatta.

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Se procedendo così come ti ho appena indicato non riesci a reperire la password, puoi comunque ottenere l’informazione in oggetto accedendo al pannello di controllo del modem/router.
Non sai com riuscirci?
Non c’è problema, ti spiego subito come procedere, puoi fare tutto direttamente dal tuo cellulare.

Il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di sbloccare il tuo smartphone, accedere alla schermata in cui ci sono le icone di tutte le applicazioni ed avviare il browser che generalmente utilizzi per navigare in Internet da mobile (es.
ChromeSafari).
Una volta visualizzata la schermata principale del navigatore, digita nella barra degli indirizzi di quest’ultimo l’IP 192.168.0.1 oppure 192.168.1.1 dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera su schermo.

Una volta effettuati tutti i passaggi di cui sopra, dovresti ritrovarti dinanzi una schermata mediante la quale inserire i dati di login che proteggono il pannello di gestione del modem/router.
Compila dunque i campi a schermo inserendo la combinazione corretta di nome utente e password che solitamente corrisponde a admin/admin o admin/password.

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Se non riesci a visualizzare la schermata d’accesso al pannello di gestione del modem/router (presumibilmente perché l’indirizzo IP digitato è sbagliato) o se ti viene segnalato il fatto che la combinazione per il login inserita non è corretta, puoi scoprire i dati giusti dando un ulteriore sguardo all’etichetta appiccata sul modem/router oppure al manuale utente dello stesso.

Una volta entrato nel modem/router, individua la sezione in cui sono presenti le impostazioni facenti riferimento alla sicurezza della connessione.
Solitamente si trovano in Wireless (Wi-Fi) oppure in Sicurezza o in Avanzate ma purtroppo non posso darti indicazioni più precise al riguardo poiché le diciture possono differire in base alla marca ed al modello dei vari modem/router ed io non sono a conoscenza di quanto esattamente in tuo possesso.

Ad esempio, se stai usando un modem/router Netgear con interfaccia Genie, per poter accedere alla sezione del pannello di configurazione del dispositivo mediante cui gestire tutto quanto concerne le impostazioni di sicurezza della connessione senza fili devi fare tap prima sulla scheda Avanzate collocata in alto a destra, poi sulla voce Installazione collocata sulla sinistra e poi su Configurazione wireless.

Adesso, dovresti ritrovarti dinanzi la schermata con i dettagli della connessione Wi-Fi generata dal modem/router e le impostazioni sulla sua sicurezza.
La password impiegata per protegger la tua rete senza fili è quella che trovi in corrispondenza della voce Chiave, Password oppure Passphrase.
Annotala! Dovrai inserirla ove e se richiesto al momento opportuno (vale a dire come trovi indicato nei passi successivi)

Se invece quella alla quale desideri collegarti con il tuo smartphone non è la rete della tua abitazione ma una connessone Wi-Fi pubblica, generalmente la password o non è presente oppure è riportata su eventuali cartelli ed indicazioni posti in prossimità delle aree di riferimento.
Per quel che concerne invece le reti a pagamento, di solito viene fornita direttamene al momento della sottoscrizione.

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Desideri collegarti alla rete wireless di amici, parenti o vicini di casa?
Beh, in tal caso, che ci sia o meno la password, vigono due regole fondamentali:
educazione e buon senso.
Per cui, se vuoi collegarti ad una rete altrui, chiedi sempre e comunque il permesso al legittimo proprietario provvedendo altresì a spiegare le motivazioni che ti stanno spingendo a fare ciò e, qualora la rete risultasse protetta da apposita password, chiedi gentilmente se può esserti comunicata anche la parola chiave di riferimento.

Eventuali comportamenti poco, diciamo, civili e discutibili sono, come immagino già saprai, perseguibili legalmente, per cui te li sconsiglio caldamente se vuoi evitare di cacciarti in qualche guaio.
Poi non venirmi a dire che non ti avviso avvisato.

Collegare un cellulare alla rete Wi-Fi

Una volta individuata l’eventuale password che proteggere la rete senza fili alla quale è tua intenzione collegarti sei finalmente pronto per passare all’azione vera e propria.
Per scoprire dunque come collage il tuo cellulare alla rete Wi-Fi segui le istruzioni apposite che trovi qui di seguito.
Come anticipato, è davvero molto semplice, sta’ tranquillo!

Nota: Per impostazione predefinita (ma comunque modificabile accedendo al pannello delle impostazioni del dispositivo), se abiliti la rete Wi-Fi ed in contemporanea mantieni attiva anche la connessione dati l’uso di quest’ultima verrà rimpiazzato in favore della connessione wireless, se raggio d’azione e/o potenza della stessa sono sufficienti.

Android

Possiedi uno smartphone Android?
Allora il primo passo che devi compiere per poterti collegare alla rete Wi-Fi di riferimento è sbloccare il dispositivo, accedere al drawer (la schermata in cui risultano raggruppate le icone di tutte le applicazioni), tappare sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ingranaggio) e portare su ON (se si trova su OFF, ovviamene) l’interruttore che sta accanto alla voce Wi-Fi nella sezione dedicata alle connessone (se non riesci a visualizzare la suddetta voce “al primo colpo” potresti doverti recare prima nella scheda Connessioni).

Pigi poi sul nome della rete senza fili di riferimento dall’elenco che vedi comparire ed è fatta.
Se richiesta, digita anche la password impiegata per proteggere la connessione Wi-Fi scelta e tappa su Connetti.
Et voilà!

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Entro pochi istanti il tuo smartphone Android acquisirà un indirizzo IP sulla rete locale, si connetterà alla rete wireless e potrai finalmente iniziare a servirtene per navigare in rete.
La buona riuscita dell’operazione ti verrà altresì segnalata dalla comparsa dell’icona con le tacchette del Wi-Fi nella parte in alto a destra del display.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi connetterti ad una data rete wireless anche tramite WPS (sempre se il modem di riferimento lo supporta) che ti consente di collegarti al Wi-Fi senza dover digitare a mano la password.
Per riuscirci, recati su Android in Impostazioni > Wi-Fi, tappa sul bottone (…) che sta in alto, seleziona l’opzione Pulsante WPS, pigia il pulsante WPS sul modem (solitamente è contraddistinto da un’icona con due frecce circolari) ed è fatta.

Tieni presente che quando attivi il collegamento ad una determinata rete wireless questo, tutte le volte che la rete di riferimento risulterà accessibile, verrà stabilito in maniera automatica.
Se non gradisci la cosa, puoi evitare che ciò accada recandoti nel impostazioni del Wi-Fi di Android da cui puoi anche intervenire su svariati alter parametri di configurazione.
Per riuscirci, recati sempre in Impostazioni > Wi-Fi, tappa sul pulsante (…) in alto a destra, scegli Avanzate e regola secondo quelle che sono le tue esigenze i vari parametri disponibili.

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Quando poi non avrai più bisogno del Wi-Fi, potrai disabilitare l’suo della connessione portando su OFF l’interruttore che trovi accanto alla voce Wi-Fi nelle impostazioni di Android.
In alternativa, puoi agire richiamando il Centro notifiche effettuando uno swipe dall’alto verso il basso sulla parte superiore del schermo del tuo smartphone e pigiando sul pulsante Wi-Fi che così facendo da colorato diventerà di colore grigio.

Di contro, potrai attivare l’uso dal rete Wi-Fi all’istante direttamene dal Centro notifiche richiamando quest’ultimo così come visto insieme poc’anzi e pigiando sul pulsante relativo al Wi-Fi.
Comodissimo!

iPhone

Se invece quello che stai utilizzando è un iPhone, per collegarti alla rete Wi-Fi devi innanzitutto sbloccare il dispositivo, accedere alla home screen (la schermata di iOS in cui trovi raggruppate le icone di tutte le applicazioni) e tappare sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ingranaggio).
Nella schermata che successivamente ti verrà mostrata, pigia sulla voce Wi-Fi.

Adesso, se si trova su OFF porta su ON l’interruttore che sta in corrispondenza della dicitura Wi-Fi nella schermata visualizzata dopodiché seleziona il nome della rette di riferimento dall’elenco che vedi apparire in basso, digita (se richiesta) la password della rete scelta e poi tappa sulla voce Accedi in alto a destra.

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Una volta fatto ciò, nel giro di pochi istanti il tuo iPhone acquisirà un indirizzo IP sulla rete locale, si connetterà al Wi-Fi e potrai finalmente iniziare a navigare in rete.
La buona riuscita del collegamento ti verrà segnalata anche dalla comparsa dell’icona con le tacchette del Wi-Fi nella parte in alto a destra dello schermo.

Una volta stabilito il collegamento ad una data rete wireless, ogni volta che ti troverai nel raggio d’azione di quest’ultima l’accesso avverrà in maniera automatica se, ovviamente, il Wi-Fi risulta abilitato.
Se questo “comportamento” ti disturba, puoi evitarlo recandoti nuovamente in Impostazioni > Wi-Fi, pigiando sulla “i” che trovi accanto al nome della rete di riferimento e portando su OFF l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Accesso automatico nella schermata successiva.

Quando poi non avrai più bisogno del Wi-Fi e vorrai interrompere l’uso della suddetta funziona sul tuo “melafonino”, potrai farlo semplicemente recandoti nuovamente in Impostazioni > Wi-Fi e portando su OFF l’interruttore che trovi accanto ala voce Wi-Fi.

Puoi anche interrompere momentaneamente il collegamento alla rete senza fili richiamando il Centro di Controllo effettuando uno swipe dall’alto vero il basso (nell’angolo in alto a destra su iPhone X) e pigiando sul pulsante con le tacchette del Wi-Fi che così facendo da blu diventerà di colore bianco. Stesso discorso (ma a parti inverse) vale per quel che concerne l’accesso alle reti note, richiamando il Control Center e tappando sul pulsante del Wi-Fi puoi collegarti subito alle reti wireless nelle vicinanze a cui ti sei già connesso in passato.

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Se invece desideri dissociare completamente una rete Wi-Fi dal tuo iPhone, per riuscirci devi recarti in Impostazioni > Wi-Fi, devi abilitare l’uso della ree wireless portando su ON l’interruttore Wi-Fi (se non hai già provveduto a farlo, ovviamente), devi pigiare sulla “i” che trovi accanto al nome della rete di riferimento e devi poi tappare sulla dicitura Dissocia queste rete nella schermata che compare.
Conferma dunque quelle che sono le tue volontà ed è fatta.

Windows Mobile

Vuoi scoprire come collegare il cellulare alla rete Wi-Fi e stai usando uno smartphone Windows Mobile?
Allora provvedi innanzitutto a sbloccare il dispositivo e ad accedi alla schema Start dopodiché scorri verso sinistra la schermata principale per accedere all’elenco delle app insalate, tappa su Impostazioni dopodiché seleziona Wi-Fi.

Adesso, sposta su da OFF ad ON l’interruttore per abilitare la connettività alle reti senza fili circostanti, attendi che l’elenco delle varie connessioni risulti disponibile e tappa su quella di riferimento.
Se richiesto, digita la password relativa alla rete Wi-Fi scelta e conferma quanto immesso.
Se vuoi, puoi stabilire il collegamento anche tramite WPS semplicemente pigiando il relativo pulsante sul modem/router, tappando poi sul nome della rete di riferimento su Windows Mobile e poi sul pulsante per eseguire la connessione.

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Entro pochi istanti il tuo smartphone Windows Mobile acquisirà un indirizzo IP sulla rete locale, si connetterà alla rete Wi-Fi e potrai finalmente iniziare a navigare su Internet.
Lo stabilirsi del collegamento ti verrà segnalato anche dalla comparsa dell’icona con le tacchette del Wi-Fi nella parte in alto a sinistra dello schermo.
Tieni poi presente che a partire da questo momento l’acceso alla rete scelta avverrà in automatico ogni qual volta che il tuo cellulare si trova nel raggio d’azione della stessa.

Quando e se lo vorrai potrai poi dissociare una determinata rete Wi-Fi recandoti nel impostazioni di Windows Mobile così come visto poc’anzi, tappando sul nome della rete di riferimento e scegliendo l’apposita voce su schermo.
Se invece vuoi disattivare completamente il Wi-Fi devi recarti sempre nelle impostazioni del dispositivo, devi tappare su Wi-Fi e devi poi portare su OFF il relativo interruttore.

come clonare un cellulare

come clonare un cellulare

Il tuo telefonino è diventato lentissimo, così hai deciso di formattarlo ma non vuoi perdere tutti i dati e le app che hai installato su di esso?
Hai acquistato un nuovo smartphone e non sai come trasferire in esso tutti i file e le applicazioni che avevi su quello vecchio?
Non temere, oggi ti do una mano io.

Segui la guida su come clonare un cellulare che sto per proporti e ti farò conoscere le migliori soluzioni per clonare – ovvero creare un perfetto backup del tuo telefono – e ripristinare dati e applicazioni su tutti i più popolari modelli di smartphone.
Ci impiegherai pochissimo a imparare come si fa!

Se vuoi scoprire come clonare un cellulare ed utilizzi uno smartphone Android, ti consiglio di affidarti a MyBackup.
Si tratta di una app estremamente semplice da usare che consente di salvare tutti i dati contenuti nel telefono:
app, impostazioni, SMS, foto, video, musica, ecc.
e di ripristinarli all’occorrenza sullo stesso terminale o su un dispositivo differente.
È disponibile in tre versioni:
una completa a pagamento che costa 3,05 euro, una gratuita per 30 giorni ed una gratuita destinata esclusivamente ai sistemi sbloccati (su cui è stato eseguito il root).
Le versioni gratuite permettono il backup di applicazioni e dati ma li ripristinano solo sullo stesso telefonino da cui sono stati copiati inizialmente i file.

Per clonare il tuo smartphone con MyBackup avvia la app e, se utilizzi un dispositivo sbloccato, pigia sul pulsante Consenti per concedere ad essa i permessi di root.
A questo punto, seleziona la voce BACKUP dal menu iniziale dell’applicazione e scegli se creare una copia di sicurezza di Applicazioni & Media oppure Dati.
Indica quindi il percorso di destinazione del backup (Locali sulla microSD inserita nel telefono oppure Online, solo nella versione Pro a pagamento) e seleziona gli elementi di cui vuoi creare una copia di sicurezza.

Per quanto riguarda Applicazioni & Media, puoi scegliere di salvare le app installate sul telefonino, i video, le foto e i file audio.
Scegliendo il backup dei Dati puoi invece salvare SMS, contatti, registro chiamate, sveglie, impostazioni di sistema ed altre informazioni molto utili.
La durata del backup dipende dalla quantità di informazioni che hai deciso di salvare e dalle prestazioni generali del telefono.
Per copiare determinate app e impostazioni di sistema c’è bisogno di ottenere i permessi di root sbloccando lo smartphone, se non sai come si fa leggi la mia guida sull’argomento e mettila subito in pratica:
ci vuole pochissimo.

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Una volta terminata la procedura per clonare un cellulare con MyBackup puoi procedere al ripristino dei dati sullo stesso dispositivo (se formattato) o su un altro telefono (solo con la versione Pro della app) facilmente.
Basta selezionare la voce RESTORE dal menu iniziale dell’applicazione e scegliere se ripristinare Applicazioni & Media o Dati dalla microSD sulla quale si è effettuato in precedenza il backup.

In seguito devi selezionare la voce Locale, la data del backup da ripristinare e i dati da copiare sul telefono (applicazioni, musica, video, sms, ecc.).
Partirà così il processo di ripristino dei dati, che ti consentirà di trasferire dati e app dal vecchio sistema al nuovo senza che tu debba muovere un dito.
O quasi.

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Possiedi un iPhone?
Allora le cose sono ancora più semplici per te! Se vuoi clonare il contenuto del telefono e ripristinarlo su un altro esemplare di iPhone o sullo stesso dispositivo dopo averlo ripristinato, non devi far altro che utilizzare le funzioni di backup e ripristino incluse in iTunes, il software multimediale di Apple disponibile gratuitamente per Windows e Mac.

Per eseguire un backup delle applicazioni e dei file presenti sul tuo “melafonino”, non devi far altro che collegare il dispositivo al computer, selezionare il suo nome dal menu Dispositivi di iTunes (in alto a destra) e cliccare sul pulsante Effettua backup adesso.
Per il ripristino dei dati dopo una formattazione o su un telefono diverso, accedi allo stesso menu e scegli il backup da ripristinare dal menu che compare.
È davvero semplicissimo, in ogni caso puoi trovare maggiori informazioni nelle mie guide su come effettuare backup iPhone e come ripristinare iPhone.

come chiamare vodafone da wind

come chiamare vodafone da wind

Possiedi una SIM Wind ma vorresti contattare Vodafone per chiedere informazioni su un’offerta che ha catturato la tua intenzione?
A casa hai attiva una linea ADSL o fibra Wind che non ti soddisfa pienamente e ti piacerebbe contattare un operatore Vodafone per sapere come passare al “gestore rosso”?
Allora direi che sei capitato proprio  sulla guida giusta al momento giusto.

Con questo tutorial di oggi, infatti, ti indicherò come chiamare Vodafone da Wind in modo da chiedere informazioni e richiedere il passaggio da un operatore all’altro. Partendo dal presupposto fondamentale che la cosa è fattibile e che, al contrario delle apparenze, non è neppure una procedura così complicata come può sembrare, nelle seguenti righe andrò a spiegarti non solo come fare per parlare con un operatore Vodafone da linea Wind usando il telefono ma, qualora lo preferissi, anche come riuscire nell’intento mediante Internet.

Per completezza d’informazione, poi, a fine articolo provvederò a indicarti come farsi contattare da Vodafone e come ottenere informazioni specifiche senza doversi necessariamente interfacciare con un consulente.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione:
metti in pratica le indicazioni che sto per darti e non dovresti incontrare problemi nel raggiungere il tuo scopo.
A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Chiamare Vodafone da Wind
  • Contattare Vodafone da Internet
    • Facebook
    • Twitter
  • Farsi contattare da Vodafone
  • Supporto online e forum ufficiale

Chiamare Vodafone da Wind

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Chiamare Vodafone da Wind è un’operazione possibile sia da linea mobile che da linea fissa.
La procedura da attuare è identica in entrambi i casi e come, anticipato a inizio articolo, è estremamente semplice da compiere.
Vediamo, dunque, in che modo procedere.

Se vuoi metterti in contatto con Vodafone utilizzando la SIM Wind in uso sul tuo cellulare oppure la tua linea fissa Wind/Infostrada, tutto quello che devi fare è effettuare una chiamata verso il numero 800 100 195, quello che il gestore ha appositamente messo a disposizione per i non clienti.

Per cui, prendi il tuo telefonino oppure la cornetta del telefono di casa, componi sul tastierino numerico la numerazione che ti ho appena segnalato e schiaccia il tasto per avviare una chiamata (quello con la cornetta verde alzata).

A telefonata avviata, segui le istruzioni della voce guida, provvedendo in primo luogo a specificare se necessiti di aiuto per la telefonia fissa (tasto 1) oppure per la telefonia mobile (tasto 2).
Indica quindi, se richiesto, il tuo attuale numero di telefono seguito dal tasto # (es.
1234567890#), dopodiché schiaccia il tasto corrispondente a quelle che sono le tue necessità:
puoi richiedere il passaggio della tua attuale linea a Vodafone, puoi scegliere di parlare con un operatore ecc.

Tieni comunque presente che molto spesso i gestori telefonici, Vodafone inclusa, hanno la (cattiva) abitudine di modificare le combinazioni dei tasti da premere per compiere questa o quell’altra operazione e per parlare con gli operatori.
Proprio tenendo conto di ciò, al fine di evitare di commettere errori di forma e di sprecare inutilmente il tuo prezioso tempo libero, mie “dritte” a parte, ti consiglio vivamente di seguire con la massima attenzione le indicazioni della voce guida, in modo tale da poter selezionare i tasti corretti.

Ti faccio poi notare che la numerazione in questione è attiva e funzionante tutti i giorni e a tutti gli orari, ma gli operatori “in carne e ossa” sono disponibili solo dalle ore 08.00 alle ore 22.00.
La chiamata è gratuita sia da linea mobile che da cellulare.

Contattare Vodafone da Internet

Oltre che poter contattare Vodafone da linea Wind così come ti ho spiegato nel passo precedente, puoi parlare con un operatore del famoso gestore telefonico anche tramite Web, per la precisione sfruttando il potere di quelli che sono i social network per eccellenza:
Facebook e Twitter.

Se la cosa t’interessa, prosegui pure nella lettura.
Qui di seguito trovi illustrato come procedere in tutti e due i casi.
Inutile dire che, per avvalerti delle metodiche in questione, devi disporre di una connessione a Internet attiva e funzionante.

Facebook

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Se vuoi sapere come contattare Vodafone tramite Facebook, il primo fondamentale passaggio che devi compiere è quello di recarti sulla pagina ufficiale dell’operatore, previo login al tuo account sul social network (se non ne possiedi già uno, leggi la mia guida su come creare profilo Facebook per scoprire subito come rimediare), e premere sul pulsante Invia un messaggio.

Nella schermata della chat che a questo punto andrà ad aprirsi (l’app Messenger, se stai agendo da mobile), componi il tuo messaggio per Vodafone, mediante cui indicare sinteticamente i tuoi dubbi e/o le tue problematiche, e invialo, schiacciando il tasto Invio sulla tastiera.

Entro pochi secondi, riceverai una risposta da parte dell’assistente virtuale di Vodafone (un bot) che ti porrà alcune domande, in modo tale da provare a soddisfare le tue necessità.
Qualora non dovesse riuscirci, ti verrà chiesto se intendi metterti in contatto con un operatore “in carne e ossa” ed entro breve la tua richiesta verrà evasa da un operatore umano.

Volendo, puoi anche richiedere di parlare direttamente con un operatore umano:
per riuscirci, una volta avviata la conversazione con il bot, digita operatore nel campo per la digitazione del testo e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
Se la tua richiesta non viene accolta, prova a ripetere nuovamente il passaggio in questione.

Da notare che il servizio in questione è al 100% gratis ed è attivo a qualsiasi ora del giorno e della notte, da lunedì a venerdì.
L’unica cosa che devi tenere presente è che gli operatori, quelli reali, rispondono solo nella fascia oraria che va dalle 08.00 alle 22.00.

Twitter

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Se  vuoi scoprire come contattare Vodafone da Twitter, la prima cosa che devi fare è quella di indirizzare un tweet, previo login al tuo profilo (se non sei già registrato al servizio, puoi rimediare subito alla cosa leggendo la mia guida su come iscriversi a Twitter), a @VodafoneIT, l’account ufficiale dell’operatore. Per riuscirci, ti basta pigiare sul pulsante Invia Tweet che trovi a sinistra.

Mediante la finestra che andrà ad aprirsi, digita quindi il corpo del tuo messaggio spiegando sinteticamente le ragioni che ti hanno spinto a contattare Vodafone, dopodiché fai clic sul bottone Twitta per inviarlo.
Tieni presente che il messaggio è pubblico.
In virtù di ciò, ti consiglio di non inserire il tuo numero di telefono o altri dati sensibili, in quanto potrebbero essere visualizzati da chiunque.

Dopo aver inviato il messaggio, aspetta che il servizio clienti di Vodafone ti risponda, solitamente sono abbastanza celeri.
Successivamente, potresti essere invitato a proseguire la conversazione mediante messaggi privati e, a quel punto, potrebbe esserti richiesto di fornire ulteriori informazioni in base alla tua richiesta.

Se la cosa ti interessa, sappi che tutte le operazioni appena descritte possono essere eseguite anche dall’app di Twitter disponibile per dispositivi mobili.
I passaggi da compire sono bene o male gli stessi di quelli visti insieme poc’anzi per la versione Web di Twitter.

Ti faccio, infine, notare che il servizio è totalmente gratis ed è attivo a qualsiasi ora del giorno e della notte, da lunedì a venerdì.
L’unica cosa che bisogna tenere in considerazione è che gli operatori rispondo ai messaggi ricevuti solo ed esclusivamente dalle ore 8.00 alle 22.00.

Farsi contattare da Vodafone

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Invece che chiamare Vodafone e cercare di parlare con i suoi operatori mediante social, puoi fare in modo che sia il gestore a contattare te.
Mi chiedi come?
Te lo spiego subito, è un gioco da ragazzi! La soluzione, te lo anticipo però immediatamente, è valida solo nel caso in cui tu abbia intenzione di passare a Vodafone.
A contattarti sarà infatti il reparto commerciale, altre tipologie di richieste verranno declinate.

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, la prima mossa che devi compiere per riuscire a farti contattare da Vodafone è quella di visitare quesa pagina Web del sito Internet di Vodafone.
Successivamente, seleziona l’argomento di tuo interesse tra Tariffe per smartphone, Tariffe per tablet, pc e chiavette, Internet Unlimited, Smartphone, Tablet oppure Mobile Wi-Fi.

Nella nuova pagina Web che successivamente ti verrà mostrata, pigia sul bottone/collegamento Ti chiamiamo gratis che trovi in corrispondenza del nome dell’offerta o del prodotto di tuo interesse.
Se il pulsante non è visibile, fai prima clic sul nome della tariffa o del prodotto.

Nella finestra che, a questo punto, andrà ad aprirsi, immetti il tuo numero di telefono Wind nel campo Inserisci Telefono, rispondi alle domande che ti vengono eventualmente poste (es.
Hai già l’ADSL Vodafone?, se hai scelto di essere contattato da Vodafone in merito alle soluzioni per la telefonia fissa) e poi fai clic sul pulsante Ti chiamiamo gratis.

Entro pochi istanti verrai contattato da Vodafone al numero di telefono da te indicato online e potrai, dunque, chiedere informazioni riguardo la tariffa o il prodotto scelto e, se effettivamente interessato, procedere con il relativo acquisto.

Per ulteriori dettagli sul da farsi, ti invito a fare riferimento al mio tutorial dedicato in via specifica a come farsi chiamare da Vodafone, tramite il quale ho provveduto ad affrontare la questione con maggiore dovizia di particolari.

Supporto online e forum ufficiale

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Te lo avevo anticipato a inizio articolo:
oltre che spiegarti come contattare Vodafone da una linea Wind, desidero indicarti come reperire informazioni varie riguardo il famoso operatore britannico senza doverti necessariamente interfacciare con operatori e social network.

Per la precisone, mi riferisco alla possibilità di visitare il supporto online di Vodafone e di consultare le varie domande con risposta pronta, in base a quelli che sono i tuoi dubbi.
Per cui, collegati all’apposita sezione del sito Vodafone,it, seleziona la scheda Tariffe e Prodotti (se i tuoi dubbi riguardano la telefonia mobile) oppure quella Fibra, ADSL e Telefono (se i tuoi dubbi riguardano la linea fissa), scegli l’argomento di tuo interesse cliccando sui collegamenti annessi ai box sottostanti e consulta le varie informazioni disponibili.

Un altro strumento, utile allo scopo in questione, che hai dalla tua è la community ufficiale di Vodafone:
puoi accedervi visitando la relativa pagina Web e, grazie ad essa, puoi entrare in contatto diretto con l’operatore e con altri utenti come te, ottenendo informazioni riguardo offerte, servizi e prodotti dell’azienda e partecipando a varie discussioni.

come chiamare senza credito

come chiamare senza credito

Anche questa volta hai esaurito il credito telefonico della tua SIM ed anche questa volta hai dimenticato di effettuare la ricarica e, sfortuna di tutte le sfortune, al momento non ti è proprio possibile provvedere alla cosa.
Che rabbia! Propio adesso che dovevi fare quell’importante telefonata al tuo amico.
Fortuna però che alla cosa è possibile rimediare facilmente.
Mi chiedi come?
Beh, dedica qualche minuto del tuo prezioso tempo alla lettura di questo tutorial e lo scoprirai subito.

Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi sapere che (quasi) tutti i principali gestori di telefonia mobile offrono un pratico servizio di addebito della telefonata al ricevente grazie al quale è possibile chiamare senza credito.
No, no ti sto prendendo in giro, è la pura verità.
Per scoprire in che modo riuscirci, non devi far altro che seguire le istruzioni sul da farsi che trovi proprio qui di seguito.
È facilissimo, davvero.

Allora?
Si può sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
Posizionati bello comodo, afferra il tuo cellulare ed inizia immediatamente a concentrarti sulle mie istruzioni.
Ah, quasi dimenticavo:
per completezza d’informazione a fine articolo ho inoltre provveduto a segnalarti alcuni sistemi, per così dire, alternativi che hai dalla tua per chiamare gratuitamente i tuoi contatti sfruttando il “potere” di Internet.
La cosa potrebbe tornarti utile, non si può mai sapere.

Indice

  • Chiamare senza credito con Wind
  • Chiamare senza credito con TIM
  • Chiamare senza credito con Vodafone
  • Soluzioni alternative per chiamare senza credito

Chiamare senza credito con Wind

Se possiedi una SIM Wind, puoi chiamare senza credito sfruttando il servizio 4088 PensaciTu che permette di addebitare il costo della telefonata a un cliente mobile Wind, Vodafone oppure TIM (sia linea mobile che fissa).

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Per servirtene, afferra il tuo cellulare, accedi al dialer (il tastierino numerico) e digita il codice 4088 seguito dal numero di telefono della persona di riferimento (es.
40883331234567).
Successivamente schiaccia il tasto per avviare una telefonata (solitamente è quello raffigurante una cornetta alzata).

Una volta avviata la chiamata, una voce registrata di avviserà del fatto che la telefonata sta per essere inoltrata al ricevente che sentirà squillare il telefono e rispondendo verrà avvisato della cosa.
A quel punto, potrà scegliere liberamente se accettare la tua telefonata (e quindi accollarsi i costi dell’operazione) oppure rifiutare.

Il servizio è fruibile in maniera analoga anche all’estero ma in tal caso andando a comporre il numero della persona da chiamare dovrai ricordati di anteporre il prefisso nazionale (+39).

L’uso del servizio è completamente gratuito per chi telefona ma chi riceve la chiamata deve sostenere dei costi, come anticipato qualche riga più su.
Per essere precisi, se il ricevente accetta la telefonata sfruttando il servizio PensaciTu dovrà pagare 30 cent/min + 30 cent di scatto alla risposta se possiede un numero di cellulare Wind o di rete fissa italiano, mentre bisogna pagare 40 cent/min + 40 cent di scatto alla risposta se il numero fa capo ad un altro gestore.
Per quanto riguarda invece i costi per le chiamate effettuate verso destinatari che si trovano all’estero, le tariffe cambiano a seconda della zona di riferimento partendo da un minimo di 1,30 euro/min sino ad un massimo di 3,30 euro/min e la tariffazione è a scatti di 60 secondi.

Per maggiori informazioni al riguardo, puoi consultare la pagina Web informativa che trovi sul sito Internet di Wind.
Se invece stai riscontrando dei problemi e non sai come risolvere, leggi il mio tutorial su come parlare con operatore Wind per riuscire a capire come fare per contattare il servizio clienti del gestore.

Chiamare senza credito con TIM

Hai una SIM TIM?
In tal caso, puoi chiamare senza credito affidandoti al servizio 4088 PayForMe che funziona verso i numeri TIM (rete mobile e fissa), quelli Vodafone e quelli Wind.
Mi chiedi come fare per potertene servire?
Te lo indico subito.

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Tanto per cominciare, afferra il tuo cellulare, accedi al dialer (il tastierino numerico) e digita il codice 4088 seguito dal numero di telefono della persona che vuoi contattare (es.
40883331234567).
Dopodiché pigia il tasto per avviare una telefonata (solitamente è quello raffigurante una cornetta alzata).

A chiamata avviata, una voce registrata ti avviserà del fatto che la telefonata sta per essere inoltrata al destinatario, il quale verrà preventivamente avvisato del fatto che tu intendi usufruire del servizio in oggetto e che potrà dunque scegliere se accettare o meno di accollarsi i costi dell’operazione e, di conseguenza, potrà decidere se accettare o rifiutare di mettersi in contatto con te.

Il servizio è fruibile anche all’estero ma in tal caso le chiamate possono essere addebitate solo ai numeri TIM che si trovano in Italia ed i numeri di rete fissa del medesimo gestore.
Quando la rete in uso consente le chiamate voce per ricaricabili le modalità di impiego sono praticamente le stesse.
In caso contrario, ti toccherà digitare sul tastierino numerico del cellulare il codice *148* seguito dal numero di telefono che vuoi chiamare e dal simbolo # (es.
*148*3331234567#) dopodiché dovrai schiacciare il tasto per inoltrare la telefonata.

Dopo aver premuto il tasto per avviare la chiamata, resta in attesa di essere richiamato.
Sul display del tuo smartphone vedrai apparire la scritta TIM PayForMe.
Operazione in corso
. TIM tenterà quindi di contattare il numero richiesto e, non appena la persona cercata accetta l’addebito dei costi, riceverai una chiamata da parte dell’operatore per poter parlare con la persona di riferimento.

Per quanto riguarda la questione costi, il servizio è gratis per chi telefona ma, come anticipato, è a pagamento per chi riceve la telefonata.
Più precisamente, vanno pagati 40 cent/min se il destinatario della chiamata è un cliente TIM, Vodafone oppure Wind, mentre bisogna pagare 30 cent/min + 30 cent di scatto alla risposta se il destinatario della chiamata è un cliente di rete fissa TIM.
Per quanto riguarda invece l’uso del servizio all’estero, il costo varia in base alla zona di riferimento partendo da 1,31 euro/min sino ad arrivare a 6,35 euro/min + il costo dello scatto alla risposta che va da 1,01 cent a 3,02 euro.

Se pensi di aver bisogno di maggior informazioni in tal senso, consulta la pagina Web dedicata al servizio che trovi sul sito Internet di TIM.
Se invece in corso d’opera è sorto qualche problema e vorresti capire come fare per risolvere, leggi il mio tutorial su come fare per parlare con un operatore TIM per scoprire come contattare il servizio clienti del gestore.

Chiamare senza credito con Vodafone

Possiedi una SIM Vodafone e ti interessa capire come fare per chiamare senza credito?
Nulla di più semplice.
Ti basta sfruttare il servizio denominato 4088 For Me che funziona verso i numeri di tutti i principali gestori telefonici (sia mobili che fissi).

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Per usufruirne, tutto ciò che devi fare altro non è che afferrare il tuo smartphone, accedere al dialer (il tastierino numerico) e digitare il codice 4088 seguito dal numero di telefono della persona che vuoi telefonare (es.
40883331234567).
Schiaccia poi il tasto per avviare la chiamata (solitamente è quello raffigurante una cornetta alzata).

A chiamata avviata una voce registrata ti avviserà del fatto che la tua richiesta è stata inoltrata e tu non dovrai far altro che attendere che la persona con cui desideri metterti in contatto accetti l’addebito della telefonata.
Se la chiamata viene accettata, potrai parlare subito con la persona di riferimento.

Oltre che così come ti ho appena indicato o comunque quando sei all’estero e la rete in uso non consente le chiamate voce per ricaricabili, puoi addebitare la telefonata al ricevente digitando sul tastierino numerico del tuo cellulare il codice *111* seguito dal numero di telefono che vuoi chiamare e dal tasto #.
(es.
*111*3331234567#).
Successivamente schiaccia il tasto per avviare la chiamata.

Dopo pochi secondi riceverai una telefonata e sarai invitato a rimanere in attesa mentre il cliente da te indicato viene contattato.
Il destinatario della tua richiesta ascolterà un messaggio vocale che lo informerà della tua chiamata ed anche in tal caso potrà scegliere se sostenerne il costo ed essere direttamente messo in contatto con te oppure rifiutare.

Il servizio, è bene tenerlo a mente, non è gratuito per chi riceve la telefonata.
Costa infatti 30 cent/min + 30 cent di scatto alla risposta se il destinatario è un numero Vodafone o di rete fissa in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea.
Costa invece 40 cent/minuto + 40 cent di scatto alla risposta se il destinatario è un numero di altro operatore in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea.
Se invece il destinatario della chiamata si trova in Svizzera, Turchia, Albania, San Marino, Principato di Monaco e nel Resto del Mondo il costo del servizio risulta essere pari ad 1,65 cent/min + 3,30 euro di scatto alla risposta.

Per ulteriori dettagli riguardo il servizio in questione puoi fare riferimento all’apposita pagina Web informativa presente sul sito Internet di Vodafone.
Se invece stai riscontrando dei problemi e non sai come risolvere, leggi il mio tutorial su come contattare operatore Vodafone per metterti subito in contatto con il customer care del gestore e provare a risolvere.

Soluzioni alternative per chiamare senza credito

Come ti dicevo ad inizio guida, per concludere in bella voglio segnalati dei sistemi alternativi a quelli sopra descritti per metterti in contatto telefonico con altre persone senza dover necessariamente avere credito residuo sulla SIM, sfruttando invece la connessione ad Internet.

Per essere più precisi, quello che voglio proporti di fare è impiegare una delle app per la messaggistica istantanea, disponibili per Android e iOS, che supportano le chiamate “normali” oppure le videochiamate.
Usandole potrai dunque sostenere una conversazione con la persona di tuo interesse senza dover sfruttare la tua SIM ed il relativo credito (almeno non se scegli di utilizzare la connessione Wi-Fi invece che quella dati).

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Ad esempio, puoi avvalerti di WhatsApp per chiamare un determinato contatto semplicemente recandoti nella sezione Chat dell’applicazione, aprendo la conversazione con la persona di riferimento (oppure avviando una nuova sessione di chat) e facendo poi tap sul simbolo della cornetta (per avviare una chiamata vocale) oppure su quello della telecamera (per avviare una videochiamata) che si trovano in cima.

Per approfondimenti riguardo la procedura appena descritta puoi leggere il mio articolo su come chiamare con WhatsApp, mentre se vuoi scoprire quali sono le altre applicazioni che hai dalla tua per compire un’operazione di questo tipo puoi fare riferimento alle informazioni contenute nel mio tutorial sulle app per chiamare gratis.

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Se poi hai necessità di chiamare, sempre gratuitamente, un numero fisso puoi leggere il mio tutorial incentrato proprio su come chiamare numeri fissi gratis.
Anche in tal caso, basta usare delle applicazioni appositamente adibite allo scopo: alcune permettono di chiamare a costo zero i numeri di rete fissa sfruttando un sistema di crediti (da guadagnare tramite semplici attività), altre consentono di usufruire di un periodo di prova iniziale e di ottenere ulteriori minuti gratuiti attivando un abbonamento senza vincoli.

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Ti segnalo anche che puoi chiamare senza credito e sempre usufruendo della connessione ad Internet tramite computer, impiegando alcuni software, disponibili sia per Windows che per Mac, concepiti proprio per fare ciò.
Se vuoi saperne di più, leggi pure la mia rassegna sui programmi per chiamare gratis ed il mio post sui programmi per telefonare gratis.

come chiamare operatore wind

come chiamare operatore wind

Hai un problema sulla tua linea Wind ma non riesci a metterti in nessun modo in contatto con un operatore?
Hai provato a chiamare il 155 in varie ore del giorno ma nessuna delle opzioni elencate dal servizio automatico sembra portare al contatto con un operatore in carne ed ossa?
Purtroppo è un problema piuttosto comune.

Gli operatori telefonici – Wind non fa eccezione in questo – cercano di ridurre quanto più possibile il carico di lavoro per i propri tecnici, quindi delegano ai servizi automatici parte delle pratiche che prima venivano sbrigate da questi ultimi.
Si tratta di un comportamento un po’ irritante se visto con gli occhi di un utente, però bisogna comprendere anche le esigenze di società che si trovano a gestire migliaia di comunicazioni al minuto:
non è una cosa semplice…

Ad ogni modo, ora non dilunghiamoci troppo in chiacchiere e cerchiamo di risolvere il tuo problema:
vediamo come chiamare operatore Wind parlando con un tecnico in carne ed ossa.
Forse ti sorprenderò ma ci sono diversi modi per riuscirci, sia dal telefono sia tramite i moderni sistemi di customer care via Internet.
Continua a leggere se vuoi saperne di più, trovi spiegato tutto qui sotto.

Assistenza telefonica Wind

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Cominciamo dal classico servizio di assistenza telefonica che in tanti conoscono… e in tanti odiano! Per chiamare operatore Wind telefonicamente, componi il 155 dal tuo cellulare e ascolta le indicazioni del servizio automatico.

Pigia dunque il tasto relativo al servizio di supporto per le linee mobili (dovrebbe essere il 2) e scegli di parlare con un operatore premendo il tasto indicato dalla voce registrata (dovrebbe essere il numero 1).

Se vuoi richiedere assistenza per una linea diversa da quella da cui stai chiamando, pigia sul tasto 1 e digita il numero per il quale necessiti di supporto.
Altrimenti resta in linea e attendi le istruzioni successive del servizio automatico.

Per concludere, conferma di voler parlare con un operatore Wind premendo l’apposito tasto (che dovrebbe essere il numero 3) e scegli l’argomento per il quale hai bisogno di assistenza (es.
tariffe e problemi con la linea, connessione Internet ecc.).
Per l’assistenza generica il tasto da premere dovrebbe essere il numero1.

Ricapitolando, per parlare con un operatore Wind basta contattare il 155 e premere la sequenza 2-1-3-1.
Tuttavia è bene precisare che questo genere di servizi è soggetto a continue modifiche e quindi la combinazione “giusta” potrebbe cambiare da un giorno all’altro.
Per essere certo di non commettere errori segui attentamente le indicazioni della voce guida, mi raccomando.

Non hai il tuo cellulare a portata di mano perché ti è stato rubato o è scarico?
Nessun problema, puoi richiedere assistenza per il tuo cellulare anche dalla linea fissa.
Tutto quello che devi fare è chiamare il 155 dal telefono di casa, premere il tasto 1 e digitare il numero della linea per la quale necessiti di assistenza (ovvero quella del tuo cellulare).

Assistenza Wind online

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Se sei stufo dei “labirinti” imposti dal servizio di assistenza telefonica Wind, puoi provare a contattare l’operatore tramite uno dei suoi canali social.

Facebook

Se sei iscritto a Facebook puoi contattare Wind collegandoti alla pagina ufficiale dell’operatore e pigiando sul pulsante Messaggio che si trova in alto a destra.
Si aprirà il classico riquadro della chat di Facebook.

A questo punto, scrivi un messaggio comprendente una breve descrizione della problematica per la quale stai contattando l’operatore, i tuoi dati personali (in primis il numero di cellulare) e spedisci la tua richiesta di supporto.

Se tutto va bene, entro qualche minuto riceverai una risposta da parte degli operatori di Wind che ti inviteranno a fornire maggiori dettagli sul problema che hai riscontrato e cercheranno di risolverlo.

Twitter

Nel caso in cui il supporto via Facebook si rivelasse poco reattivo, puoi provare a contattare il customer care di Wind anche tramite Twitter.
Tutto quello che devi fare è inviare un messaggio diretto a @WindItalia descrivendo in breve il tuo problema e fornendo il tuo numero di cellulare.
Se non sai come inviare un messaggio diretto su Twitter, collegati al profilo di @WindItalia e pigia sull’icona del fumetto.

Qualora non riuscissi a inviare un messaggio diretto a Wind, digita un tweet normale anteponendo al tuo messaggio il nome utente dell’azienda su Twitter (@WindItalia).
Ricordati che in questo caso avrai solo 280 caratteri a disposizione per esporre il tuo problema!

Entro qualche minuto dovresti ricevere una risposta da parte degli operatori Wind, i quali ti abiliteranno all’invio dei messaggi diretti (se necessario) e ti inviteranno a fornire maggiori dettagli sul tuo problema privatamente.

Sito Internet Wind

Per concludere, voglio segnalarti il sito ufficiale di Wind sul quale è possibile trovare un’ampia sezione dedicata all’assistenza in cui ci sono le risposte alle domande ricorrenti poste dagli utenti all’operatore.

Ad esempio, selezionando la voce Info e copertura dalla barra laterale della pagina puoi trovare le istruzioni per ricaricare la tua linea, effettuare la sostituzione o il blocco della SIM in caso di furto ecc.
Selezionando la voce Internet e configurazioni puoi trovare le istruzioni relative alla configurazione della connessione Internet su tutti i principali modelli di smartphone e tablet, mentre cliccando sulla voce Domande frequenti puoi accedere a una lista di domande e risposte frequenti dedicate a vari argomenti.

come chiamare operatore vodafone

come chiamare operatore vodafone

Hai un problema sul tuo cellulare Vodafone ma non riesci a metterti in contatto con l’operatore?
So benissimo di cosa parli.
Purtroppo i servizi di assistenza degli operatori telefonici italiani, causa l’elevato numero di richieste da soddisfare, sono sempre più difficili da usare e, soprattutto, cercano di ridurre sempre di più il livello di interazione fra operatori in carne ed ossa e utenti.

Questo naturalmente non significa che non è più possibile chiamare operatore Vodafone e che bisogna rassegnarsi a interagire con un servizio automatico, ma purtroppo bisogna mettere in conto qualche perdita di tempo e qualche telefonata “a vuoto”.
Per fortuna, a compensare questa mancanza di “interazione umana” ci sono gli operatori che adesso rispondono via Internet, sui social network, ma di questo parleremo più avanti.

Adesso concentriamoci sul call center di casa Vodafone e tentiamo di scoprire come entrare in contatto con un operatore in carne ed ossa anziché con la solita voce meccanica.
Ti assicuro che con un pizzico di attenzione – e tanta, tantissima pazienza – ci si può riuscire, quindi mettiamo al bando le ciance e passiamo subito all’azione!

Se desideri comunicare telefonicamente con un operatore Vodafone, chiama il 190 dal tuo cellulare e attendi le indicazioni del servizio automatico.
Premi quindi il tasto 1 per accedere ai servizi di assistenza per la telefonia mobile, pigia 4 per inoltrare la tua richiesta di comunicazione con un operatore in carne ed ossa e, per finire, digita il numero corrispondente alla pratica per la quale necessiti di supporto (es.
2 per informazioni e assistenza oppure 3 per bloccare la SIM di un telefono rubato o smarrito).

Ti segnalo che la sequenza da utilizzare potrebbe cambiare da un momento all’altro, quindi fa’ estrema attenzione alle indicazioni fornite dal servizio di assistenza Vodafone e premi i numeri corrispondenti alle voci sopraindicate:
servizi di assistenza per la telefonia mobile, poi richiesta di contatto con un operatore e infine tipo di supporto desiderato.

Il servizio è gratuito da linea mobile Vodafone e da rete fissa Vodafone o Telecom Italia.
Gli operatori sono disponibili dal lunedì alla domenica dalle 8.00 alle 22.00.
Negli altri orari è possibile mettersi in contatto con un operatore solo per richiedere il blocco di una SIM smarrita o rubata, non per ricevere assistenza.

Inoltre, c’è da sottolineare che il 190 può essere contattato anche da una linea diversa da quella su cui ricevere supporto.
Basta premere il numero 2 o 3 (a seconda se si desidera ricevere assistenza su una linea mobile o fissa) e digitare il numero Vodafone per conto del quale si sta effettuando la chiamata.

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Se non sei riuscito a chiamare operatore Vodafone tramite il tuo cellulare, puoi provare a metterti in contatto con l’aziende mediante i suoi canali social, ossia i suoi account ufficiali sui social network.

Su Facebook puoi collegarti alla pagina Vodafone It e cliccare sul pulsante Messaggio che si trova in alto a destra per inviare un messaggio privato all’operatore.
Nel messaggio devi illustrare brevemente la tua problematica e indicare il numero di telefono per il quale desideri ricevere assistenza.
Entro qualche minuto dovrebbe arrivarti la risposta di un addetto Vodafone con – si spera – la soluzione ai tuoi problemi o ai tuoi dubbi.

Preferisci utilizzare Twitter?
Nessun problema.
Menziona all’inizio di un tuo tweet l’utente @VodafoneIT (cioè l’account ufficiale di Vodafone Italia) e inserisci all’interno del messaggio l’hashtag #tw190.

Nel messaggio cerca di esporre brevemente la problematica che riscontri sul tuo numero ed entro qualche minuto dovresti essere contattato da un operatore Vodafone, il quale ti inviterà quasi sicuramente a scambiare dei messaggi diretti per chiarire meglio la situazione e cercare una soluzione ai tuoi dubbi o al tuo problema.

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Prima di contattare un operatore Vodafone, e quindi perdere tempo fra call center e messaggi sui social network, assicurati che la soluzione al tuo problema non sia già presente sul sito Internet dell’azienda, nella sezione Supporto, in cui sono elencate una serie di FAQ (ossia di domande frequenti) con relative risposte.

Inoltre, ti segnalo che sul sito Web di Vodafone è presente una community molto attiva che in alcuni casi riesce ad essere anche più esauriente degli operatori! Per capire meglio quello di cui sto parlando, fa’ un giro sul forum di discussione di Vodafone, iscriviti a quest’ultimo e prova ad esporre lì il tuo problema.
Scommetto che riuscirai a trovare una soluzione in maniera molto più rapida del previsto!

come chiamare operatore tim

come chiamare operatore tim

Come mai hai quell’aria così nervosa?
Fammi indovinare.
Stai provando in tutti i modi a chiamare operatore TIM ma non riesci a metterti in contatto con nessuno, se non con un servizio automatico che continua incessantemente a elencare offerte di cui ti interessa poco nulla.
Come dici?
Sono un mago?
No, per nulla! La mia è pura e semplice esperienza.

Ormai tutti i servizi di assistenza degli operatori telefonici italiani sono diventati dei “labirinti” all’interno dei quali destreggiarsi è sempre più difficile, e naturalmente TIM non fa eccezione.
Questo però non significa che bisogna rassegnarsi, un modo per mettersi in contatto con un tecnico in carne e ossa esiste e io oggi sono qui per illustrartelo.

Prova a seguire attentamente le istruzioni che sto per darti e in un modo o nell’altro dovresti riuscire a parlare con un operatore TIM.
Purtroppo le sequenze da usare nei servizi automatici cambiano spesso, quindi non posso assicurarti che questa tecnica funzionerà a lungo ma per il momento dovrebbe andare bene.
Tu provaci, mal che vada potrai rivolgerti ai canali di comunicazione social dell’operatore e metterti in comunicazione con un tecnico via Internet.
Trovi spiegato tutto qui sotto.

Assistenza telefonica

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Se vuoi contattare un operatore TIM telefonicamente, chiama il 119 dal tuo cellulare, ascolta attentamente tutte le indicazioni del servizio automatico e pigia sul numero corrispondente all’opzione assistenza commerciale, tecnica e amministrativa.
Al momento in cui scrivo questa guida il tasto corretto da premere è il numero 4.

Successivamente pigia sul tasto corrispondente all’assistenza amministrativa e commerciale (dovrebbe essere il numero 2), scegli l’opzione riguardante altre esigenze ed entro qualche secondo ti risponderà un addetto a cui potrai esporre la tua problematica.

Se non vuoi risolvere un problema di natura tecnica, bensì vuoi segnalare il furto o lo smarrimento del tuo telefono per richiedere il blocco della SIM, chiama il 119 e digita 4-3 seguito dal tuo numero di cellulare e dal simbolo cancelletto (#).

In breve: stando allo schema attuale del servizio automatico TIM, per ottenere assistenza da parte di un operatore occorre digitare la sequenza 4-2-6 mentre per segnalare il furto o lo smarrimento di una SIM bisogna pigiare 4-3. Il servizio di assistenza è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
La chiamata è gratuita da tutte le linee TIM fisse e mobili.

Assistenza online

Se non sei ancora riuscito a metterti in contatto con un tecnico di TIM, prova a rivolgerti ai canali di assistenza social messi a disposizione dall’operatore.
Cosa sono i “canali social”?
Nulla di complesso o accessibile a pochi eletti, mi riferisco semplicemente ai profili Facebook e Twitter dell’azienda.

Facebook

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Se vuoi contattare TIM tramite Facebook, collegati alla pagina ufficiale dell’azienda sul social network e pigia sul bottone Messaggio collocato in alto a destra per avviare la composizione di un nuovo messaggio privato.

A questo punto, devi digitare un messaggio abbastanza breve in cui esporre il tuo problema all’operatore, fornire tutti i tuoi dati personali (numero di telefono, nome, cognome e codice fiscale) e inserire l’hashtag #TIMmobile in modo che l’operatore possa smistare rapidamente la comunicazione differenziandola dalle richiesta di assistenza per la linea fissa.

Invia il tuo messaggio ed entro pochi minuti dovresti ricevere la risposta di un addetto TIM che ti aiuterà a risolvere il problema o a chiarire i tuoi dubbi, nel caso in cui avessi fatto una semplice domanda su tariffe e offerte.

Twitter

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Preferisci usare Twitter?
Nessun problema. Avvia la composizione di un nuovo tweet menzionando all’inizio del messaggio @TIM4UAlessio, @TIM4UStefano o @TIM4UGiulia (ossia uno dei tre account di customer care TIM per la linea mobile) ed esponi la tua problematica o il tuo dubbio nei pochi caratteri messi a disposizione dal servizio.
In questa fase non c’è bisogno di indicare i propri dati o il proprio numero di cellulare.

Entro qualche minuto dovresti essere contattato da “Alessio”, “Stefano” o “Giulia” che diventeranno tuoi follower su Twitter e ti inviteranno a continuare la conversazione tramite messaggi privati (dove non c’è il limite dei 280 caratteri).

Sito TIM

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Mi raccomando, prima di chiamare operatore TIM e perdere tempo fra call center e messaggi sui social fa’ un “giretto” sul sito Internet di TIM e controlla che nel servizio di supporto non sia già presente la soluzione ai tuoi problemi e/o la risposta ai tuoi dubbi.

Per trovare le documentazioni relative a tutte le tematiche trattate sul sito, digita dei termini nella barra di ricerca situata al centro dello schermo e clicca sui risultati che compaiono in automatico.

Assistenza TIM per la telefonia fissa

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Necessiti di assistenza per una linea di rete fissa TIM (ex Telecom Italia)?
Nessun problema, anche in questo caso puoi contattare l’operatore sia telefonicamente sia tramite Internet.

Se preferisci utilizzare il servizio di assistenza telefonica, contatta il 187 dal telefono di casa e dopo aver ascoltato il messaggio di benvenuto digita 1 per ricevere informazioni sulle offerte attive sulla tua linea oppure 2 per segnalare un guasto.

Se il tuo telefono non funziona bene, puoi contattare il 187 da un altro telefono fisso o da un cellulare, la chiamata è gratuita. Per metterti in contatto con un operatore devi digitare il tasto numero 2 (il tasto per richiedere assistenza) e devi digitare il numero per il quale hai bisogno di supporto seguito dal simbolo cancelletto (#).

Se preferisci rivolgerti ai canali social dell’operatore, collegati a Facebook o Twitter e mettiti in contatto con uno degli account ufficiali di TIM riguardanti la linea fissa.

  • Su Facebook puoi collegarti alla pagina ufficiale di TIM (è la stessa che gestisce anche le comunicazioni riguardanti la linea mobile) e inviare un messaggio all’operatore cliccando sull’apposito pulsante in alto a destra.
    Nel messaggio devi illustrare la tua problematica, devi fornire i tuoi dati personali (numero di telefono, nome, cognome e codice fiscale) e devi inserire l’hashtag #TIMfisso per consentire agli operatori di smistare rapidamente la comunicazione.
  • Su Twitter puoi rivolgerti agli account @TIM4ULuca, @TIM4UFabio e @TIM4USara indirizzando loro un tweet in cui richiedi assistenza (senza indicare dati personali).
    Entro qualche minuto dovresti essere ricontattato dagli operatori di TIM che ti inviteranno a continuare la discussione tramite messaggi privati.

I servizi di assistenza online di TIM sono attivi tutti i giorni della settimana dalle 7.00 alle 24.00, ovviamente contattarli non comporta alcun costo né sulla bolletta (nel caso della linea fissa) né sul credito telefonico (nel caso dei cellulari).

come chiamare numeri verdi da cellulare

come chiamare numeri verdi da cellulare

Dopo una lunga ricerca, hai finalmente trovato il numero verde del servizio che t’interessa contattare.
Hai quindi preso in mano il tuo fidato smartphone, composto il numero e avviato la chiamata.
Tuttavia, sembra che il numero verde non ne voglia proprio saperne di rispondere.
Spazientito, hai quindi provato a cercare online la soluzione, ma hai trovato solamente informazioni datate e poco chiare.
È andata così, non è vero?
Beh, allora sarai ben felice di sapere che sei arrivato nel posto giusto, al momento giusto!

Nel tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò come chiamare numeri verdi da cellulare fornendoti, al contempo, tutti i dettagli del caso sui prefissi e sui possibili costi che possono comportare chiamate di questo tipo da linea mobile.
In ogni caso, non preoccuparti:
le soluzioni per risolvere questo problema non mancano e quelle che ti consiglierò ti consentiranno anche di raggiungere il tuo obiettivo in modo rapido e quasi sicuramente gratuito.

Forza, che altro aspetti?
Perché sei ancora lì fermo a fissare lo schermo?
Vuoi imparare come chiamare un numero verde da cellulare?
Sì?
Perfetto allora, non ti resta che seguire le rapide istruzioni che trovi qui sotto e metterle in pratica.
Vedrai che effettuare quest’operazione si rivelerà, in realtà, molto più semplice di quanto tu possa pensare.
Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura!

Indice

  • Quanto costa chiamare numeri verdi da cellulare
  • Come chiamare numeri verdi dal cellulare
    • Chiamata da linea mobile
    • Mtalk

Quanto costa chiamare numeri verdi da cellulare

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Prima di entrare nel dettaglio della procedura su come chiamare numeri verdi da cellulare, ritengo possa interessarti saperne di più sui prefissi utilizzati da queste numerazioni e su quanto costa contattarle.

I numeri verdi funzionano in questo modo:
a pagare la chiamata non è chi effettua quest’ultima, ma chi la riceve.
In parole povere, il ricevente si fa completamente carico dei costi.
Questo meccanismo è pensato per favorire i contatti tra il cliente e una determinata azienda oppure tra un cittadino e un ente pubblico.
Il numero verde esiste in Italia dal 1986 ed è quindi stato pensato tenendo a mente le linee di rete fissa.

Tuttavia, come ben saprai, gli smartphone stanno lentamente prendendo il sopravvento sui telefoni fissi, anche in Italia, e non tutte le aziende o gli enti pubblici che dispongono di un numero verde si sono fatti trovare preparati di fronte a questa cosa.
Infatti, alcuni numeri verdi non si possono chiamare da cellulare (se non passando per applicazioni di cui ti parlerò nel dettaglio in seguito), mentre altri risultano a pagamento e fanno pagare il costo della chiamata al cliente/cittadino.

Alcune ditte o enti pubblici forniscono un numero gratuito dedicato ai cellulari, quindi il primo consiglio che ti posso dare è quello di controllare sempre bene il sito ufficiale del soggetto che vuoi contattare, in modo da verificare questa cosa.

Altra cosa importante da sapere è che non è possibile sapere con certezza se un numero verde è gratuito o a pagamento:
dipende dall’azienda/ente pubblico di riferimento.
Tuttavia, posso fornirti alcune linee guida che solitamente vengono adottate per i numeri verdi.

In linea generale, le numerazioni che iniziano con 800, 803 o 900 sono gratuite.
I numeri che, invece, iniziano con 199, 806, 807, 840, 841, 847, 848, 901, 902 o 905 sono solitamente a pagamento.
Per quanto riguarda i numeri degli operatori telefonici, essi sono spesso gratuiti per le chiamate da cellulare da stesso operatore, mentre diventano a pagamento se si utilizza una SIM di un altro operatore telefonico.
Quel che è certo è che i numeri di pubblica utilità (come il 112 o il 118) si possono chiamare gratuitamente anche da smartphone.

Molte aziende che non consentono di chiamare da mobile solitamente rifiutano semplicemente la chiamata e inviano un messaggio che avverte l’utente che il numero non è accessibile da cellulare.
Questo, chiaramente, senza che il cliente debba pagare nulla ma, ripeto, tutto dipende da chi gestisce il numero verde.
Risulta quindi importante controllare sempre bene le tariffe (solitamente riportate sul sito ufficiale dell’azienda/ente pubblico di riferimento).
Indicativamente, il costo può variare da pochi centesimi fino anche a 3 euro al minuto, quindi è bene fare attenzione.

In ogni caso, come avrai forse già intuito, la situazione è piuttosto confusa e molto dipende da come viene gestito un determinato numero verde.
D’altronde, si tratta di un problema molto discusso e non è un caso che nel 2013 l’ADOC (Associazione Difesa Orientamento Consumatori) abbia richiesto all’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) di intervenire sui costi relativi alle chiamate effettuate da rete mobile verso i numeri verdi.
Per maggiori dettagli, ti consiglio di consultare il sito ufficiale dell’ADOC.

Come chiamare numeri verdi dal cellulare

Dopo averti spiegato come funzionano i numeri verdi e quali sono le loro tariffe, direi che sei pronto per effettuare la tua chiamata da cellulare:
qui sotto trovi tutti i dettagli del caso.

Chiamata da linea mobile

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Il metodo più semplice per contattare un numero verde è, ovviamente, quello di effettuare una chiamata dal proprio smartphone usando la linea voce.
Come ti ho già detto in precedenza, non è purtroppo possibile essere sicuri al 100% del fatto che la chiamata sia gratuita (a meno che questo non sia scritto sul sito ufficiale dell’azienda/ente pubblico di riferimento), ma perlomeno il ricevente avviserà nel caso non sia possibile chiamare il numero da cellulare.

Per effettuare una chiamata dal tuo smartphone, premi semplicemente sull’icona della cornetta presente nella schermata principale, seleziona eventualmente l’icona del tastierino, digita il numero verde che desideri contattare e premi sull’icona della cornetta, per avviare la chiamata.
Insomma, devi effettuare una normale chiamata come fai di solito.

Mtalk

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Nel caso in cui tu non riesca a chiamare normalmente un numero verde, esiste un’applicazione in grado di “simulare” una linea telefonica fissa sullo smartphone in modo gratuito.
Si tratta di Mtalk, che sfrutta la tecnologia VoIP (e, dunque, la connessione a Internet) per simulare l’utilizzo di un numero di rete fissa.
L’app è disponibile sia per Android che per iOS e, stando al suo sito ufficiale, le chiamate verso i numeri verdi che iniziano con 800 o 803 sono gratuite, mentre quelle verso gli altri numeri vengono tariffate in base alle tariffe VoIP del servizio.

Per scaricare e installare l’app, ti basta aprire il Play Store (se utilizzi Android) o l’App Store (se disponi di un iPhone o di un iPad), cercare “mtalk” al suo interno, premere sull’icona dell’app (una ‘m’ bianca su sfondo arancione) e premere sul pulsante Installa/Ottieni, per avviarne il download.
Se stai usando iOS, potresti dover verificare la tua identità tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

Una volta scaricata e avviata l’applicazione, premi sulla voce ACCETTA E CONTINUA presente in basso, inserisci il tuo numero di cellulare e il tuo indirizzo e-mail e premi sulla voce Continua.
Ti verrà recapitato un messaggio (con mittente MESSAGENET) contenente un codice PIN di cinque cifre, che dovrai inserire all’interno dell’app, in modo da attivare il servizio.

A questo punto, premi sulla voce Consenti, per garantire a MTalk tutte le autorizzazioni necessarie al suo funzionamento, e fai tap sull’icona Tastiera, presente in basso a destra.
Adesso, digita il numero verde che vuoi chiamare e premi sull’icona della cornetta verde presente in basso.
Durante la chiamata, puoi premere sulla voce Speaker, presente in basso, per attivare il vivavoce.

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Se tutto è andato per il verso giusto, partirà correttamente la chiamata al numero verde.
Ovviamente, nel caso la chiamata sia a pagamento, MTalk ti chiederà di aggiungere del credito all’app.
Questo avviene tramite una procedura guidata molto semplice e ti consiglio quindi di seguire le istruzioni a schermo, in caso fosse necessario.
Per maggiori dettagli, ti invito a consultare il sito Web ufficiale di Messagenet.

Tieni in ogni caso presente che l’applicazione non consuma i minuti della propria offerta ma il traffico dati (quindi i Giga), visto che la chiamata avviene tramite Internet.
Per tenere sotto controllo i consumi, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come controllare il traffico Internet.

come chattare su facebook dal cellulare

come chattare su facebook dal cellulare

Facebook ormai è diventato un mezzo di comunicazione indispensabile sia per chiacchierare con gli amici che per discutere di lavoro con i colleghi.
Ti piacerebbe averlo sempre con te e poter chattare con tutti i tuoi amici senza dover essere per forza di fronte a un computer?
Con l’applicazione di Facebook per smartphone e cellulari puoi.

Basta una connessione Wi-Fi (o una connessione dati) e potrai comunicare in tempo reale con amici e colleghi utilizzando iPhone, smartphone Android e anche cellulari semplici, quelli non di ultima generazione senza touch-screen.
Allora, sei pronto a scoprire come chattare su Facebook dal cellulare?
Basta veramente poco.

Se hai uno smartphone di ultima generazione, puoi chattare su Facebook dal cellulare sfruttando la “app” ufficiale del social network.
Se utilizzi iPhone, collegati quindi all’App Store di Apple e scarica l’applicazione Facebook ufficiale sul tuo telefono.
Allo stesso modo, se utilizzi uno smartphone Android, collegati dal tuo telefono o dal PC all’Android Market e clicca prima su GRATIS e poi su INSTALLA per installare l’applicazione Facebook ufficiale sul tuo smartphone.

Ad installazione completata, avvia l’applicazione di Facebook “tappando” sulla sua icona, effettua l’accesso con i tuoi dati e seleziona l’icona Chat dalla schermata che si apre.
Sarai reindirizzato sulla chat di Facebook tramite la quale potrai parlare in tempo reale con tutti i tuoi amici connessi al social network.

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Non hai uno smartphone di ultima generazione e vorresti scoprire come chattare su Facebook dal cellulare standard che hai in tasca?
In questo caso, non devi installare alcuna applicazione.
Ti basta una connessione dati o una connessione Wi-Fi e un browser Web da indirizzare verso m.ebuddy.com, un comodissimo servizio online gratuito che permette di chattare su vari social network e chat, come MSN, Yahoo!, ICQ e, appunto, Facebook.

Una volta collegato alla pagina principale del servizio, seleziona l’icona di Facebook ed effettua l’accesso al servizio utilizzando i tuoi dati di accesso a Facebook.
Nel giro di qualche secondo sarai reindirizzato su un servizio di chat dal quale potrai parlare in tempo reale con tutti gli amici di Facebook connessi al social network.
Più semplice di così?

come chattare con vodafone

come chattare con vodafone

Dopo aver letto la mia guida su come passare a Vodafone hai deciso di cambiare operatore telefonico passando al “gestore rosso”.
Hai fatto davvero bene, non posso dirti altro.
Tuttavia se adesso ti ritrovi qui, a leggere queste righe, è evidente il fatto che pur essendo piuttosto convinto della scelta fatta stai riscontrando dei problemi con qualche servizio o tariffa e vorresti dunque metterti in contatto con il servizio clienti del famoso gestore.
Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo ma non hai nessuna voglia di parlare al telefono con un operatore?
Beh, in tal caso sappi che chattare con Vodafone potrebbe essere una buona soluzione.

Infatti, così come ormai tutti i principali gestori di telefonia italiani anche Vodafone ha allestito un servizio di chat online mediante il quale è possibile entrare in contatto con un operatore senza dover attendere per un arco di tempo indefinito al telefono e mediante il quale fugare i propri dubbi riguardo tariffe e servizi ma anche, chiaramente, problemi di linea.
Insomma, chattare con Vodafone è, rispetto al classico contatto telefonico, una soluzione decisamente comoda.

Chiarito ciò, se sei quindi effettivamente interessato a scoprire che cosa risulta necessario fare per riuscire a chattare con Vodafone ti invito a prenderti qualche minuto di tempo libero ed a dedicarti alla lettura di questa guida.
Sono più che certo che alla fine potrai dirti soddisfatto e che in caso di necessità sarai anche pronto a spigare come fare a tutti i tuoi amici bisognosi di una dritta analoga.
Scommettiamo?

A seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze puoi chattare con Vodafone in differenti modi:
tramite social network (Facebook e Twitter), tramite l’apposita sezione dell’area fai da te del sito Internet ufficiale oppure mediante l’app My Vodafone per smartphone e tablet.
La scelta di quale soluzione adottare spetta però solo e soltanto a te.
Ad ogni modo sappi che tutti i metodi sono altrettanto efficaci e garantiscono, generalmente, una risposta pressoché tempestiva da parte degli operatori.

Chattare con Vodafone tramite social network

Se ti interessa chattare con Vodafone tramite social network e se desideri capire come fare ciò mediante Facebook i passaggi che devi effettuare sono decisamente semplici. Tanto per cominciare apri il browser Web che solitamente utilizzi per navigare in rete, digita www.facebook.com nella barra degli indirizzi e pigia il tasto Invio sulla tastiera.
Una volta visualizzata la pagina Web d’accesso di Facebook compila i campi sottostanti le voci E-mail o telefono e Password con i dati d’accesso al tuo profilo sul social network e poi premi il pulsante blu Accedi presente sula destra.

A login eseguito, clicca qui per collegarti subito alla fanpage di Vodafone, se non lo hai già fatto clicca sul pulsante Mi piace per apporre un like alla pagina Facebook del gestore dopodiché pigia sul bottone Messaggio presente in alto a destra, sull’immagine di copertina.

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A questo punto verrà avviata una sessione di chat con Vodafone e vedrai quindi apparire la finestra che solitamente ti viene mostrata su Facebook quando chatti con i tuoi amici.
Compila dunque il campo di testo annesso alla stessa digitando un messaggio mediante cui esponi brevemente il motivo per il quale stai richiedendo assistenza.
Provvedi inoltre ad indicare il tuo nome ed il tuo numero di telefono dopodiché pigia il pulsante Invio sulla tastiera per inviare subito il messaggio.

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Entro pochi minuti dovresti essere ricontattato da un operatore Vodafone mediante chat il quale provvederà a fornirti dettagli, soluzioni e chiarimenti riguardo il tuo quesito o problema.

In alternativa alla procedura che ti ho appena segnalato puoi chattare con Vodafone anche lasciando un messaggio pubblico sulla bacheca del gestore.
Per fare ciò individua il campo Scrivi qualcosa su questa Pagina… presente sotto l’immagine di copertina della fanpage di Vodafone, cliccaci sopra e digita il messaggio che intendi lasciare all’operatore esponendo sinteticamente il tuo problema o i tuoi dubbi.
Mi raccomando, in tal caso, trattandosi di un messaggio pubblico e dunque visibile da tutti gli altri utenti, evita di fornire le tue generalità e il tuo numero di telefono.
Per pubblicare il messaggio clicca sul pulsante Pubblica.

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Anche in questo caso, entro pochi minuti dovresti essere ricontattato, pubblicamente o in via privata, dal team di Vodafone il quale provvederà a fornirti dettagli, soluzioni e chiarimenti circa il tuo quesito.

Se invece hai un account Twitter e preferisci chattare con Vodafone tramite il servizio di microblogging numero uno al mondo le prime cose che devi fare sono quella di digitare www.twitter.com nella barra degli indirizzi del browser Web, di premere il pulsante Invio sulla tastiera e di effettuare il login al tuo account sul social network compilando cliccando sul pulsante Accedi e compilando i campi Nome utente, email o numero e Password facenti riferimento al tuo profilo.
In seguito, pigia sul bottone azzurro Accedi.

A login effettuato, pigia sul pulsante Tweet collocato in alto a destra dopodiché componi un tweet anteponendo allo stesso @VodafoneIT ed aggiungendo alla fine l’hashtag #tw190, ad esempio @VodafoneIT Salve, avrei bisogno di info riguardo la tariffa attiva sul mio numero.
#tw190
.
Pigia poi il pulsante Tweet per pubblicare il tuo messaggio.

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Entro pochi minuti dovresti essere ricontattato dal servizio di social care Vodafone che ti invierà a continuare la discussione in privato tramite DM dove potrai fornire tutti i tuoi dati personali e discutere in maniera più libera, visto che i messaggi inviati non saranno pubblici e non dovrai sottostante al limite dei 140 caratteri previsto per i normali tweet.

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Tieni presente che sia che tu abbia scelto di chattare con Vodafone tramite Facebook sia che tu abbia deciso di farlo tramite Twitter tutti i passaggi che ti ho indicato nelle precedenti righe possono essere eseguiti senza alcun tipo di problema sia da computer sia da device mobile.
La procedura da effettuare risulta infatti pressoché analoga in entrambi i casi.

Chattare con Vodafone tramite sito Internet

Come ti dicevo, un altro valido sistema per chattare con Vodafone consiste nello sfruttare l’apposito strumento di chat annesso all’area fai da te del sito Internet ufficiale del gestore.

Se questa soluzione ti interessa le prime cose che devi fare sono quella di digitare www.vodafone.it nella barra degli indirizzi del browser Web che solitamente utilizzi per navigare in rete e di pigiare sul tasto Invio della tastiera.
Successivamente clicca sul pulsante verde Accedi presente nella parte in alto a destra della pagina Web che ti viene mostrata, compila i campi visibili a schermo con i tuoi dati d’accesso all’area fai da te del sito di Vodafone e poi pigia sul bottone viola Accedi.
Se non disponi dei dati di accesso all’area fai da te del sito di Vodafone perché ancora non ti sei registrato puoi rimediare facilmente pigiando sul pulsante nero Registrati anziché sul bottone Accedi, provvedendo a compilare i campi visualizzati con i dati richiesti e seguendo la semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo.

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Una volta effettuato l’accesso all’area fai da te di Vodafone individua la sezione Serve aiuto? dopodiché fai clic sul collegamento Supporto tecnico presente sotto la scritta Servizio SMART.

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Nella nuova finestra del browser che a questo punto andrà ad aprirsi indica il motivo per il quale desideri chattare con Vodafone selezionandolo dal menu a tendina Scegli una tematica: e seleziona poi l’argomento di tuo interesse dal nuovo menu a tendina che ti viene mostrato dopodiché pigia sul pulsante Chatta con noi. Attendi poi qualche istante affinché il servizio chat risulti disponibile dopodiché pigia sul pulsante Avvia la chat per cominciare a chattare con Vodafone.

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Una volta fatto ciò potrai subito cominciare a chiacchierare via chat con un operatore del servizio clienti di Vodafone il quale provvederà a fornirti dettagli, soluzioni e chiarimenti riguardo il tuo quesito o il tuo problema.

Tieni presente che attualmente è possibile chattare con Vodafone tramite l’apposita sezione del sito Internet del gestore solo ed esclusivamente nel caso in cui sia stato sottoscritto un piano della famiglia SMART.
I piani coinvolti nell’iniziativa sono i seguenti:
Vodafone UNLIMITED, Summer Smart 500, Smart 350 Limited Edition, Vodafone Special, Smart 100, Smart 100+, Smart 500, Smart 200, Smart 200 New, Smart 350, Smart 200+, Smart 250, Vodafone Square Smart, Smart Zero Limits e Mobile Internet.
Per ulteriori dettagli puoi consultare l’apposita pagina Web presente sul sito internet di Vodafone accessibile cliccando qui.

Chattare con Vodafone tramite app My Vodafone

Preferisci chattare con Vodafone dal tuo smartphone o tablet?
Si?
Beh, allora in tal caso di suggerisco di ricorrere all’uso dell’app My Vodafone, l’applicazione ufficiale del gestore telefonico tramite la quale è possibile tenere sotto controllo tutti i dettagli riguardanti la propria numerazione e, per l’appunto, mettersi in contatto tramite chat con il servizio clienti. Tieni però presente che, analogamente a quanto avviene sul sito Internet di Vodafone, la funzionalità che permette di chattare con un operatore mediante app My Vodafone risulta disponibile solo ed esclusivamente nel caso in cui tu abbia sottoscritto un’offerta parte della famiglia SMART.

Per chattare con Vodafone mediante app My Vodafone il primo passo che devi compiere è scaricare l’applicazione sul tuo dispositivo.
Se hai già provveduto ad effettuare il download dell’app sul tuo smartphone o tablet puoi passare direttamente alla lettura del paragrafo successivo, in caso contrario procedi nel seguente modo.
Per scaricare l’app My Vodafone pigia sull’icona dell’app store disponibile per la piattaforma mobile in uso sul tuo smartphone o sul tuo tablet, digita my vodafone nel campo di ricerca visualizzato e pigia Invio sulla tastiera visibile a schermo.
Successivamente, seleziona l’app avente l’icona raffigurante il logo dell’operatore dall’elenco che ti viene mostrato e poi fai tap sul pulsante per effettuarne il download e l’installazione sul tuo dispositivo.
L’applicazione My Vodafone è disponibile per iOS, per Android e per Windows Phone.

Avvia quindi l’app My Vodafone sul tuo device pigiando sulla sua icona dopodiché fai tap sul pulsante raffigurante tre linee orizzontali collocato in alto a a destra e scegli la voce Serve aiuto? dal menu che ti viene mostrato.
Nella nuova schermata che a questo punto andrà ad aprirsi fai tap sull’argomento relativamente al quale intendi ottenere assistenza dopodiché seleziona un ulteriore opzione tra quelle che ti vengono proposte a schermo.

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Nella schermata successiva pigia sul pulsante Chatta con un esperto e compila i moduli presenti sotto le voci Nome e E-mail digitando il tuo nome e il tuo indirizzo di posta elettronica.
Se lo desideri, spunta la casella collocata accanto alla voce Inviami la trascrizione tramite e-mail in modo tale da ricevere mediante messaggio di posta elettronica la trascrizione completa della chat dopodiché pigia sul pulsante verde Entra in chat.

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Una volta fatto ciò potrai subito cominciare a chattare con Vodafone.
Un operatore del famoso gestore provvederà infatti a fornirti dettagli, soluzioni e chiarimenti riguardo il tuo quesito o il tuo problema direttamente in tempo reale.

come chattare con operatore tim

come chattare con operatore tim

Sei appena passato a TIM, ti piacerebbe avere qualche delucidazione in merito all’offerta da poco attivata sulla tua linea, non hai la benché minima voglia di interfacciarti con il call center del gestore e vorresti dunque capire se esiste un sistema per risolvere il tutto via chat?
Si?
Beh, allora sei proprio capitato sulla guida giusta, al momento giusto.
Nelle righe successive andrò infatti ad indicarti, per filo e per segno, tutto ciò che bisogna fare per riuscire a chattare con operatore TIM perché si, si tratta di un’operazione possibile.

Qui di seguito trovi infatti spiegato quali passaggi, di preciso, devi compiere per riuscire a chiacchierare virtualmente con gli operatori della TIM in modo tale da poter fugare ogni tuo dubbio e risolvere eventuali problematiche, sia per quanto concerne la linea mobile che quella fissa (ex Telecom).
È tutto molto semplice, vedrai.

Allora?
Si può sapere che cosa ci fai ancora li impalato?
Prenditi qualche minuto di tempo tutto per te, mettiti bello comodo ed inizia subito a leggere questa guida.
Vedrai, alla fine chattare con operatore TIM sarà un’operazione che non avrà più alcun segreto per te ed inoltre sono certo che in caso di necessità sarai anche pronto e ben felice di consigliare tutti i tuoi amici bisognosi di ricevere una dritta analoga.
Scommettiamo?

Cosa fare prima di chattare con operatore TIM

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Prima di spiegarti in che modo procedere per poter chattare con operatore TIM, permettimi di suggerirti di provare a vedere se collegandoti al sito Internet del gestore e consultando la sezione dedicata all’Assistenza riesci a fugare i tuoi dubbi e/o a far fronte alle tue difficoltà.

Lì ci sono infatti le risposte alle domande più frequenti fatte dagli utenti, dalla procedura per configurare Internet sullo smartphone alla procedura per disattivare le offerte attive sulla propria SIM. Se riesci a trovare l’argomento di tuo interesse, potresti risolvere i tuoi dubbi e/o le problematiche che affliggono la tua linea senza contattare via chat l’operatore.

Per trovare le documentazioni relative alle varie tematiche non devi far altro che digitare dei termini nella barra di ricerca al centro dello schermo, fare clic sul pulsante Cerca e cliccare poi sui risultati che compaiono.

Inoltre, per quanto riguarda il caso specifico della linea fissa ti segnalo che accedendo al servizio MyTIM Fisso da computer o da smartphone (tramite le apposite app per Android e iPhone) puoi segnalare eventuali guasti sulla linea di casa senza dover contattare un operatore in carne ed ossa e senza altre inutili perdite di tempo.
Tutto quello che devi fare è selezionare la voce per inviare una segnalazione e scegliere l’eventuale problematica che riscontri sulla tua linea (es. linea isolata).

Potrai poi seguire l’avanzamento della pratica direttamente dal tuo account su MyTIM Fisso.
Se non hai ancora un account sul servizio MyTim Fisso, puoi crearlo velocemente pigiando sull’apposito pulsante e digitando il tuo numero di telefono nel modulo che ti viene proposto.

Qualora così facendo non dovessi riuscire a trovare una risposta ai tuoi quesiti allora potrai passare allo step successivo: chattare con operatore TIM, appunto.
Per fare ciò, ti basta affidarti ai canali social ufficiali dell’azienda:
Facebook e Twitter.

Cosa fare per chattare con operatore TIM

Su Facebook

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Vuoi capire come chattare con operatore TIM attraverso Facebook?
Allora clicca qui per collegarti alla fanpage ufficiale del gestore, accedi al tuo account Facebook tramite browser o mediante app per vice mobile e poi clicca/pigia sul pulsante Invia messaggio (da Web) o Messaggio (da mobile) collocato in a destra in modo tale da poter scrivere ed inviare un messaggio privato.

Componi quindi il tuo messaggio illustrando in maniera concisa il problema da te riscontrato o un tuo eventuale dubbio e poi schiaccia il bottone Invio sulla tastiera.
Tieni conto che il messaggio da inviare a TIM deve inoltre contenere il numero di telefono per il quale desideri ricevere assistenza, il nome e il cognome dell’intestato della SIM e il codice fiscale dello stesso.

Ti suggerisco di inserire nel testo del messaggio anche l’hashtag #TIMmobile se desideri ricevere assistenza per un numero di cellulare oppure l’hashtag #TIMfisso se hai bisogno di assistenza per un numero di linea fissa.
Facendo in questo modo gli operatori potranno “smistare” più facilmente la pratica.

Una volta inviato il messaggio, dovresti ricevere una risposta da parte dell’operatore in tempi abbastanza brevi tenendo comunque presente che il servizio di customer care di TIM su Facebook è disponibile tutti i giorni dalle ore 07:00 alle ore 24:00.

Se dopo un po’ di tempo non ricevi “segnali di vita” da parte di TIM, prova a richiamare l’attenzione dell’operatore pubblicando un messaggio pubblico sulla sua pagina ufficiale, quindi nel campo Scrivi qualcosa su questa pagina….
Nel messaggio non inserire i tuoi dati personali, aspetta la risposta da parte dell’operatore e continua la conversazione tramite i messaggi privati.

Su Twitter

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Se invece desideri chattare con operatore TIM tramite Twitter sappi che puoi farlo rivolgendoti ad uno dei profili ufficiali dedicati all’assistenza.
Su Twitter TIM dispone infatti di alcuni account che si occupano in via esclusiva di fornire aiuto ai clienti.

Gli account Twitter di TIM dedicati all’assistenza sono:
@TIM4UAlessio@TIM4UGiulia@TIM4UStefano per la telefonia mobile e @TIM4ULuca, @TIM4UFabio@TIM4USara per la telefonia fissa.

Per chattare con operatore TIM mediante Twitter ti basta dunque effettuare il login al tuo account tramite browser Web o mediante app per device mobile, cliccare/pigiare il pulsante mediante cui comporre un tweet, anteporre ad esso @TIM4UAlessio, @TIM4UGiulia o @TIM4UStefano se hai problemi o dubbi da chiarire riguardo la telefonia mobile oppure @TIM4ULuca, @TIM4UFabio o @TIM4USara se hai problemi o dubbi da chiarire riguardo la telefonia fissa, spiegare in 280 caratteri il tuo problema oppure il tuo dubbio ed inviare il messaggio cliccando/pigiando sull’apposito pulsante.

Gli operatori TIM dovrebbero rispondenti in maniera più o meno tempestiva.
Tieni comunque presente che anche nel caso di Twitter gli operatori TIM risultano attivi dalle ore 07:00 alle ore 24:00.
che se li contatti al di fuori di tale fascia oraria riceverai risposta solo in un secondo momento.

Ad ogni modo, mi raccomando, nel tweet iniziale non inserire né il tuo numero di telefono né altri dati personali, perché il messaggio sarà pubblico.
Per fornire tutti i tuoi dati e chiarire tutti i dettagli relativi al problema che hai sulla tua linea, attendi che l’operatore TIM ti aggiunga ai tuoi follower e ti abiliti all’invio di messaggi diretti, cioè i messaggi privati per i quali non vige il limite di 280 caratteri.

Alternative al chattare con operatore TIM

Servizio clienti telefonico

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Non avevi nessuna voglia di parlare con il servizio clienti telefonico di TIM ma mediante chat non sei riuscito a far fronte ai tuoi problemi o a fugare i tuoi dubbi e vorresti quindi provare a contattare il call center del gestore per risolvere?
Allora non ti resta che avviare una chiamate verso una delle seguenti numerazioni:

  • 119 – È il numero del servizio clienti di TIM per la telefonia mobile
  • 187 – È il numero del servizio clienti di TIM per la telefonia fissa

Entrambi i numeri sono attivi tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24.
La telefonata è gratuita sia da cellulare che da linea fissa TIM.
Tieni però presente che quando gli operatori non sono disponibili, ad esempio negli orari notturni, il servizio di supporto TIM funziona su prenotazione.
In tal caso puoi richiedere di essere contattato premendo il tasto 1 e attendere la chiamata da parte dell’operatore.
L’operazione prevede il prelievo di 1,00 euro dal conto telefonico.

Dopo aver avviato la chiamata, ascolta attentamente le indicazioni della voce guida registrata e pigia i tasti corrispondenti a quelli che ti permettono di parlare con un operatore o comunque di metterti in contatto con l’assistenza.
Se hai bisogno di maggiori info sul da farsi, puoi leggere la mia guida numero TIM per parlare con operatore mediante cui ho provveduto a fornirti tutti i dettagli del caso.

Centri assistenza

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Se hai bisogno di assistenza e non riesci a chattare con operatore TIM, puoi anche recarti direttamente in uno dei tanti centri del gestore presenti sul territorio e chiedere all’addetto alle vendite di darti una mano.
Si tratta sicuramente della soluzione ideale se devi svolgere alcune pratiche legate alla SIM oppure per sottoscrivere promozioni speciali.

Per scoprire dove si trova il centro TIM più vicino alla tua zona puoi consultare questa pagina apposita annessa al sito Internet dell’operatore, selezionare provincia, comune, via o piazza e CAP della zona di riferimento mediante i campi collocati sulla sinistra e fare clic sul bottone Cerca.

Una volta fatto ciò, nella mappa presente sulla destra ti saranno indicati tutti i negozi TIM (contrassegnati dal segnaposto di colore blu) ed i negozi autorizzati (contrassegnati dal segnaposto rosso).
Eventualmente, puoi anche scegliere di visualizzare solo i centri assistenza di TIM apponendo un segno di spunta sulla casella presente accanto all’apposita voce sulla sinistra.

Oltre che direttamente su mappa, i negozi TIM ti vengono anche indicati sotto forma di elenco nella parte bassa della pagina visualizzata.
Per ciascun negozio viene indicato esplicitamente il nome dello stesso, l’indirizzo, il numero di telefono e quello di fax.

come certificare numero cellulare poste italiane

come certificare numero cellulare poste italiane

Hai deciso di aderire al servizio PosteID tramite l’invio dell’SMS su un numero di cellulare certificato con Poste Italiane.
Nel momento in cui sei andato a effettuare l’operazione, però, ti sei accorto che qualcosa non andava e così hai fatto una brutta scoperta:
il tuo numero di cellulare non è certificato da Poste Italiane e così non puoi utilizzarlo per richiedere l’identificazione necessaria per ottenere il tuo SPID, il sistema di identificazione grazie al quale le imprese e i privati cittadini possono accedere a vari servizi messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione. Per questo motivo hai deciso di documentarti online per sapere come certificare un numero di cellulare con Poste Italiane e sei finito qui, sul mio blog.
Beh, sappi che sei capitato proprio nel posto giusto al momento giusto!

In questa guida, infatti, provvederò a spiegarti come portare a termine la procedura di certificazione del tuo numero di cellulare per PosteID nella maniera più rapida e semplice possibile.
Ti anticipo già che, in linea di massima, per portare a termine la tua “impresa” non dovrai far altro che recarti in ufficio postale, presentare un documento d’identità valido e compilare i moduli che ti verrano dati, grazie ai quali potrai indicare il numero che desideri certificare.

Vedo che l’argomento ti interessa molto:
direi, allora, di mettere da parte le chiacchiere e di addentrarci subito nel cuore di questo tutorial.
Coraggio:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, soprattutto, attua le “dritte” che ti darò.
Vedrai, certificare il tuo numero di cellulare con Poste Italiane sarà un gioco da ragazzi.
In bocca al lupo!

Indice

  • Certificare il numero di cellulare Poste Italiane
  • Accertarsi che il numero sia stato certificato da Poste Italiane
  • Cosa fare in caso di problemi o dubbi

Certificare il numero di cellulare Poste Italiane

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Come ti accennavo in apertura del post, per certificare il numero di cellulare Poste Italiane è necessario recarsi personalmente presso un ufficio postale muniti di un documento di identità in corso di validità e richiedere l’associazione del proprio numero di cellulare a una carta PostePay in proprio possesso o, come vedremo più tardi, effettuare tale operazione da uno sportello ATM.

Solitamente questa procedura può essere eseguita nel momento stesso in cui si provvede a effettuare la richiesta di una nuova carta PostePay e il numero di telefono viene certificato compilando degli appositi moduli.
Per ciascuna tipologia di carta associabile a un numero di cellulare da certificare, bisogna compilare un modulo apposito che viene fornito all’atto dell’emissione della carta, come illustrato di seguito.

  • PostePay Standard e PostePay Junior — nel momento dell’emissione della carta, è possibile fornire il numero di cellulare che si vuole certificare compilando il campo di testo numero telefono cellulare obbligatorio per l’operatività online sui siti di Poste Italiane presente nel modulo di richiesta della carta o, se lo si vuole fare in un momento successivo, recandosi nuovamente in ufficio postale e compilando l’apposita sezione del modulo Richiesta servizi PostePay.
  • PostePay non contrattualizzate che si desidera evolvere a Postepay standard — nel momento della procedura di “evoluzione” della carta, per certificare il proprio numero di telefono è necessario compilare il campo di testo numero telefono cellulare obbligatorio per l’operatività online sui siti di Poste Italiane, che si trova sempre nel modulo di richiesta della carta, o l’apposita sezione del modulo Richiesta servizi PostePay, nel caso la certificazione del numero avvenga in un momento successivo.
  • PostePay Multibranded Virtual e Incentive, Impresa e Corporate — per certificare il proprio numero di cellulare al momento dell’attivazione della carta, bisogna compilare il campo di testo numero telefono cellulare obbligatorio per l’operatività online sui siti di Poste Italiane, che si trova nel modulo Attivazione carta.
    Anche in questo caso, se la certificazione del numero avviene in un momento successivo, bisogna compilare l’apposita sezione del modulo Richiesta servizi PostePay che viene fornito in ufficio postale.

Ricapitolando, quindi, per certificare il numero di cellulare con Poste Italiane devi fare questi semplici passaggi.

  • Recati in ufficio postale portando insieme a te un documento di identità valido.
    A tale scopo, ti ricordo che puoi utilizzare l’app Ufficio Postale disponibile per Android e iOS che non solo permette di trovare l’ufficio postale più vicino a sé, ma addirittura di effettuare la prenotazione del ticket a distanza:
    basta avviare l’app, abilitare l’accesso alla propria posizione, pigiare sul segnaposto giallo corrispondente all’ufficio postale nel quale ci si vuole recare, premere sul simbolo del biglietto, selezionare la tipologia di ticket che si vuole prenotare (es. Unica operazione) e scegliere la fascia oraria preferita (in base a quelle disponibili).
  • Ritirare il ticket Unica operazione (se non l’hai già prenotato dall’app Ufficio Postale) tramite il totem giallo che di solito si trova nei pressi dell’ingresso dell’ufficio postale (o scansionare il QR Code del biglietto elettronico generato dall’app Ufficio Postale).
  • Chiedere al consulente che ti fornirà assistenza che desideri effettuare la certificazione del numero di cellulare e compilare i moduli di cui ti parlavo nelle righe precedenti.

In alternativa, se non vuoi recarti in ufficio postale, puoi certificare il numero di cellulare con Poste Italiane recandoti presso uno sportello ATM, inserendo la carta alla quale vuoi associare il numero, digitando il PIN di quest’ultima e selezionando le impostazioni tramite le quali portare a termine l’operazione (basta seguire le istruzioni che vengono fornite a schermo).

Accertarsi che il numero sia stato certificato da Poste Italiane

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Dopo aver inoltrato la richiesta di certificazione del tuo numero di cellulare, vuoi accertarti che questo sia stato certificato da Poste Italiane?
Ti garantisco che farlo sarà facile come bere un bicchier d’acqua.
Per procedere, devi collegarti innanzitutto a questa pagina, compilare i campi Nome utente e Password con i dati d’accesso con i quali ti sei registrato al sito Poste.it (qualora non ti fossi ancora registrato, clicca sul link Registrati e segui le istruzioni che vedi a schermo per completare la registrazione) e pigiare sul bottone giallo Accedi.

A questo punto, seleziona il link SicurezzaWeb situato in alto a destra, fai clic sulla voce Verifica se hai già associato un numero di cellulare e, nella pagina che si apre, scegli la carta alla quale hai associato il numero di cellulare utilizzando il menu Numero carta Postepay e poi pigia sul link avvia la ricerca.
Se il tuo numero è stato effettivamente certificato da Poste Italiane visualizzerai la dicitura La tua carta Postepay risulta già abilitata al Sistema Sicurezza web.
Il numero associato è il seguente:
*******xxx
(al posto delle “x” sono presenti le ultime tre cifre del tuo numero di cellulare).
Missione compiuta!

Cosa fare in caso di problemi o dubbi

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Nonostante tu abbia seguito scrupolosamente le istruzioni che ti ho fornito nelle righe precedenti, non sei ancora riuscito a certificare il numero di cellulare con Poste Italiane?
Allora ti suggerisco di metterti in contatto con Poste Italiane, così da poter esporre le difficoltà e i dubbi riscontrati e cercare di risolverli il prima possibile.
Ecco alcuni delle principali opzioni di contatto messe a disposizione dalla società che si occupa del servizio postale in Italia.

  • Telefono — chiama il numero 803 160 da rete fissa (chiamata gratuita) o il numero 199 100 160 da rete mobile (0,60 euro al minuto + 0,15 euro di scatto alla risposta).
    Il servizio di assistenza telefonica è disponibile dal lunedì al sabato, dalle ore 08:00 alle ore 20:00.
  • Email — invia un messaggio all’indirizzo di posta elettronica servizio.clienti@posteitaliane.it, inserendo nell’oggetto la problematica che ti riguarda (es.
    Problema certificazione numero di cellulare) e inserendo nel corpo dell’email i tuoi dati personali (codice fiscale, nome, cognome, numero di cellulare da certificare, etc.).
  • Assistenza via social — contatta il customer care di Poste Italiane mediante i suoi account ufficiali di Facebook e Twitter.
  • Ufficio postale — recati direttamente nell’ufficio postale più vicino a te ed esponi le problematiche riscontrate al personale di Poste Italiane.

Se vuoi avere maggiori dettagli su come contattare PosteItaliane, leggi pure il tutorial che ti ho appena linkato:
lì troverai informazioni più precise su come usare al meglio le opzioni di contatto che ti ho elencato poc’anzi.

come cercare una foto su google dal cellulare

come cercare una foto su google dal cellulare

Durante la tua ultima gita fuori porta, hai usato il cellulare per scattare delle foto a svariati monumenti di cui ora non ricordi più il nome.
Vorresti sfruttare Google Immagini per effettuare una ricerca inversa e risalire dunque, dalle immagini, alle informazioni di cui hai bisogno ma… non hai la benché minima idea di come riuscirci da mobile.

Date le circostanze, ti sei quindi precipitato in Rete, alla ricerca di utili dritte sul da farsi, e sei finito qui, su questo mio tutorial.
Che dire?
Oggi è il tuo giorno fortunato! Mi chiedi perché?
Semplice:
perché con quest’articolo intendo giust’appunto indicarti come cercare una foto su Google dal cellulare (ma volendo anche da tablet), sia per cercare immagini digitando la parola chiave di riferimento che per effettuare una ricerca inversa.
Fantastico, vero?

Ti anticipo subito che l’operazione è fattibile in vari modi:
utilizzando il classico sito di “big G”, ricorrendo all’impiego di servizi Web esterni (che chiaramente si appoggiano a quest’ultimo) e ad apposite applicazioni.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grande, anzi un grandissimo in bocca a lupo per la tua ricerca!

Indice

  • Usare Google Immagini da cellulare
    • Cercare foto per parola chiave
    • Ricerca inversa
  • Alternative per cercare una foto su Google dal cellulare
    • Search by Image (Online)
    • Image Search (Android)
    • Veracity (iOS)

Usare Google Immagini da cellulare

Innanzitutto, cerchiamo di capire come fare per usare Google Immagini, il servizio di casa Google adibito alla ricerca delle immagini, dallo smartphone.
Trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito, sia per quel che concerne la ricerca per parola chiave che per la ricerca inversa.
È molto più semplice di quel che tu possa pensare, non temere.

Cercare foto per parola chiave

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In primo luogo, andiamo a scoprire come effettuare una ricerca per parola chiave delle immagini, ovvero come si fa di solito sul classico sito Internet di Google.

Per riuscirci, tutto quelli che devi fare è avviare il browser che generalmente utilizzi sul tuo cellulare (es.
Chrome su Android e Safari su iPhone), e collegati alla home page del servizio.
Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata, digita la parola chiave relativa alle immagini che vuoi cercare nel campo apposito al centro dello schermo e fai tap sul pulsante con la lente di ingrandimento collocato a destra.

Nella pagina che successivamente andrà ad aprirsi troverai l’elenco completo delle immagini rispondenti a quella determinata parola chiave.
Se vuoi, puoi filtrare i risultati visualizzati in base a specifici parametri.
Servendoti, infatti, dei filtri collocati in cima puoi scegliere di visualizzare solo le immagini più recenti, le GIF, le immagini in HD, quelle rispondenti a uno specifico colore ecc. Più in basso trovi, invece, dei tag attinenti alla keyword digitata, che ti permettono di affinare maggiormente i risultati della ricerca.
Ad esempio, se hai cercato la parola chiave “gatto”, potresti trovare i tag nero, grigio, persiano, pelo lungo ecc.

Quando avrai trovato l’immagine di tuo interesse, facci tap sopra per visualizzarla in maniera ingrandita.
A quel punto potrai decidere, pigiando sui pulsanti sotto di essa, se aprire direttamente il sito Internet su cui è stata pubblicata (il bottone con il nome del sito), se condividere l’immagine sui social, tramite SMS o via e-mail (il pulsante con il rettangolo e la freccia), se aggiungere la foto alle immagini preferite (il pulsante con la coccarda) oppure se accedere alle raccolte di immagini, ricevere assistenza o inviare un feedback (il pulsante con i tre puntini in verticale).

Ti faccio poi notare che, sempre dopo aver selezionato una specifica immagine, nella parte in basso della schermata, ti vengono mostrate tutte le foto eventualmente correlate.
Per espandere la relativa sezione, fai tap sulla voce Espandi.

Se, invece, vuoi salvare una specifica immagine nella galleria del tuo cellulare, effettua una pressione prolungata su quest’ultima e, nella nuova pagina che andrà ad aprirsi, pigia e continua a tenere premuto per qualche istante sulla foto.
Dal menu che in seguito ti sarà mostrato, seleziona l’opzione per salvare l’immagine.

Tieni presente che per quel che concerne Android, le indicazioni che ti ho appena fornito potrebbero non essere precise al 100% a seconda della marca e del modello di cellulare usato e delle personalizzazioni al sistema applicate dai singoli produttori.

Ricerca inversa

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Vediamo ora come effettuare invece la ricerca inversa.
Partiamo da un presupposto fondamentale:
Google Immagini in versione mobile non integra la suddetta funzionalità, almeno non al momento.
Per poterne usufruire dal tuo cellulare devi, dunque, abilitare la visualizzazione del servizio in versione desktop.

Per cui, provvedi innanzitutto a recarti sulla home page di Google Immagini, come visto insieme nel passo precedente, dopodiché pigia sul pulsante Menu o su quello per la condivisone e seleziona la voce relativa alla visualizzazione in versione desktop del sito.
Se utilizzi Chrome oppure Safari, i due browser maggiormente diffusi su smartphone, i passaggi esatti da effettuare sono i seguenti.

  • Chrome – dopo esserti recato sulla home page di Google Immagini, pigia sul pulsante […] collocato in basso a destra e seleziona, dal menu che si apre, l’opzione Richiedi sito desktop. Attendi poi qualche istante affinché la pagina venga ricaricata.
  • Safari – dopo esserti recato sulla home page di Google Immagini, fai tap sul bottone con il rettangolo e la freccia collocato a fondo schermo e seleziona, dal menu che si apre, l’opzione Richiedi sito desktop che si trova scorrendo l’elenco di icone in basso.
    Attendi poi qualche istante affinché la pagina venga ricaricata.

A questo punto, come potrai notare tu stesso, l’home page di Google Immagini che ti verrà mostrata sarà quella relativa alla versione desktop del servizio.
Potrai quindi effettuare la ricerca inversa pigiando sul pulsante con la macchinetta fotografica posto sulla barra di ricerca e scegliendo se incollare l’URL di un’immagine online oppure se caricare un’immagine dal tuo dispositivo.

Nel primo caso, assicurati che risulti selezionata la scheda Incolla URL immagine (altrimenti provvedi tu), digita l’URL di riferimento nel campo apposito e pigia sul pulsane Ricerca tramite immagine.
Nel secondo caso, invece, seleziona la scheda Carica un’immagine, pigia sul bottone Scegli file e, tramite il menu che si apre a fondo schermo, indica se desideri scattare una foto al momento, se prelevare l’immagine con cui eseguire la ricerca inversa dalla galleria fotografica del cellulare oppure da altre posizioni e attendi il caricamento del file.

Successivamente, a prescindere dalla scelta fatta, ti ritroverai al cospetto del presunto nome del soggetto dell’immagine e/o la relativa descrizione, unitamente all’elenco di tutte le immagini scovate da Google simili a quella da te indicata mediante URL o caricata sul servizio e ai relativi link.
Non ti resta altro da fare se non pigiare sull’immagine di interesse oppure sul relativo collegamento.

Se necessario, puoi affinare i risultati della ricerca pigiando sul pulsante Strumenti in alto a destra, sul menu Ricerca tramite immagine posto nella parte in alto della pagina visualizzata e selezionando una delle opzioni disponibili:
Visivamente simili (per visualizzare tutte le immagini simili a quella da te indicata o caricata sul servizio) oppure Altre dimensioni (per visualizzare foto simili ma in altre dimensioni).

Se poi vuoi filtrare le immagini in base a un determinato intervallo temporale, pigia sulla voce Ora, che si trova sempre in alto, e seleziona una delle opzioni disponibili dal menu che si apre (es.
Ultima ora, Ultime 24 ore, Ultima settimana ecc.).

Alternative per cercare una foto su Google dal cellulare

Trovi poco pratico l’uso della ricerca inversa delle immagini usando il sito di Google e vorresti sapere se esiste qualche soluzione alternativa per cercare una foto su Google dal cellulare?
In tal caso, puoi scegliere di affidarti a un apposito servizio online oppure a una delle app per Android e iOS dedicate in via specifica alla cosa.
Per maggiori informazioni, prosegui pure nella lettura.

Search by Image (Online)

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Il servizio online “alternativo” a cui accennavo in precedenza e che permette di cercare le foto su Google dal cellulare si chiama Search by Image:
si tratta di una soluzione gratuita, di facilissimo impiego e funzionante da qualsiasi piattaforma e browser per device mobile (oltre che da desktop) che, come intuibile dal nome stesso, fa una sola cosa ma la fa alla grande.
Consente, per l’appunto, di effettuare ricerche per immagini.

Mi chiedi come fare per potertene servire?
È un vero gioco da ragazzi! In primo luogo, collegati alla home page del servizio usando il tuo browser mobile preferito, dopodiché pigia sul bottone Upload al centro dello schermo e scegli, tramite il menu che si apre, se desideri scattare una foto al momento, se prelevare l’immagine con cui eseguire la ricerca inversa dalla galleria fotografica del cellulare oppure da altre posizioni.

Attendi poi il caricamento dell’immagine e fai clic sul pulsante Show matches.
Verrai quindi rimandato al sito di Google Immagini e potrai visualizzare tutte le foto simili a quella caricata, in maniera praticamente analoga a come ti ho indicato nel passo di questa guida dedicato alla ricerca inversa delle foto da Google.

Image Search (Android)

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Se invece hai la necessità di cercare per immagini dallo smartphone oppure dal tablet e utilizzi Android, puoi ricorrere all’uso di Image Search di QiXingchen:
si tratta, appunto, di un’applicazione gratuita che offre un’interfaccia semplificata per la ricerca delle immagini su Google. Il suo funzionamento è estremamente intuitivo.
Provare per credere!

Per scaricarla sul tuo smartphone Android, collegati alla relativa sezione del Play Store di Google, pigia sul pulsante Accetta/Installa e attendi che la procedura di download venga portata a termine.
Dopodiché fai clic sul bottone Apri.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’applicazione, pigia sull’icona della nuvola che si trova in basso a destra e seleziona la foto salvata nella galleria del cullare da usare per la ricerca.

A questo punto, ti verrà mostrata la schermata contenente i risultati della ricerca.
Da li, tu non dovrai far altro che pigiare sull’immagine relativamente alla quale ti interessa ottenere maggiori dettagli ed è fatta.

Qualora la cosa ti interessasse, ti faccio presente che l’app integra anche la funzione Custom search engines, grazie alla quale puoi aggiungere dei motori di ricerca personalizzati per ampliare il numero dei risultati disponibili.

Veracity (iOS)

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Se invece hai un iPhone, puoi rivolgerti a Veracity, un’app a costo zero grazie alla quale è possibile cercare immagini su Google utilizzando il rullino di iOS, Dropbox o la clipboard di sistema.

Per scaricarla sul tuo iPhone, collegati alla relativa sezione presente su App Store, pigia sul pulsante Ottieni/Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple, a seconda del tipo e modello di dispositivo in tuo possesso.
Successivamente, pigia sul pulsante Apri che ti viene mostrato sullo schermo.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, pigia sull’icona Photo Library, autorizza l’accesso alla libreria fotografica di iOS, scegli l’immagine che vuoi usare per la ricerca e attendi il termine della procedura di upload.

In alternativa, puoi caricare la foto da cercare dal tuo account Dropbox (se ne possiedi uno, altrimenti leggi il mio tutorial dedicato all’argomento per approfondimenti), previa effettuazione del login al servizio.
Puoi anche incollare nell’app un’immagine in precedenza copiata nella clipboard di iOS, pigiando sul pulsante Clipboard.

Successivamente, ti sarà mostrata una schermata con l’immagine selezionata/incollata e, in basso, la lista delle pagine Web con altre foto simili.
È stato facile, vero?

come caricare il cellulare senza caricabatterie

come caricare il cellulare senza caricabatterie

La batteria del tuo cellulare è scarica e non hai la possibilità di ricaricarlo collegandolo al suo caricabatteria da muro?
Ti capisco! Con l’uso intenso che si fa del cellulare ai giorni d’oggi, spesso la carica della batteria non arriva a coprire un’intera giornata:
ciò significa che quando non sei in casa o in ufficio, rischi di restare “a piedi” e di veder spegnere il tuo smartphone senza poter porre un rimedio alla situazione.

Anche se in alcuni luoghi, come ad esempio negli aeroporti o in alcuni locali, hai la possibilità di utilizzare le prese messe a disposizione da questi ultimi, nella maggior parte dei casi, quando sei fuori casa, hai bisogno di trovare delle soluzioni più pratiche, da usare in completa autonomia.
A tal proposito, in questa mia guida, ti illustrerò come caricare il cellulare senza caricabatteria attraverso alcuni dispositivi che permettono ripristinare la carica dello smartphone quando non si è in casa o in ufficio e non ci sono prese disponibili.

Sei impaziente di scoprire a cosa che mi riferisco e di leggere i consigli che ho preparato per te in questo tutorial?
Se le cose stanno così, non perdiamo altro tempo:
siediti bello comodo e dedicami qualche minuto per leggere con attenzione i suggerimenti che troverai nei prossimi paragrafi.
Sei pronto?
Allora iniziamo subito! Ti auguro una buona lettura!

Indice

  • Power Bank
  • Cover con batteria
  • Caricatore wireless
  • Caricatore auto
  • Caricatore a celle solari
  • Cavo OTG
  • Caricatore a dinamo

Power Bank

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Il primo consiglio che posso darti per caricare il cellulare senza caricabatterie è quello di utilizzare un Power Bank.

Questi apparecchi permettono di ricaricare cellulari, tablet e qualsiasi altro dispositivo portatile in mobilità. Al loro interno sono presenti delle batterie che tengono la carica e poi la trasmettono ai dispositivi che vengono connessi ad essi, tramite le porte USB di cui sono dotati.

In generale, la dimensione di un Power Bank è simile a quella di uno smartphone, ma può anche essere più piccolo o più grande.
Dato che al suo interno ci sono delle batterie, più le sue dimensioni sono grandi, maggiore è la carica che può contenere (e maggiore è anche il suo peso).
Detto ciò, un Power Bank può essere comodamente trasportato all’interno della propria borsa o in tasca.

Il mercato dei Power Bank è molto vasto e puoi avere l’imbarazzo della scelta sui tantissimi modelli a disposizione.
Quello che ti consiglio di fare è, nel caso di acquisti online, di leggere le recensioni lasciate dagli altri utenti, per renderti conto se il dispositivo può essere di buona qualità.

Oltre a questo, ti consiglio di verificare anche altre caratteristiche tecniche, che possono orientarti su una scelta più accurata del Power Bank.
Innanzitutto, verifica la sua capacità di carica, che viene espressa in milliampereora (mAh).
Puoi leggere benissimo questo valore sulla confezione o sulla descrizione del prodotto, nel caso di acquisto online.

A questo punto, verifica la capacità della batteria dello smartphone consultando il manuale d’istruzioni o la sua scheda tecnica sul sito Web del produttore.
La capacità del Power Bank deve essere sicuramente uguale o superiore a quella della batteria dello smartphone, così da essere sicuro di poter effettuare almeno una carica completa.

Se la capacità è maggiore, vedi ad esempio i Power Bank con capacità da 20000 mAh, potrai erogare più cariche dall’apparecchio prima di doverlo ricaricare.

Un altro parametro fondamentale è l’intensità di corrente, misurata in ampere (A), che influisce sui tempi di ricarica dei dispositivi.
Di norma, una porta USB 2.0 ha non amperaggio di 500 mA, mentre quella USB 3.0 di 900 mA.
Nel caso di ricarica veloce (la tecnologia QuickCharge di Qualcomm, giusto per farti un esempio, possono arrivare anche a 4.6 A.
ovviamente, per sfruttare queste intensità è necessario che anche il dispositivo ricevente supporti questi amperaggi.

Oltre a questo, considera il valore di tensione (espresso in Volt) del Power Bank per la ricarica di un qualsiasi dispositivo, che in generale è sui 5V. Se prendi in mano il caricabatteria in dotazioni e verifichi i valori di tensione e intensità di corrente e li moltiplichi tra loro, otterrai un valore che determina la potenza elettrica (si esprime in Watt).

Se, applicando lo stesso procedimento, il valore di potenza di un Power Bank è uguale o prossimo per qualche decimale a quello del caricabatteria ufficiale, allora il problema non sussiste e puoi procedere tranquillamente con l’acquisto.
Non deve però mai essere superiore, per evitare di danneggiare la batteria.

Prendi però in considerazione che il valore di intensità di corrente indicato nei Power Bank non rispecchia effettivamente quello che verrà generato collegando lo smartphone perché, grazie ai chip installati, si bilancerà secondo quello di cui ha necessità il dispositivo.

Infine, verifica le porte di output del Power Bank, che devono essere compatibili con lo smartphone da te in possesso.
Puoi trovare infatti le comuni porte USB A (in formato 2.0 o 3.x) oppure quelle Type-C, compatibili con gli smartphone di ultima generazione.

Se sei interessato a questo prodotto, ti consiglio di dare uno sguardo a quelli che puoi trovare qui di seguito oppure consultare la mia guida dedicata all’argomento.

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Powerbank Anker PowerCore 5000 – Caricabatteria Portatile da 5000 mAh …

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Anker Batteria Portatile PowerCore Speed 10000 QC con Qualcomm Quick C…

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Cover con batteria

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Simili ai Power Bank sono le cover con batteria.
Questi prodotti non sono altro che delle cover adatte a specifici modelli di smartphone con all’interno una batteria che permette di ricaricare questi ultimi.
Le cover in questione, integrando una batteria, tendono ad aumentare peso e dimensioni del telefono quando applicate.

Solitamente, le caratteristiche tecniche di questi prodotti sono trascurabili, in quanto tarati per specifici modelli di smartphone.
L’unico parametro che puoi valutare è la capienza della batteria (espressa in mAh), che indica il numero di eventuali cicli di ricarica che si possono effettuare sullo smartphone.

Alcune cover, poi, hanno delle caratteristiche progettuali che possono assorbire meglio gli urti in caso di caduta.
Ti consiglio, a tal proposito, leggere bene le specifiche tecniche del prodotto, verificando i materiali con cui è stato costruito e, soprattutto, di valutare le recensioni di altri acquirenti, in caso di acquisto online.

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HETP Cover Batteria per iPhone X/XS, 5200mAh Custodia Ricaricabile con…

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Caricatore wireless

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Un’altra soluzione che potrebbe fare al caso tuo è quella di utilizzare un caricatore wireless, al posto del classico caricabatteria.
Questo genere di soluzione non è però applicabile a tutti gli smartphone, in quanto la ricarica wireless dev’essere da esso supportata. Alcuni smartphone, come Samsung S9 oppure iPhone X, supportano questa tecnologia ed è possibile utilizzare questo genere di apparecchi per eseguire la carica della batteria.

Il funzionamento della carica wireless si basa sul principio di induzione elettromagnetica e di risonanza elettrica.
Detto con parole semplici, viene generato un campo elettromagnetico tramite un circuito risonante generato da bobine presenti sulle due superfici (quella del caricabatteria e quella posteriore dello smartphone) molto vicine fra di esse, che permette il trasferimento di energia da una parte all’altra.
Per eseguire quest’operazione, il caricatore invia prima un segnale allo smartphone, per identificare la compatibilità, e poi riceve le informazioni sull’output di energia da erogare.
Puoi trovare maggiori informazioni al riguardo nel mio tutorial dedicato.

Detto ciò, in base al dispositivo da te in possesso, puoi acquistare il caricatore wireless direttamente dal sito del produttore oppure scegliere quelli compatibili.
In quest’ultimo caso, devi verificare che ci sia la compatibilità con lo standard Qi del consorzio WPC, che viene ormai utilizzato da quasi tutti i produttori di dispositivi che sfruttano la tecnologia di ricarica wireless.

Questo standard è fondamentale affinché non ci sia alcun rischio di danneggiamenti al dispositivo, mantenendo tutte quelle norme di sicurezza che possono preservare l’integrità del device e di tutto ciò che si trova attorno ad esso (incluse le persone).

In genere, i caricatori wireless sono muniti di un cavo USB da collegare a una fonte di energia che, nel caso di una persona che si trova in mobilità, può essere un computer portatile, un Power Bank ( di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente) o qualsiasi altra fonte che possa erogare energia tramite una porta USB.

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CHOETECH Caricatore Wireless, 10W Fast Wireless Charger per Galaxy S10…

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Samsung Caricatore Senza Fili, Nero

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Esistono, poi, delle soluzioni all-in-one grazie alle quali è possibile sfruttare la tecnologia di ricarica wireless direttamente su una batteria portatile.
Questo è il caso di alcune tipologie di Power Bank, che sono muniti di ricarica wireless che supportano lo standard Qi.

Il tuo smartphone non supporta la ricarica wireless?
Puoi verificare se esiste una cover con ricaricare wireless integrata.
Questo genere di cover possiede al suo interno la tecnologia necessaria per ricevere la carica da un caricatore wireless per ricaricare la batteria.
Ad esempio, per gli iPhone 7 ci sono delle cover che si collegano alla porta Lightning in modo da supportare questa tecnologia non prevista di fabbrica.

Caricatore da auto

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Se viaggi spesso in auto e usi alcune funzionalità dello smartphone, come il navigatore satellitare, hai la necessità di tenerlo in ricarica per evitare che la batteria si scarichi velocemente.
A tal proposito, puoi adottare alcune soluzioni che prevedono l’utilizzo di un accendisigari con porte USB da 12V.

In commercio ne esistono davvero tanti e la tua scelta deve ricadere sulla valutazione di due parametri fondamentali:
la tensione e l’intensità.
Ti ho già spiegato nel paragrafo relativo ai Power Bank come verificare questi due valori.
Ricordati, quindi, che la potenza del caricatore da auto dev’essere adeguata a quella necessaria per lo smartphone.

Anche in questo caso, per quanto riguarda l’intensità di corrente (espressa in Ampere), viene anche questa gestita dallo smartphone e dallo stesso caricabatteria.
È naturale che se il cellulare supporta, ad esempio, la Quick Charge 2.0 a 3A, anche il caricatore da auto deve possedere la medesima tecnologia per erogare l’amperaggio richiesto.
Se questo requisito non viene soddisfatto, i tempi di ricarica si allungano.

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AUKEY Caricabatteria da auto, Ultra Compatto, Dual Porta USB 4.8A/24W …

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Caricabatteria da Auto, Beikell Rapido USB Adattatore per Caricabatter…

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Anker AK-A2228011 Poverdrive Speed 2 – Caricatore da auto da 39 W, 2 p…

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Caricatore a celle solari

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Un’altra soluzione interessante, che può fare al caso tuo, è quella di utilizzare delle batterie a celle solari.
Esistono, infatti, dei caricatori che rientrano nella categoria dei Power Bank e possiedono dei piccoli pannelli solari che permettono di mantenere quasi illimitata la carica delle loro batterie, se esposti alla luce diretta del sole.

Il loro funzionamento si basa sullo sfruttare l’elettricità generata dall’effetto fotovoltaico.
La cella fotovoltaica è composta da un semiconduttore, come ad esempio il silicio, i cui elettroni si “eccitano” al contatto con la luce solare diretta:
questo processo genera l’elettricità, che poi viene conservata nella batterie.

Può essere un oggetto molto pratico, ad esempio in caso di escursioni, in quanto è possibile posizionare i pannelli di cui è costituito sullo zaino, permettendo la ricarica della sua batteria.
Purtroppo però le caratteristiche elettriche delle celle fotovoltaiche dipendono molto dalla quantità e dall’intensità di luce a cui sono esposti.
Per tale ragione, la batteria di cui sono in possesso, a parità di tempo, può avere una percentuale di carica differente.

Cavo OTG

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Tra i metodi sopra indicati, magari non hai pensato a una soluzione abbastanza semplice:
collegare lo smartphone alla porta USB di un altro dispositivo.
Solitamente, basta collegare un cellulare a un computer tramite cavo USB per far partire la carica della batteria.

Se non hai a disposizione un computer, puoi utilizzare un cavo OTG per collegare due dispositivi portatili, come ad esempio uno smartphone a un altro smartphone oppure uno smartphone a un tablet.
Così facendo, il cellulare attingerà dalla batteria dell’altro dispositivo per ricaricarsi.

Questo cavo OTG è formato da un’estremità “maschio”, per collegarlo a un dispositivo, e dell’altra “femmina”, per ricevere il cavo USB al quale si collega l’altro device.

Per eseguire quest’operazione, collega il cavo OTG al dispositivo portatile da cui vuoi prelevare la carica della batteria.
Successivamente, ti basta collegare lo smartphone al cavo OTG tramite quello USB di cui sei in possesso.
In questo modo, il cellulare può iniziare a ricaricarsi, drenando man mano la batteria dell’altro dispositivo.

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POSUGEAR Cavo OTG, Micro USB Maschio a USB 2.0 Femmina OTG Adattatore …

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UGREEN Cavo OTG Adattatore Micro USB 2.0 Maschio a USB 2.0 Femmina OTG…

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Caricatore a dinamo

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Un’ultima soluzione per caricare il cellulare senza caricabatteria è quella di utilizzare un caricatore a manovella.
Questo genere di apparecchi è munito di una dinamo che genera corrente elettrica quando viene ruotata continuamente la manovella ad essa connessa.

Sebbene sia una possibile soluzione in caso di emergenza, per poter avere giusto il tempo di effettuare una chiamata, ti sconsiglio il suo utilizzo:
generare una potenza di energia elettrica con questi dispositivi può essere faticoso, a causa della prolungata forza che devi applicare con le braccia.
Inoltre, a causa dei materiali con cui è costruito, potrebbe avere una scarsa longevità, che comporterebbe a uno spreco di tempo e denaro.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

come caricare cellulare

come caricare cellulare

Uno dei maggiori problemi che ho riscontrato, nell’ambito dei dispositivi mobili, riguarda la durata della batteria.
Spesse volte, infatti, mi è stata posta la seguente domanda:
“, non è che ci sono dei consigli su come caricare il cellulare, per aumentare la durata della batteria?”.

Una domanda che sicuramente anche tu ti sarai fatto più di una volta.
Come sicuramente avrai constatato, ci sono tantissimi vantaggi nel possedere uno smartphone di nuova generazione.
In realtà però, tra le altre cose, tra un cellulare di qualche anno fa e un moderno smartphone, c’è anche una sostanziale differenza:
la durata della batteria.
Ormai, tra social network e app, siamo sempre connessi e, nell’era degli iPhone e degli smartphone Android, ci si stupisce il sentire qualcuno che esclama:
“Oggi la batteria del mio smartphone ha retto fino a fine giornata”.

Quindi, la risposta alla domanda “ci sono dei suggerimenti che puoi darmi su come caricare il cellulare?” è “Sì, ci sono”.
Esistono infatti dei consigli, dei miti da sfatare o più in generale, delle informazioni che devi assolutamente sapere sulla batteria del tuo smartphone.
Perché sono così importanti?
Perché potranno aiutarti ad aumentare la durata della batteria del tuo smartphone Android o iOS che sia.

Dal momento in cui la maggior parte degli smartphone sono alimentati da batterie agli ioni di litio (Li-ion), posso parlarti di alcune linee guida da seguire, consigli che potrai mettere tu stesso in pratica per aumentare la durata della batteria.
Se seguirai queste mie indicazioni sono sicuro che noterai miglioramenti nella durata della batteria del tuo smartphone ed eviterai di cambiarla prima del previsto.
Con questa premessa ti ho incuriosito e ora non vedi l’ora di scoprire quali sono tutti i suggerimenti su come caricare il cellulare?
Ottimo, allora non perdiamo altro tempo in chiacchiere e passiamo subito al nocciolo della questione.

Come caricare cellulare – La batteria al litio e l’effetto memoria

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La prima cosa che devi sapere su come caricare il cellulare è che, purtroppo, dalle batterie dei moderni smartphone non potrai mai aspettarti la stessa durata complessiva della batteria di un vecchio cellulare; uno storico Nokia 3310, ad esempio.
In generale le moderne batterie degli smartphone hanno un ciclo di vita complessivo di 2 anni, 2 anni e mezzo al massimo.
Il che comunque non sarebbe affatto male, considerato che i produttori di smartphone ci invogliano a cambiare il telefono ancora prima.
Peccato però che questi 2 anni di vita vanno riducendosi, se vi è un utilizzo scorretto della batteria.
Ed è proprio per questo motivo che è molto importante capire come caricare il cellulare correttamente.

Inoltre, per capire come caricare il cellulare, dovresti anche dimenticarti di tutte quelle linee guida che conoscevi prima dell’avvento degli smartphone, in quanto vi sono sostanziali differenze tra le batterie Nichel-Metallo Idruro (Ni-MH) dei cellulari di vecchia generazione e le attuali batterie agli ioni di litio (Li-ion).
La prima differenza sostanziale riguarda l’effetto memoria.
Mentre la batteria a Nichel-Metallo Idruro si ricordava la percentuale di ricarica, all’ultima ricarica effettuata, ciò non avviene con le moderne batteria agli ioni di litio (Li-ion).
Non è quindi più necessario attendere che il cellulare sia completamente scarico, prima di ricaricarlo.

Anche se non soffre più dell’effetto memoria, è consigliabile effettuare comunque un primo ciclo di carica completa al primo utilizzo dello smartphone con batteria agli ioni di litio per ottenere il massimo della capacità della batteria.
In seguito, al posto di numerosi cicli completi di ricarica, puoi optare per ricariche brevi e frequenti:
non aspettare più che la batteria sia completamente scarica, prima di ricaricarla; anzi potresti rischiare di ridurne la sua durata.

Come caricare cellulare – La temperatura ideale di una batteria

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Come accennato in precedenza, nonostante le batterie agli ioni di litio non siano soggette a usura materiale (e quindi non durano soltanto per un numero prestabilito di cicli di carica), sono purtroppo soggette a usura nel tempo.
La durata media potrebbe aggirarsi intorno ai 2 anni, ma c’è qualcos’altro che porta alla diminuzione di questo ciclo di vita temporale:
il caldo.

Ebbene sì, come noi esseri umani, anche le batterie soffrono il caldo dell’estate.
Se però noi possiamo trovare un po’ di sollievo dall’afa di agosto vestendoti adeguatamente, altrettanto non si può dire per gli smartphone che non possono beneficiare di tali opzioni.
Viene quindi consigliato di caricare il cellulare lontano da fonti di calore:
gli smartphone funzionano al meglio se la batteria mantiene un livello di temperatura compreso tra i 16 e i 22° C.
 Temperature molto elevate, come per esempio quelle superiori ai 35° C possono danneggiare irreparabilmente la batteria.
Ti raccomando quindi di non dimenticare mai lo smartphone in auto, in piena estate.
Stai anche attento alle cover di protezione che utilizzi per il tuo smartphone; potrebbero trattenere troppo il calore che produce naturalmente lo smartphone, durante il suo utilizzo.

Ovviamente però non bisogna esagerare, perché nemmeno il troppo freddo fa bene alla batteria al litio del nostro smartphone:
con temperature troppo rigide, infatti, la batteria tende temporaneamente a scaricarsi più velocemente.

Come caricare cellulare – La carica adatta per una batteria

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Ora che abbiamo visto assieme quali sono le principali informazioni da tenere a mente riguardanti le batterie agli ioni di litio degli smartphone e le differenze con le vecchie batterie a Nichel-Metallo Idruro (Ni-MH), voglio darti alcuni consigli pratici per caricare il cellulare nel modo corretto.

  • Non lasciare scaricare del tutto lo smartphone – Come accennato, le batterie agli ioni di litio degli smartphone non soffrono dell’effetto memoria, quindi non lasciare che la batteria dello smartphone arrivi al di sotto del 15% o, peggio ancora, a valori ancora inferiori.
    Lasciare che la batteria dello smartphone si scarichi del tutto, prima di ricaricarla, diminuirà l’effetto della carica, aumentando il processo di danneggiamento e velocizzando l’usura temporale della batteria.
  • Non tenere troppo a caricare lo smartphone – Oltre a non lasciarlo scaricare troppo, è sconsigliato lasciare troppo a lungo in carica lo smartphone.
    Alcuni moderni caricabatteria originali degli smartphone sono dotati di sistemi automatici che sospendono la ricarica della batteria quando si avvicina ad una certa soglia; aspettano che si scarichi naturalmente, per poi riprendere a ricaricarla.
    In realtà però, proprio per via dell’assenza dell’effetto memoria, non è nemmeno necessario che la batteria del tuo smartphone si ricarichi al 100%.
    Il tuo dispositivo non lo necessita e tu nel frattempo risparmierai il consumo inutile di corrente elettrica.
  • Mantieni un livello di carica ideale – Scommetto che, arrivato a questo punto della lettura di questa mia guida su come caricare il cellulare ti chiederai:
    “, se mi stai dicendo che non bisogna caricare la batteria al 100% e non bisogna nemmeno farla scaricare del tutto, allora cosa devo fare?” Ottima domanda.
    Ho il consiglio giusto per te.
    Quello che devi fare per caricare un cellulare correttamente è caricarla spesso per poco tempo per mantenere la batteria dello smartphone in allenamento.
    L’ideale, per mantenere in salute la batteria di uno smartphone, sarebbe quella di mantenere una carica tra il 20% e l’80%.
  • Effettua l’inizializzazione della batteria – Quando acquisti un nuovo smartphone, troverai la batteria carica parzialmente.
    Non è consigliato utilizzare il dispositivo in questo stato, è controproducente per la batteria.
    Ciò che invece è consigliato fare è l’inizializzazione della batteria:
    tienilo spento (se possibile), mettilo subito sotto carica e tienilo in carica per circa 4-5 ore al massimo.
    A questo punto, la batteria dovrebbe essere stata inizializzata correttamente.
    Hai eseguito questa procedura ma il tuo smartphone ti sembra che non regga la carica della batteria e scende dal 100% al 70% in poco tempo?
    In questo caso è possibile che sia stata effettuata una cattiva inizializzazione.
    Per risolvere, puoi provare a effettuare una nuova inizializzazione, seguendo alcuni suggerimenti:
    utilizza il dispositivo per farlo scaricare fino a che rimane circa il 10% della batteria, dopodiché tienilo in carica per una notte effettuando una carica di 6-8 ore.
    Se valuti che questa soluzione sia parzialmente efficace, puoi effettuare tale procedura di ricalibrazione per 2-3 volte al massimo:
    alla fine dovresti aver risolto il problema.
    In caso di esito negativo, rivolgiti ad un centro assistenza.
  • Utilizza soltanto accessori originali – Se hai a cuore la batteria del tuo smartphone, utilizza sempre caricabatteria originali e batterie di ricambio originali.
    Se hai perso il caricabatteria originale del tuo smartphone compralo nuovo e non risparmiare comprandone uno low cost.
    Il caricabatteria del tuo smartphone è caratterizzato da uno specifico amperaggio; se proprio vuoi utilizzarne uno diverso, controlla sempre che i volt e gli ampere siano gli stessi.
    Il rischio di utilizzare un caricabatteria diverso da quello originale è che questo, non essendo perfettamente compatibile, possa danneggiare la batteria e il dispositivo, fornendo un flusso di corrente non adeguato.
    I moderni dispositivi integrano sicuramente dei sistemi per proteggersi dagli sbalzi di corrente ma, in ogni caso, è meglio non rischiare; a lungo andare la batteria del tuo smartphone potrebbe danneggiarsi.
    In linea generale, quindi, è meglio preferire l’utilizzo di caricabatteria originali o comunque quelli prodotti da aziende affidabili.
    Se non sei sicuro dell’acquisto, verifica che sulla confezione sia indicato un certificato o una garanzia di compatibilità.
    Stesso discorso vale per le batterie:
    se hai necessità di sostituire la batteria del tuo smartphone, prediligi sempre quelle originali, per evitare che il dispositivo possa danneggiarsi irreparabilmente.
  • Spegni il cellulare e disattiva i servizi non necessari – Se durante la giornata non sono necessari, disattiva tutti i servizi secondari che possono diminuire la durata della batteria:
    GPS, WiFi e Internet sul cellulare.
    Se ti rechi in un luogo dove sai che il cellulare non prende o prende a fatica, potresti addirittura spengere il cellulare per qualche ora se non intendi utilizzarlo, oppure metterlo in modalità Aereo.
    Inoltre, per risparmiare batteria, potresti addirittura ridurre la luminosità del display, impostare il timer di spegnimento automatico dello schermo al minimo indispensabile e anche ridurre la velocità della connessione a Internet del tuo smartphone, passando da 4G/LTE a 3G.
    Vedrai che, seguendo questi consigli, la batteria del tuo smartphone riuscirà a resistere fino a fine giornata.

come capire se un telefono e bloccato da operatore

come capire se un telefono e bloccato da operatore

Hai acquistato un telefono usato a un prezzo alquanto conveniente e sei rimasto soddisfatto dell’acquisto.
C’è solo un “piccolo” problema che non riesci a risolvere:
pur essendo perfettamente funzionante, lo smartphone in questione sembra non essere in grado di effettuare chiamate, inviare SMS e navigare su Internet tramite la connessione dati del tuo operatore.
Hai pure provato a rimuovere e inserire nuovamente la SIM nel dispositivo, ma il problema persiste.

Se le cose stanno così, ci sono buone probabilità che il telefono sia stato bloccato dall’operatore e, quindi, risulti inutilizzabile per effettuare le operazioni summenzionate, in quanto il suo codice IMEI (il codice che lo identifica univocamente sulla rete) è stato incluso in una speciale lista nera che, in pratica, lo rende inutilizzabile per operare sulla rete cellulare nazionale e internazionale.

Se ti stai chiedendo come capire se un telefono è bloccato da operatore, sappi che in questa guida troverai risposta al tuo quesito.
Nei prossimi paragrafi, infatti, avrò modo di indicarti alcuni servizi che ti consentiranno di fare tutte le verifiche del caso e, qualora dovessi avere conferma del fatto che il telefono in tuo possesso è stato bloccato da parte di un operatore, nell’ultima parte dell’articolo ti spiegherò anche cosa puoi fare per tentare di risolvere la questione.
Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Verificare codice IMEI
  • Servizi online per capire se un telefono è bloccato da operatore
  • Sbloccare un telefono bloccato da operatore

Verificare codice IMEI

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Verificare il codice IMEI del telefono è la prima cosa che devi fare per riuscire a capire se il dispositivo è stato effettivamente bloccato dall’operatore.
Come ti accennavo nell’introduzione, l’IMEI è un codice di 15 cifre che identifica in maniera univoca un dispositivo sulla rete mobile (per intenderci, funge come una una sorta di “targa”).

Quando un dispositivo viene bloccato da un operatore, il suo codice IMEI viene incluso in una blacklist condivisa con tutti gli operatori di rete, rendendolo quindi inutilizzabile per effettuare chiamate, inviare SMS e navigare su Internet con la connessione dati. Per verificare quale è il codice IMEI del telefono che sospetti sia stato bloccato, puoi fare una delle seguenti azioni.

  • Apri il dialer del tuo telefono (sarebbe la schermata che permette di digitare numeri telefonici) e componi il codice *#06#.
  • Se il tuo telefono è a animato dal sistema operativo Android, recati nel menu Impostazioni > Info sul telefono > Stato > Dati IMEI.
    Se il tuo telefono, invece, è un iPhone recati nel menu Impostazioni > Generali > Info, scorri la schermata che hai visualizzato e individua il codice IMEI situato in fondo.
  • Il codice IMEI solitamente è riportato anche nella confezione d’acquisto del telefono:
    cercalo nei libretti illustrativi contenuti al suo interno oppure sull’etichetta adesiva applicata sulla confezione.

Se ti servono ulteriori delucidazioni su come verificare qual è il codice IMEI del telefono, consulta pure l’approfondimento che ti ho appena linkato, perché sicuramente ti sarà utile.

Una volta che avrai reperito il codice IMEI del tuo dispositivo, puoi servirtene per capire se il telefono è stato bloccato da un operatore o meno, avvalendoti di alcuni servizi online, come quelli elencati nel prossimo capitolo.

Servizi online per capire se un telefono è bloccato da operatore

Ci sono vari servizi online per capire se un telefono è bloccato da un operatore.
Di seguito ti illustro nel dettaglio il funzionamento di alcuni di essi.

International Numbering Plans

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International Numbering Plans è un servizio che permette di verificare se un dispositivo è stato oggetto di un blocco da parte di un operatore o meno.
Basta “dargli in pasto” il codice IMEI del device in questione e verificare la risposta da parte del servizio.

Per servirtene, collegati a questa pagina di International Numbering Plans, inserisci il codice IMEI del tuo telefono nel campo di testo Enter IMEI number below e poi fai clic sul pulsante analyse.

Presta quindi attenzione al posizionamento del simbolo 

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se è situato nella parte rossa della barra colorata posta in corrispondenza della voce IMEI Validity Assessment (all’interno della sezione Information on IMEI [codice IMEI del telefono]), vuol dire che il dispositivo è stato sottoposto al blocco da parte dell’operatore.

ImeiPro

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Un altro portale che puoi utilizzare per sapere se il tuo telefono è stato bloccato da un operatore è ImeiPro, il quale permette di effettuare tale verifica su tutti i principali modelli di smartphone e ha un grado di affidabilità che sfiora il 99,9%.

Per servirtene, collegati all’home page di ImeiPro, scrivi il codice IMEI del tuo telefono nel campo di testo Enter IMEI Number here…, metti il segno di spunta sulla casella Non sono un robot, se necessario effettua la verifica di sicurezza seguendo le istruzioni che compaiono a schermo e fai clic sul pulsante CHECK.

Nel giro di qualche istante, ImeiPro ti fornirà le informazioni riguardanti l’eventuale blocco del telefono da parte dell’operatore.
Se, in corrispondenza della dicitura Blacklist status, è presente la scritta LOCKED, è probabile che il tuo telefono sia stato bloccato dall’operatore.

Sbloccare un telefono bloccato da operatore

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Se sei giunto alla conclusione che il tuo telefono è stato effettivamente bloccato dall’operatore, ora ti starai chiedendo se esiste un modo per porre rimedio alla situazione.
Beh sì, ma il risultato non è garantito.

Prima di indicarti come fare per provare a sbloccare un telefono bloccato da operatore, è bene che tu sappia per quale motivo il dispositivo è stato sottoposto al blocco.
È probabile che ciò sia avvenuto perché il telefono risulta rubato oppure perché l’utente che te lo ha venduto non ha pagato tutte le rate d’acquisto dello stesso (qualora sia stato acquistato a rate con un abbonamento telefonico).

Se il tuo telefono risulta rubato, ti consiglio di sporgere denuncia dell’accaduto recandoti presso la più vicina stazione dei carabinieri o della polizia, portando insieme a te il cellulare e tutta la documentazione d’acquisto che eventualmente è in tuo possesso.
Non facendolo, potresti rischiare di incorrere nel reato di ricettazione.

Una volta che avrai reso partecipe gli organi competenti di quanto accaduto, il telefono sarà riconsegnato al proprietario che aveva sporto denuncia di furto del dispositivo e può darsi che tu riesca a ottenere un risarcimento per il danno arrecatoti dalla persona che ti ha venduto l’oggetto rubato (ti consiglio di rivolgerti a un legale per sapere come procedere in tal senso).

Se, invece, il telefono in tuo possesso non risulta essere rubato e il blocco è avvenuto perché il precedente proprietario non ha pagato tutte le rate dell’abbonamento con il quale lo ha acquistato, puoi provare a contattare il customer care dell’operatore che ha eseguito il blocco, illustrargli quanto accaduto, fornire la documentazione d’acquisto in tuo possesso e seguire le istruzioni che ti darà per porre rimedio alla situazione.

Puoi contattare i principali operatori italiani utilizzando i seguenti numeri e mettendo in pratica le indicazioni per parlare con un consulente “in carne e ossa” che ti verranno fornite dalla voce guida.

  • TIM — chiama il numero 119. Maggior info qui.
  • Vodafone — chiama il numero 190. Maggiori info qui.
  • Wind — chiama il numero 155.
    Maggiori info qui.
  • Tre — chiama il numero 133. Maggiori info qui.
  • Iliad — chiama il numero 177.
    Maggiori info qui.

Al consulente che ti assisterà, spiega la situazione e fornisci tutti i dati che ti chiederà, in modo da procedere allo sblocco del telefono.
Potresti ricevere anche un numero di fax a cui inviare la documentazione d’acquisto necessaria per provare quanto denunciato.

Se tutto andrà per il verso giusto, il dispositivo verrà sbloccato nel giro di pochi giorni lavorativi.
Qualora così non fosse, puoi provare a denunciare l’accaduto all’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) recandoti sul suo sito Web ufficiale.

Attenzione: non ricorrere a strani stratagemmi per provare a sbloccare un dispositivo bloccato da un operatore, ad esempio modificando l’IMEI tramite l’utilizzo di appositi apparecchi, in quanto fare ciò è illegale.
Ti invito altresì a diffidare da portali che offrono codici di sblocco (specialmente quelli che lo fanno dietro compenso), in quanto queste soluzioni non funzionano e non faresti altro che peggiorare la situazione.

Se ti servono ulteriori indicazioni su come sbloccare un telefono bloccato da operatore, consulta pure l’approfondimento che ti ho appena linkato:
sono certo che ti tornerà utile.

come capire se un cellulare ha due sim

come capire se un cellulare ha due sim

I tuoi parenti ti hanno regalato un nuovo smartphone.
Ne sei rimasto molto contento, anche perché questa sarà una buona occasione per acquisire maggiore dimestichezza con la tecnologia.
Prima però vorresti toglierti un dubbio:
poiché sul tuo precedente cellulare utilizzavi due SIM, vorresti capire se anche il nuovo smartphone che hai ricevuto in regalo permette di utilizzare due schede contemporaneamente, ma non sai proprio come riuscirci.

Non ti preoccupare:
se le cose stanno così e ti domandi, dunque, come capire se un cellulare ha due SIM, sarai felice di sapere che sono pronto a fornirti il mio aiuto al riguardo.
Nel corso dei prossimi capitoli, infatti, ti spiegherò come ottenere quest’informazione tramite le specifiche tecniche del tuo dispositivo, oltre che tramite l’IMEI e il menu delle impostazioni del sistema operativo con cui è equipaggiato il dispositivo.

Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo:
mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo smartphone.
Segui attentamente le istruzioni che sto per fornirti e ti assicuro che, in men che non si dica, riuscirai nell’intento che ti sei proposto.
Arrivati a questo punto, a me non resta altro che augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto.

Indice

  • Controllare le specifiche tecniche
  • Controllare l’IMEI 
  • Controllare le impostazioni
  • Aprire il cellulare

Controllare le specifiche tecniche

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Se ti domandi come capire se un cellulare ha due SIM, il primo consiglio che ti do è quello di verificare le specifiche tecniche del tuo dispositivo.

Prima di spiegarti in che modo compiere quest’operazione, però, lascia che ti chiarisca una cosa importante:
al momento attuale, soltanto i dispositivi Android supportano in maniera completa la modalità dual SIM.
Gli iPhone, invece, non hanno mai avuto un vano in cui inserire fisicamente due SIM.
Le uniche eccezioni riguardano i modelli più recenti:
iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR, che però offrono il supporto dual SIM solo attraverso l’utilizzo combinato di una nano-SIM fisica e un’eSIM, cioè una SIM digitale che sia attiva tramite l’operatore telefonico (ma che ancora non è disponibile in Italia per quel che concerne gli smartphone).

Detto ciò, veniamo a noi.
Come già detto, la presenza del supporto al dual SIM è una caratteristica che viene indicata nella scheda tecnica dello smartphone.
Quindi se, per esempio, hai acquistato il tuo telefono su Amazon, potresti trovare quest’informazione nel nome del prodotto e nella sezione Dettagli prodotto, che indica tutte le specifiche del dispositivo.

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In alternativa, puoi sempre controllare le specifiche tecniche pubblicate sul sito Web ufficiale del produttore (ad esempio facendo una ricerca su Google del tipo “[modello smartphone] caratteristiche tecniche”.

Ti consiglio, inoltre, di dare un’occhiata alla mia guida sui migliori cellulari dual SIM, in cui ti ho illustrato i migliori smartphone di questo tipo.

Controllare l’IMEI

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Se, per qualche motivo, non dovessi riuscire a trovare informazioni riguardanti il supporto dual SIM nelle specifiche tecniche del tuo dispositivo, puoi capire se un cellulare ha due SIM tramite l’IMEI.
Infatti, se uno smartphone è dual SIM sarà dotato di due codici IMEI.

La prima soluzione che puoi mettere in atto per verificare l’IMEI è eseguibile su qualsiasi marca e modello di smartphone.
Per procedere, infatti, basta avviare il dialer (l’app con cui si fanno le chiamate tradizionali) sul dispositivo e, nella schermata relativa alla composizione del numero, digitare il codice *#06#.

Fatto ciò, se il cellulare in tuo possesso è dual SIM, ti verranno, in automatico, indicati sullo schermo due codici IMEI di 15 cifre ciascuno.

In alternativa, per verificare l’IMEI puoi agire tramite il menu delle Impostazioni di Android.
Pigia, quindi, sull’app con il simbolo dell’ingranaggio presente nella home screen del tuo dispositivo e raggiungi il menu Info sul telefono > Stato > Dati IMEI.

A questo punto, ti verrà indicato il codice IMEI dello smartphone:
nel caso in cui questo supporti il dual SIM, troverai due distinti codici IMEI contrassegnati dalle diciture IMEI (Slot 1) e IMEI (Slot 2).

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Infine, non dimenticare che, in alcuni casi, puoi controllare l’IMEI anche aprendo fisicamente il cellulare e controllando le etichette interne.
A tal proposito, in caso di dubbi o problemi, fai riferimento alle indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come controllare l’IMEI.

Controllare le impostazioni

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Puoi ottenere informazioni riguardanti il supporto al dual SIM di uno smartphone anche agendo tramite le Impostazioni di Android.

Per compiere quest’operazione, fai tap sull’app con il simbolo dell’ingranaggio situata nella home screen o nel drawer del tuo smartphone (la schermata con la lista di tutte le app installate su quest’ultimo), dopodiché, nella schermata successiva che ti viene mostrata, fai tap sulla dicitura Schede SIM.

Se il dispositivo in tuo possesso supporta la modalità dual SIM, potrai trovare indicata la dicitura Slot della SIM 1 e Slot della SIM 2, a conferma della possibilità di inserire due schede SIM.

Aprire il cellulare

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Per finire, se nonostante le soluzioni indicate nei precedenti capitoli, non sei ancora riuscito a sapere se il tuo smartphone è dual SIM o meno, ti consiglio di mettere in atto una soluzione alternativa che prevede l’apertura fisica del cellulare.

Infatti, in alcuni modelli di smartphone, smontando prima la cover situata sul e poi la batteria, permettono di accedere al vano che serve per inserire la SIM.
In questo modo, potrai capire a colpo d’occhio se lo smartphone da te in uso è dual SIM (in quanto saranno presenti due distinti vani per inserire la SIM) o meno.
Da notare che, in alcuni casi, lo slot della seconda SIM è in comune con quello della microSD, quindi se hai inserito una scheda di memoria nel telefono, potresti aver “nascosto” quello che in realtà è anche un vano SIM secondario.

Se lo smartphone da te in uso non può essere fisicamente aperto, in quanto formato da un blocco unico di metallo, quasi sicuramente c’è uno sportellino laterale in cui inserire la SIM, solitamente estraibile mediante l’inserimento di una graffetta di metallo in un apposito foro.
In tal caso, aprendo tale sportello puoi capire a colpo d’occhio se lo smartphone è dual SIM, in quanto, ovviamente, vi saranno due slot in cui inserire le schede.

A tal proposito, in caso di dubbi o problemi, fai riferimento ai miei tutorial su come aprire il cellulare, come per esempio quello in cui ti spiego come aprire uno smartphone Samsung, uno a marchio Wiko oppure quella dedicata all’inserimento della SIM sui dispositivi Huawei.

Che cos’è Vodafone Pass

Che cos’è Vodafone Pass

Prima di spiegarti come attivare Vodafone Pass vediamo che cos’è Vodafone Pass e in che cosa consiste l’offerta Vodafone Pass.

Offerta Vodafone Pass – Che cos’è Vodafone Pass

Vodafone Pass è una nuova gamma di opzioni per navigare in Internet sfruttando specifici servizi senza andare a consumare i GB inclusi nella propria offerta.
In base a quelle che sono le singole esigenze e preferenze è possibile scegliere tra tre differenti tipologie di Vodafone Pass, quelle che trovi indicate ed esplicate qui di seguito.

  • Pass Music – Al costo di 3 euro/ogni 4 settimane
    consente di ascoltare musica in streaming attraverso i vari servizi supportati (tra cui Spotify, Apple Music e Tidal) senza senza consumare i GB dell’offerta preesistente.
  • Pass Social & Chat – Al costo di 5 euro/ogni 4 settimane
    consente di navigare e chattare sui social network (tra cui Facebook, Instagram e Twitter) senza consumare i GB dell’offerta preesistente.
  • Pass Video – Al costo di 10 euro/ogni 4 settimane
    consente di guardare tutti i video online senza consumare i GB inclusi nell’offerta preesistente.
  • Pass Web Voice – Al costo di 10 euro/ogni 4 settimane
    consente di chiamare e videochiamare tramite Web, sfruttando i vari servizi e le app supportate (tra cui Viber, WeChat e Skype), senza consumare i GB inclusi nell’offerta preesistente.

Vale tuttavia la pena tener presente il fatto che, sebbene l’attivazione di Vodafone Pass consenta di evitare che i GB della propria offerta vengano consumati, per poterne usufruire è indispensabile che la banda del traffico dati non risulti completamente esaurita.
Qualora così fosse, la navigazione verrà bloccata e sarà possibile continuare a navigare online solo a consumo, pagando 2 euro ogni 200 Mega.

Per ulteriori dettagli riguardo Vodafone Pass, le piattaforme ed i servizi supportati puoi fare riferimento all’apposita pagina informativa annessa al sito Internet ufficiale dell’operatore.

come capire se qualcuno ci spia con un cellulare spia

come capire se qualcuno ci spia con un cellulare spia

Uno tra gli argomenti su cui più spesso mi viene chiesto di scrivere un tutorial riguarda la sicurezza informatica.
In questo periodo tecnologico le comunicazioni avvengono principalmente da smartphone e nei nostri dispositivi mobile racchiudiamo informazioni che riguardano la nostra intera vita.
Per questo motivo vi sono sempre più spesso fatti di cronaca in cui si parla di come il nuovo obiettivo di hacker e pirati informatici sia quello di rubare i dati degli utenti, tramite i loro telefoni.
Gli smartphone, infatti sono strumenti tecnologici molto vulnerabili:
basta scaricare un’applicazione maligna da store digitali diversi da Google Play Store (su Android) o visitare un sito web non sicuro per mettere a rischio la privacy del nostro dispositivo e dare i nostri dati in pasto agli hacker.
Di contro, anche gli iPhone possono essere vulnerabili, specialmente se il telefono ha subito un’operazione di jailbreak.

Al tempo stesso, sembra che non siano solo gli hacker interessati a infiltrarsi all’interno degli smartphone.
Ricevo anche richieste da parte di persone insicure della propria relazione sentimentale:
uno dei partner mi chiede come spiare un cellulare; l’altro invece, come capire se qualcuno lo spia con un cellulare spia. Spiare un cellulare è un’azione illegale, oltre che moralmente discutibile:
argomento di questa guida sarà quindi come capire se qualcuno ci sia con un cellulare spia. È infatti possibile rendersi conto delle violazioni della nostra privacy:
basterà mettere in pratica alcuni semplici consigli.

Nel corso di questa guida, infatti, ti spiegherò nel dettaglio come capire se il tuo cellulare è stato preso di mira da una persona intenzionata a rubare i tuoi dati.
Non preoccuparti, potrai capire se qualcuno ti spia con un cellulare spia anche se sei alle prime armi con il mondo dell’informatica e degli smartphone.
Tutto quello che ti serve è il tuo dispositivo:
tienilo sotto mano perché nelle righe che seguono ti spiegherò tutto passo per passo.
Sei pronto a scoprire come capire se sei vittima di un attacco hacker o di un partner troppo geloso?
Sì?
Benissimo, allora iniziamo subito.
Ti auguro una buona lettura.

Controlla il credito telefonico

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Per capire se qualcuno ti spia con un cellulare spia, una tra le prime cose che puoi fare è controllare il tuo credito telefonico.
Se nel tuo smartphone vi è installato uno spyware, è possibile che questo scali il tuo credito, inviando SMS al cellulare spia.
L’invio di SMS al cellulare spia è una procedura che serve all’hacker per ricevere dati riguardanti la tua persona o il tuo cellulare.
Controlla quindi il tuo credito telefonico, qualora risultino strani ammanchi di denaro.
Nel caso tu sia senza credito, puoi anche pensare di fare una ricarica di pochi euro e appuntarti il credito telefonico, le chiamate effettuate e gli SMS inviati, controllando spesso questi dati per vedere se è possibile notare qualche operazione sospetta.
Controlla anche il registro degli SMS inviati e ricevuti sul tuo dispositivo:
potrai così capire in pochissimo tempo se vi sono operazioni sospette.

Registrati al sito Internet del tuo operatore mobile

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Rendersi conto se qualcuno ti spia con un cellulare spia, può risultare una procedura molto semplice, se controllerai accuratamente gli addebiti e gli accrediti del tuo cellulare.
Puoi verificare queste informazioni in pochissimo tempo, se ti registri al sito Internet del tuo operatore mobile.
I siti Internet degli operatori mobili possono infatti fornirti la lista completa degli SMS inviati/ricevuti e delle chiamate effettuate/ricevute.
Anche se alcuni operatori oscurano le ultime tre cifre del numero di cellulare per cui hai ricevuto o effettuato una chiamata, puoi lo stesso renderti conto in poco tempo se qualcosa non va.

Hai per esempio ricevuto e inviato SMS da e verso un numero sconosciuto?
È possibile che il tuo cellulare sia sotto controllo.
Solitamente i software di genere spyware comunicano tra loro attraverso messaggi di testo.
Il primo messaggio, inviato dal cellulare spia comunicherà al cellulare spiato di eseguire una determinata operazione (inviare le foto, le email, gli SMS, attivare la fotocamera, ad esempio).
Una volta che il cellulare spiato sarà forzato all’attivazione di questi strumenti, il software spyware installato sul cellulare spiato invierà la conferma all’hacker, confermando l’esecuzione del comando.

Inserisci la tua SIM in un cellulare diverso da quello abituale

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Il tuo credito telefonico è invariato e non ricevi strani messaggi di testo con righe o codici che potrebbero ricondurre a uno spyware.
Nonostante ciò non ti senti ancora al sicuro.
Hai paura di essere sotto controllo e pensi di essere spiato da un cellulare spia?
Non preoccuparti, vi sono altri metodi per verificare se la tua privacy è stata compromessa.

Inserisci la tua SIM in un cellulare diverso da quello che usi abitualmente, magari anche un vecchio cellulare dalle caratteristiche tecniche non molto avanzate e quindi poco tecnologico.
Gli spyware vengono installati localmente sui dispositivi ma le comunicazioni tra cellulare spia e cellulare spiato avvengono via SMS.
In alcuni casi però, potresti non essere in grado di visualizzare tali comandi di testo:
il software di spionaggio installato sul tuo dispositivo potrebbe aver occultato i messaggi.
Di conseguenza, per capire se qualcuno ti sta spiando con un cellulare spia, ti basterà inserire la tua SIM in un dispositivo che sei sicuro non sia vittima di un attacco hacker.

Se effettivamente il tuo numero di telefono è stato messo sotto controllo, attendendo qualche giorno, dovresti essere in grado di ricevere e visualizzare gli SMS dei comandi inviati dal cellulare spia.

Osserva il comportamento del cellulare

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Per capire se qualcuno ti spia con un cellulare spia è importante che osservi attentamente il comportamento del tuo cellulare.
Verifica se vi sono comportamenti sospetti:
se per esempio si illumina improvvisamente quando non lo stai usando, oppure si spegne o si riavvia all’improvviso potrebbe non essere un buon segno.
Certo, tutti i cellulari a volte possono comportarsi in maniera strana e magari la colpa è soltanto di qualche bug, ma tali comportamenti anomali dovrebbero essere sporadici, non frequenti.
L’accensione improvvisa dello schermo o della fotocamera, ad esempio, potrebbe essere dovuta a un comando invitato da un cellulare spia.

Hai la sensazione che la batteria si consumi troppo rapidamente?
Uno tra i segni che potrebbero far pensare a un attacco hacker in corso è un consumo estremamente accelerato della batteria.
L’attività di spionaggio, tramite l’installazione di uno spyware su un cellulare, può comportare l’invio frequente di dati e informazioni, la registrazione delle telefonate oltre che l’attivazione del microfono e della fotocamera del dispositivo.
Chiaramente lo svolgimento continuo di queste attività porta a drenare la batteria.
Come verificare se il consumo di batteria è dovuto a un’applicazione di spionaggio installata sul proprio dispositivo o se, semplicemente, si tratta di un problema tecnico del proprio smartphone?
È molto semplice:
controlla le impostazioni del tuo smartphone.
Ti spiego qui di seguito come fare su Android, iOS e Windows Phone.

  • Per controllare il consumo della batteria su iOS, apri l’app Impostazioni del tuo dispositivo.
    Individua e fai tap sulla voce Batteria e controlla il consumo delle applicazioni indicate sotto la voce Utilizzo Batteria.
    Avrai così un’indicazione, tramite percentuale, delle applicazioni che consumano più batteria.
    Puoi verificare l’utilizzo della batteria nelle Ultime 24 ore o negli Ultimi 3 giorni.
    Potrai così individuare la presenza di app o attività sospette che drenano la tua batteria.
  • Per verificare il consumo della batteria su Android apri l’applicazione Impostazioni del tuo smartphone.
    Anche in questo caso, individua la voce Batteria e controlla quali applicazioni consumano maggiormente la carica della batteria dall’ultima ricarica completa.
    Potrai così verificare ed eventualmente individuare l’effettiva presenza di applicazioni di tipo spyware o altre attività sospette nel tuo dispositivo.
  • Se possiedi un dispositivo Windows Phone, puoi facilmente controllare e monitorare le applicazioni che più consumano la batteria del tuo smartphone.
    Dal menu Start, fai uno swipe verso destra per accedere all’elenco delle applicazioni.
    Individua e fai tap sulla voce Impostazioni.
    Nella schermata successiva, cerca e fai tap sulla voce Risparmia Batteria.
    Dalla schermata principale di monitoraggio della batteria, denominata Impostazioni, fai uno swipe verso destra per visualizzare la sezione Uso.
    Dovresti quindi visualizzare un elenco di applicazioni utilizzare di frequente e la relativa percentuale di utilizzo della batteria.
    Tramite questa schermata potrai così valutare autonomamente se vi sono effettivi e drastici cali nella durata della batteria e se eventualmente questo problema è dovuto a qualche applicazione sospetta.

Nel caso in cui dovessi ritenere di essere spiato, ti raccomando, cerca di non entrare nel panico e usa sempre il buonsenso.
Se valuti che effettivamente il tuo cellulare si comporta spesso in modo anomalo, puoi anche pensare di rivolgerti all’assistenza tecnica relativa al tuo smartphone.
Eviterai così di scomodare la polizia e di fare brutta figura avendo creato un falso allarme, scambiando un guasto tecnico per un attacco hacker.

Non accettare cellulari da perfetti sconosciuti

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Mi è capitato di sentire i racconti di persone che si vantano di aver ricevuto un nuovo cellulare gratuitamente, grazie a un conoscente di un amico.
A mio avviso non c’è cosa più sbagliata di accettare in regalo cellulari da persone che non conosciamo.
Chi ci assicura che il cellulare che c’è stato regalato sia effettivamente sicuro?
Magari il nostro amico o il nostro parente che ci ha donato il regalo è in buona fede ma, senza saperlo, potrebbe essere stato lui stesso vittima di un hacker e inconsciamente, averci regalato un cellulare modificato con software di spyware installati.
Il mio consiglio è quindi di non accettare cellulari in regalo:
non si è mai troppo prudenti quando si tratta di tutelare la propria privacy.

come cancellarsi dalle liste dei call center

come cancellarsi dalle liste dei call center

Ogni giorno ricevi tantissime telefonate da parte dei call center per l’attivazione di questa o quell’altra offerta telefonica, per sondaggi e chi più ne ha più ne metta e ti piacerebbe trovare un sistema semplice ma al contempo efficace per mettere un punto alla cosa?
Bene, lo hai trovato, o meglio, hai trovato chi può spiegarti cosa fare:
io.
Con questo mio tutorial di oggi desidero infatti illustrarti quali sono i servizi e gli strumenti che gli utenti come te hanno dalla loro per cancellarsi dalle liste dei call center ed evitare dunque le fastidiose telefonate in questione.

Per quel che concerne la telefonia fissa, per riuscirci, tutto ciò che dovrai fare non sarà altro che affidarti al Registro Pubblico delle Opposizioni, un servizio patrocinato dal Ministero dello Sviluppo Economico che, appunto, consente a tutti gli utenti di rimuovere il proprio numero dalla disponibilità degli operatori dei call center pur mantenendolo nell’elenco telefonico pubblico.
È gratis e per iscriversi basta compilare un semplice modulo.

Per quanto riguarda invece la telefonia mobile, purtroppo al momento non risultano ancora disponibili dei sistemi concreti per fare in modo che la propria numerazione venga rimossa dalle liste che i call center hanno in loro pungo per effettuare chiamate pubblicitarie.
Ciononostante è possibile far fronte alla cosa ricorrendo a delle apposite app in grado di bloccare questo tipo di telefonate o quanto meno di segnalare chi c’è davvero dall’altra parte della cornetta prima di rispondere.
Per saperne di più continua pure a leggere, trovi spiegato tutto nel minimo dettaglio proprio qui di seguito.

Indice

  • Iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni
    • Online
    • Tramite telefono
    • Tramite raccomandata, fax o email
    • Tempistiche e risoluzione dei problemi
  • Evitare le chiamate dei call center sulla linea mobile
    • Truecaller
    • Calls Blacklist
    • Altre soluzioni

Iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni

Come anticipato in apertura, per quel che concerne la telefonia fissa (ma anche i cellulari iscritti al DBU), cancellarsi dalle liste dei call center è cosa abbastanza semplice:
basta effettuare l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni, che consente di tutelare la propria privacy e richiedere il blocco delle telefonate da parte degli operatori di telemarketing, ed è fatta. Una volta effettuata l’iscrizione, a meno che tu non abbia dato esplicitamente il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie in qualche contratto di abbonamento a TV, servizi online e via discorrendo, gli operatori di telemarketing non potranno più chiamarti.

In base a quelle che sono le tue personalissime preferenze ed esigenze, puoi iscriverti al registro Pubblico delle Opposizioni drittamente online, tramite telefono, mediante raccomandata A/R, via fax o mediante email.
Scegli tu quale sistema ritieni possa fare maggiormente al caso tuo.
Il risultato sarà sempre e comunque lo stesso.
Per sapere di più continua a leggere.

Online

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Preferisci effettuare la registrazione al Registro Pubblico delle Opposizioni via Web?
Allora provvedi innanzitutto a collegati alla home page del sito Internet del servizio ed a fare clic sulla scheda Area abbonato che sta in alto sulla sinistra dopodiché pigia prima sul pulsante Web e poi sulla dicitura link presente in corrispondenza della voce Gentile Abbonato, per iscrivere tramite web la tua numerazione nel Registro Pubblico delle Opposizioni, dovrai compilare e inviare il modulo elettronico presente al seguente nella sezione Iscrizione.

La nuova pagina che andrà ad aprirsi conterrà un modulo.
Tu compilalo inserendo in esso tutti i tuoi dati personali (nome, cognome, numero di telefono ecc.) dopodiché ricopia il codice di verifica visualizzato nel campo Digitare il testo mostrato: e fai clic sul bottone Invia per confermare la tua iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni.
Ecco fatto!

Successivamente ti verrà mostrata una pagina di riepilogo contenente il codice identificativo della tua pratica (che ti suggerisco di appuntare poiché in futuro potrebbe tornarti utile).

Tramite telefono

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Se invece preferisci effettuare l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni tramite telefono, tutto ciò che devi fare altro non è che afferrare la cornetta ed avviare una telefonata dalla numerazione che intendi cancellare dalle liste dei call center componendo il numero verde 800 265 265 sul tastierino numerico.

Segui dunque le indicazioni della voce registrata avendo cura di fornire, al momento opportuno, i dati che ti vengo richiesti: nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale e un indirizzo di posta elettronica (facoltativo).
Anche in tal caso, a registrazione ultimata ti verrà indicato un codice identificativo per la tua pratica che ti invito ad appuntare.

Nel caso in cui dovessero insorgere dei problemi durante la fase d’iscrizione, potrai parlare con un operatore “umano” e registrarti al servizio tramite quest’ultimo schiacciando il tasto corrispondente indicato sempre dalla voce registrata.
Tieni presente che gli operatori “in carne ed ossa” son attivi solo ed esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

Tramite raccomandata, fax o email

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Cancellarsi dalle liste dei call center iscrivendosi al Registro Pubblico delle Opposizioni è cosa fattibile anche mediante raccomandata, fax o email, come ti dicevo qualche riga più su, spendendo un apposito modulo.
Per cui, per riuscire nel tuo intento devi innanzitutto scaricare sul tuo computer il modulo. A download effettuato, stampalo e compilalo in ogni sua parte fornendo le informazioni e i dati che ti vengono richiesti.

Successivamente potrai effettuarne l’invio a mezzo raccomandata al seguente indirizzo Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni – Abbonati – Ufficio Roma Nomentano – Casella postale 7211 – 00162 Roma (RM), mentre nel caso del fax potrai effettuare la spedizione della documentazione al numero 06 54224822.
Ricordati, a prescindere dal sistema scelto, di allegare al modulo anche una copia di un tuo documento di riconoscimento in corso di validità.

Per quel che concerne invece l’invio tramite posta elettronica, dopo aver scaricato, stampato e compilato il modulo dovrai scannerizzarlo, salvarlo in formato PDF sul tuo computer ed inviarlo come allegato all’indirizzo email abbonati.rpo@fub.it.
Anche in tal caso, in concomitanza dell’invio del modulo avrai provvedere ad allegare anche la scansione di un tuo documento d’identità valido.

Tempistiche e risoluzione dei problemi

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La registrazione al Registro Pubblico delle opposizioni dovrebbe avvenire in maniera piuttosto celere, in un arco di tempo massimo pari a 15 giorni.
Se dopo tale periodo continui a ricevere telefonate da parte dei call center, prova a controllare lo stato della pratica usando il codice che ti è stato fornito al termine della registrazione.

Se dal controllo emerge che non risulti iscritto al registro, è altamente probabile che tu abbia dato inconsapevolmente il consenso alla ricezione di chiamate pubblicitarie abbonandoti ad un servizio online o a un servizio telefonico.
In questi casi, puoi richiedere agli operatori dei call center che ti chiamano per scopi promozionali di comunicarti la lista dalla quale hanno estratto il tuo numero di telefono ed eliminare la tua utenza dalla stessa.

Se invece una volta superate le tempistiche di cui sopra la tua numerazione risulta iscritta al Registro Pubblico delle Opposizioni ma nonostante ciò continui a ricevere chiamate da parte dei call center, puoi far fronte alla cosa servendoti del modulo per la segnalazione di ricezione telefonate pubblicitarie su utenze riservate e di quello per ottenere quello inerente la segnalazione telefonate pubblicitarie su un’utenza iscritta al Registro Publico delle Opposizioni.

Entrambi i moduli vanno scaricati sul computer, stampati, compilati con le info e i dati richiesti e spediti all’indirizzo Garante per la protezione dei dati personali – Piazza di Monte Citorio, 121 – 00186 Roma (RM) (che viene riportato anche sui moduli stessi) tramite raccomanda A/R.

Evitare le chiamate dei call center sulla linea mobile

Come ti dicevo ad inizio articolo, per quel che concerne la linea mobile purtroppo fatta eccezione per i numero di telefono cellulare iscritti al DBU, l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni non è cosa fattibile, di conseguenza non è neppure possibile cancellarsi dalle liste dei call center nel vero e proprio senso del termine.
Questo però non significa che si debbano sopportare per forza le chiamate dei “seccatori”.

Ricorrendo infatti all’uso di alcune apposite applicazioni è possibile bloccare le chiamate da parte degli scocciatori e/o ricevere una segnalazione sul display del cellulare in modo tale da essere informati circa la reale identità di chi chiama e determinare dunque se conviene realmente rispondere oppure no.
Mi chiedi quali sono queste app?
Beh, quelle che trovi indicate ed esplicate qui di seguito ad esempio sono le migliori della categoria, a mio modesto avviso.
Provale e vedrai che non te ne pentirai.

Truecaller

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La prima applicazione che ti invito a prendere in considerazione per evitare telefonate da parte di call center vari è TrueCaller.
È gratis ed è disponibile per Android e per iOS oltre che per Windows Mobile.
Agisce basandosi su un database di seccatori noti da cui estrapola informazioni sulle chiamate ricevute e permette di bloccarle o comunque di determinare il chiamate.
Per usufruire di TrueCaller, è però bene tenerlo a mente, occorre registrarsi al servizio ed accettare che il proprio numero di cellulare diventi rintracciabile nel database pubblico dello stesso.

Mi chiedi come si utilizza?
Te lo spiego subito! È facile.
Innanzitutto, scarica la app sul tuo dispositivo usato i link di cui sopra ed avviala dopodiché segui la procedura guidata per la creazione dell’account che ti viene proposta su schermo inserendo il tuo numero di cellulare.
Attendi quindi che venga eseguita la verifica della numerazione e compila il modulo con i tuoi dati personali.

Procedi ora andando ad abitare l’identificazione dei seccatori noti e il blocco automatico delle chiamate provenienti parte di questi ultimi.
Se stai usando un dispositivo Android, puoi riuscirci accedendo alla scheda Blocca dell’app, tappando sul pulsante Attiva il blocco, selezionando la voce Impostazioni di blocco e scegliendo poi se bloccare automaticamente solo le chiamate provenienti dai maggiori seccatori o anche quelle provenienti dai numeri privati.

Se invece stai utilizzando un “melafonino”, pigia sull’icona di impostazioni (quella a forma di ingranaggio) di iOS, vai su Telefono, pigia su Blocco chiamate e identificazione e porta su ON l’interruttore accanto alla voce Truecaller.
Apri dunque l’app Truecaller, seleziona la scheda ID indesiderati, pigia sul pulsante Abilita e poi su OK per due volte consecutive.

In questo modo, quando riceverai una chiamata da parte di un seccatore sul display del’iPhone ti verrà segnalato da chi proviene la chiamata.
Ricordati però di tanto in tanto di aggiornare il database facendo tap sul bottone Aggiorna ora nella sezione ID indesiderati dell’app.

Sempre su iOS, se invece vuoi attivare anche la funzione per bloccare le chiamate devi raggruppare la blacklist di Truecaller in un unico contatto e aggiungere quest’ultimo alla blacklist interna del dispositivo.

Recati dunque nella scheda Altro di Truecaller, tappa su Impostazioni, pigia su Maggiori seccatori e porta su ON l’interruttore accanto alla voce Salva come contatto.
Successivamente accedi nuovamente alla seienne Impostazioni di iOS, tappa su Telefono, poi su Blocco chiamate e identificazione, pigia su Blocca contatto e seleziona il contatto SECCATORE.

Calls Blacklist

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Se possiedi un dispositivo Android e cerchi un’app alternativa a quella di cui sopra ti consiglio vivamente di rivolgerti a Calls Blacklist.
Trattasi di una risorsa dal funzionamento simile ed a costo zero che permette di filtrare le telefonate in entrata, facendo risultare la linea occupata alle numerazioni indesiderate (come quelle dei call center pubblicitari) ed anche ai numeri anonimi.
Include altresì un comodo filtro per gli SMS.

Per servirtene, il primo passo che devi compiere è quella di scaricarla tramite dal Play Store usando il link che ti ho fini poc’anzi.
Successivamente aprila e rispondi in maniera affermativa alla richiesta che vedi apparire su schermo relativa alla gestione delle chiamate, degli SMS e dei tuoi contatti.
Fai quindi tap su Continuare e poi su Consenti per tre volte.

Per impostazione predefinita risulterà attivo soltanto il blocco per le chiamate, mentre quello per gli SMS è disabilitato.
Se vuoi, puoi modificare tale impostazione pigiando sul relativo interruttore.
Ad ogni modo, considerando che il tuo obiettivo è quello di evitare le chiamate da parte dei numeri indesiderati, assicurati che il filtro per le chiamate risulti abilitato.

Successivamente pigia sul pulsante con i tre puntini in verticale e poi pigia su Impostazioni, dal menu contestuale che si apre.
Nella nuova schermata visualizzata, tappa su Blocco in modo tale da poter visualizzare tutte le impostazioni sul blocco delle chiamate e degli SMS.

Assicurati che in prossimità della voce Chiamate la levetta sia di colore azzurro ed in caso contrario spostala da sinistra a destra.
Adesso, apponi un segno di spunta sulla casella presente accanto ala dicitura Numeri sconosciuti ed anche sulla casella Numeri privati in modo tale da poter bloccare tutti i numeri non in rubrica e quelli anonimi che provano a chiamarti.

Completata la configurazione dell’app, quando una numerazione non presente in rubrica o anonima proverà a telefonarti chi c’è dall’altra parte della cornetta sentirà il segnale di occupato.
Tu, invece, riceverai una notifica sul tuo dispositivo che ti indicherà la cosa.

Altre soluzioni

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Le app di cui sopra non ti hanno entusiasmato e ti piacerebbe provare altre risorse alternative adatte allo scopo?
Allora non posso far altro se non suggerirti di consultare il mio articolo dedicato alle app per bloccare chiamate mediante il quale ho provveduto a parlarti di alter applicazioni utili in tal senso.

Applicazioni utili per evitare telefonate dei call center a parte, ti segnalo altresì la possibilità di bloccare la ricezione delle chiamate da parte delle numerazioni indesiderate mettendo in pratica le indicazioni contenute nel mio tutorial su come bloccare chiamate Android, per quel che concerne Android, ed il mio articolo su come bloccare chiamate iPhone, per quanto riguarda il versante iOS.
Certo, anche in tal caso non è propriamente come cancellarsi dalle liste dei call center ma meglio di nulla, non credi?

come cambiare ssid fastweb

come cambiare ssid fastweb

Possiedi un modem Fastweb e vorresti modificare il nome SSID generato dallo stesso perché non è di tuo gradimento?
Se la risposta a questa domanda è affermativa sono lieto di comunicarti che cambiare SSID Fastweb è possibile e che, per di più, è anche molto semplice.
Come dici?
Non hai la più pallida idea di come fare?
Beh, ma non devi preoccuparti… posso darti una mano io!

Prima di spiegarti come cambiare SSID Fastweb permettimi però di fornirti qualche spiegazione in più riguardo l’operazione che stai per andare ad eseguire.
L’SSID, acronimo di service set identifier, è il nome con cui una rete Wi-Fi o più in generale WLAN si identifica ai suoi utenti.
La maggior parte dei modem, compresi quelli forniti da Fastweb, sono in grado di generare una rete WiFi con un nome reimpostato.
Tale nome può però essere cambiato a proprio piacimento semplicemente accadendo al pannello di gestione del modem.
È molto semplice, non temere.

Premesso ciò, se ti interessa quindi capire come fare per cambiare SSID Fastweb ti suggerisco di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti sulla lettura delle indicazioni che sto per fornirti.
Sono certo che alla fine potrai dirti soddisfatto e che sarai anche pronto ad affermare a gran voce che cambiare SSID Fastweb era in realtà un vero e proprio gioco da ragazzi.
Scommettiamo?

Se ti interessa capire come fare per cambiare SSID Fastweb devi innanzitutto accertarti del fatto che questo sia connesso correttamente al computer e quindi che il cavo ethernet sia inserito in una delle porte numerate del dispositivo e nella porta LAN del PC.
Se il tuo modem è di tipo wireless la cosa risulta ancora più semplice.
In tal caso tutto quel che devi fare altro non è che verificare che il tuo computer sia connesso alla rete Wi-Fi generata dal dispositivo semplicemente accertandoti che l’icona della connessione Wi-Fi sia presente accanto all’orologio nell’area dedicata della barra di sistema del computer.
Per ulteriori dettagli puoi consultare la mia guida su come connettersi a Internet.

Successivamente accendi il computer, avvia il browser Web che più preferisci facendo clic sulla sua icona e collegati all’indirizzo IP del modem digitando quest’ultimo nella barra degli indirizzi.
Pigia poi sul pulsante Invio della tastiera.

Generalmente l’indirizzo IP del modem Fastweb è 192.168.1.254192.168.1.1 oppure 192.168.0.1.
Se non conosci l’indirizzo IP del modem in tuo possesso puoi scoprirlo dando uno sguardo sulla parte posteriore del dispositivo, dovresti trovarci appiccicata un’etichetta apposita.
In alternativa ti suggerisco di provare a dare un’occhiata sul manuale utente del modem presente nella confezione di vendita dello stesso.

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Nel caso in cui l’indirizzo IP del modem non dovesse essere indicato né su un eventuale etichetta appiccicata sul dispositivo stesso né sul manuale utente puoi individuarlo direttamente dal computer.

Se utilizzi Windows puoi conoscere l’indirizzo IP per accedere al pannello di gestione del modem Fastweb digitando cmd nel campo di ricerca accessibile previo clic sul pulsante Start sulla barra delle applicazioni oppure nell’apposito campo accessibile dalla parte in alto a destra della Start Screen.
Successivamente premi Invio per avviare il programma che è stato selezionato in maniera automatica. Nella finestra che a questo punto andrà ad aprirsi digita il comando ipconfig e poi premi il tasto Invio sulla tastiera del tuo PC per ottenere la lista completa degli indirizzi relativi alla tua connessione.
L’indirizzo IP del router è quello che trovi indicato accanto alla voce Gateway predefinito.

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Se invece stai utilizzando OS X puoi trovare l’indirizzo IP grazie al quale riuscire ad accedere al modem di Fastweb cliccando sull’icona di Preferenze di sistema (puoi trovare l’icona sul Dock, nella cartella Applicazioni oppure puoi accedervi mediante il Launchpad) e pigiando poi sulla voce Network. Nella finestra che a questo punto ti verrà mostrata seleziona il nome della connessione in uso e clicca sul pulsante Avanzate… che si trova in basso a destra.
Cliccando poi sulla scheda TCP/IP troverai l’indirizzo a cui devi collegarti indicato accanto alla dicitura Router.

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Dopo aver individuato l’indirizzo IP del modem, dopo aver provveduto a digitare quest’ultimo nella barra degli indirizzi del browser Web e dopo aver pigiato il pulsante Invio sulla tastiera dovresti finalmente riuscire ad accedere al pannello di gestione del router in modo tale da poter portare avanti la procedura mediante cui cambiare SSID Fastweb. Se nell’eseguire tutte queste operazioni dovesse esserti chiesto di inserire un nome utente o una password sappi che generalmente la combinazione da usare è admin/admin o admin/password.
In alcuni casi bisogna però utilizzare altre impostazioni.
Qualora così fosse puoi dare un ulteriore sguardo al manuale utente del modem per scoprire la combinazione di username e password  corretta.
In alternativa, puoi cliccare qui per consultare la pagina Web del sito Internet del gestore contenente indicazioni precise su come accedere ad alcuni tipi di modem forniti dall’azienda in accoppiata alla sottoscrizione di un abbonamento.

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A questo punto dovresti finalmente essere riuscito ad accedere al pannello di gestione del modem.
Puoi quindi precedere andando a cambiare SSID Fastweb.
Partendo però dal presupposto che ogni router ha un pannello di configurazione a sé e che personalmente non conosco il modello esatto di modem Fastweb in tuo possesso sappi che purtroppo non posso darti spiegazioni dettagliate sul come fare. Ad ogni modo non temere, cercherò di esserti il più possibile d’aiuto e di semplificarti al massimo le cose.

Nella maggior parte dei casi per cambiare SSID Fastweb è sufficiente recarsi nella sezione Rete o Rete domestica, fare clic sulla voce Interfacce, pigiare sulla voce Modifica oppure Configura, individuare il campo Nome rete o SSID e digitare il nuovo nome che si desidera assegnare alla rete wireless generata dal modem. Puoi cambiare SSID Fastweb impostando qualsiasi nome che ti piaccia sino ad un massimo di 32 caratteri.
Ricorda solo di non utilizzare informazioni troppo personali dato che il nome della rete wireless potrà essere visto da chiunque stia cercando una connessione Wi-Fi ed entri nel raggio d’azione del tuo router.

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Dopo aver provveduto a cambiare SSID Fastweb non dimenticare di cliccare sul pulsante Salva o Salva modifiche per salvare le nuove impostazioni nel pannello di controllo del modem.
Tieni presente che dopo aver confermato l’applicazione delle modifiche effettuate in alcuni casi il modem potrebbe riavviarsi in maniera automatica.

Ricorda che dopo aver provveduto a cambiare SSIID Fastweb dovrai provvedere a connetterti nuovamente alla rete wireless generata dal modem da tutti i tuoi dispositivi.
Per fare ciò ti basta pigiare sul nuovo nome assegnato alla rete direttamente dal tuo computer oppure sul tuo smartphone o tablet e digitare, se richieste, la password associata.
Fatto ciò in pochi istanti dovresti essere in grado di accedere ad Internet e di navigare in rete proprio così come facevi sino a poco prima di mettere in pratica la procedura per cambiare SSID Fastweb.

Se sei un abbonato di vecchio corso tieni presente che per cambiare SSID Fastweb la procedura che ti ho appena indicato potrebbe non rivelarsi efficace.
Infatti, sui modem Fastweb più datati l’utente non ha molta possibilità di intervenire e di modificare i parametri ad esso relativi a proprio piacimento.
Tuttavia è possibile apportare alcune modifiche alle impostazioni del modem agendo da MyFastPage, l’area online personale a cui ciascun cliente del gestore può accedere per gestire il proprio abbonamento e le relative configurazioni oltre che per consultare tutte le info inerenti l’offerta attiva.

Per cambiare SSID Fastweb mediante MyFastPage il primo passo che devi compiere è quello di cliccare qui in modo tale da collegarti al sito Internet di Fastweb.
In seguito, pigia sul pulsante Accedi che trovi collocato nella parte in alto a destra della pagina Web che ti viene mostrata.
Se richiesti, digita i dati di login richiesti e poi fai clic ancora una volta sul bottone Accedi.

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Successivamente porta il cursore del mouse sulla voce Abbonamento collocata in alto a sinistra dopodiché clicca sulla voce Configura Wi-Fi annessa alla sezione Configurazione.
Compila poi l’apposito modulo visualizzato a schermo per cambiare SSID Fastweb dopodiché pigia sul pulsante per confermare ed applicare le modifiche apportate. È più semplice a farsi che a dirsi, fidati!

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In tutti i casi, qualora dovessi riscontrare dei problemi puoi cliccare qui per consultare l’apposita pagina Web d’assistenza tecnica annessa al sito Internet ufficiale di Fastweb oppure puoi fare clic qui per accedere alla pagina Web dedicata alle configurazioni.
In caso di problemi puoi inoltre metterti in contatto con il servizio clienti del gestore chiamando il numero 192193 (la chiamata è gratuita da rete fissa e dalla rete mobile Fastweb mentre è a pagamento dalle altre reti mobili, secondo la tariffazione prevista dal proprio operatore) oppure sfruttando il servizio di social caring offerto dall’operatore sia su Facebook che su Twitter.
In alternativa, puoi metterti in contatto con il servizio clienti di Fastweb cliccando qui, indicando le tue difficoltà nel riuscire a cambiare SSID Fastweb mediante gli appositi menu a tendina e scegliendo poi il canale di contatto preferito tra quelli proposti (centralino, community, chat o messaggio di posta elettronica).

come cambiare pin sim su iphone

come cambiare pin sim su iphone

Ogni volta che riaccendi il tuo fido iPhone ti viene chiesto di inserire il PIN della scheda SIM presente al suo interno ed ogni volta sei costretto a doverti “scervellare” perché non riesci mai a ricordarlo?
Beh, ti capisco, considerando la moltitudine di codici e password che oggigiorno occorre tenere a mente riuscire a memorizzare il PIN della SIM può non essere cosa semplice.

Considerando la situazione, voglio però permettermi di fornirti una piccola dritta:
perché non provi a modificare il PIN della tua scheda SIM con uno che puoi ricordare con maggiore facilità?
In questo modo potrai evitare inutili perdite di tempo quando cerchi di ricordarlo invano.
Come dici?
Ti sembra davvero un’ottima idea ma non sai come fare per cambiare PIN SIM su iPhone?
Ma ovviamente anche questo volta puoi contare sul mio aiuto e sulle mie indicazioni, sta’ tranquillo.

Allora?
Ti va di approfondire la questione?
Si?
Fantastico.
Direi quindi di non perdere ulteriore tempo prezioso, di mettere al bando le ciance e di cominciare immediatamente a darci da fare.
Afferra subito il tuo “melafonino”, mettiti bello comodo e concentrarti sulla lettura di questo tutorial.
Qui di seguito trovi tutte le spiegazioni di cui hai bisogno per capire in che modo procedere.
Ti auguro una buona lettura.

Indice

  • Cambiare PIN SIM su iPhone
  • Disattivare PIN SIM su iPhone
  • In caso di problemi
  • Alternative al codice PIN su iPhone

Cambiare PIN SIM su iPhone

Il primo passo che devi compiere se ti interessa cambiare PIN SIM su iPhone è quello di afferrare il tuo cellulare a marchio Apple, accedere alla home screen e fare tap sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ruota di ingranaggio).
Scorri poi verso il basso la schermata che ti viene mostrata, tappa sulla voce Cellulare (oppure Telefono, se utilizzi una versione di iOS precedente alla 12) e seleziona PIN SIM.

A questo punto, pigia sulla dicitura Cambia PIN, digita il PIN attuale e poi tappa sulla voce Fine presente in alto a destra.
Dopodiché inserisci il nuovo codice PIN che intendi utilizzare e pigia ancora una volta sulla dicitura Fine che risulta sempre collocata in alto sulla destra.

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Ecco fatto! Effettuando questi semplici passaggi sei finalmente riuscito a modificare il codice PIN della tua scheda telefonica.
D’ora in avanti, il vecchio PIN verrà dismesso ed ogni volta che riaccennerai il tuo iPhone per poter avere accesso alla rete dovrai digitare il codice appena scelto nella schermata che ti viene proposta.
Visto che non era una cosa complicata?

Disattivare PIN SIM su iPhone

Non ti interesa cambiare PIN SIM su iPhone ma vuoi piuttosto disabilitarne l’uso sul tuo iPhone e dunque sulla tua scheda?
No problem, si può fare anche questo.
Come?
Facilissimo:
accedi nuovamente alla home screen del dispositivo, tappa sull’icona di Impostazioni, pigia su Cellulare (oppure Telefono, se utilizzi una versione di iOS precedente alla 12) e poi su PIN SIM.
Successivamente tappa sull’interruttore che trovi in corrispondenza della dicitura PIN SIM.

Adesso, digita il PIN della tua scheda nella schermata che ti viene proposta e poi tappa sulla voce Fine presente in alto a destra per portare a termine tutta la procedura di disattivazione.
Una volta fatto ciò, l’interruttore relativo alla voce PIN SIM verrà portato su OFF ed il codice PIN associato alla tua scheda verrà disattivato (non solo sull’iPhone ma anche su tutti gli altri eventuali cellulari in cui andrai ad inserire la scheda).

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Chiaramente, in caso di ripensamenti potrai sempre e comunque abilitare nuovamente l’utilizzo del PIN recandoti ancora una volta nella sezione Cellulare (o Telefono su iOS 11 e precedenti) delle impostazioni del melafonino, tappando su PIN SIM, pigiando sulla voce PIN SIM nella nuova schermata visualizzata e digitando il PIN associato alla tua scheda.
In questo modo, l’interruttore relativo alla voce PIN SIM verrà portato su ON e l’uso del codice sarà nuovamente abilitato sulla scheda.

In caso di problemi

Non ti è possibile cambiare PIN SIM su iPhone perché, nonostante gli sforzi fatti per cercare di ricordarlo, proprio non riesci a risalire al codice associato alla tua scheda?
Non disperare.
Posso darti un aiutino anche per questo.
Partendo dal presupposto che se non ricordi il codice PIN della tua SIM ti sconsiglio caldamente di provare ad indovinare in quanto dopo tre tentativi l’uso della scheda verrà bloccato (poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato…), puoi provare a recuperare il tuo codice in vari modi.
Scopriamoli subito insieme.

In primo luogo, ti suggerisco di provare a recuperare il codice PIN della tua scheda dando uno sguardo alla confezione di vendita della SIM.
Dovresti trovare il PIN in corrispondenza della dicitura PIN o Codice PIN sul retro della carta plastificata in cui era inserita la scheda e sotto la parte argentata da grattare.
Chiaramente, quello reperito in questo modo risulterà essere il PIN corretto solo ed esclusivamente se precedentemente non avevi già provveduto a modificare quello preimpostato.

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Puoi altresì metterti in contatto con il servizio clienti del tuo gestore telefonico (quello che ti ha fornito la SIM) e provare a chiedere all’operatore con il quale ti ritroverei a parlare di aiutarti a sbloccare la SIM utilizzando il codice PIN di default della scheda.
Ovviamente, anche in questo caso è indispensabile che il codice PIN preimpostato della scheda non sia mai stato modificato.

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Se non sai come metterti in contatto con il servizio clienti del tuo gestore puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito nei miei tutorial sull’argomento, quelli che trovi indicati qui di seguito:

  • Se hai una scheda TIM puoi leggere la mia guida su come chiamare operatore TIM
  • Se hai una scheda Vodafone puoi leggere la mia guida su come parlare con un operatore Vodafone
  • Se hai una scheda Wind puoi leggere la mia guida su come parlare con operatore Wind
  • Se hai 3 Italia puoi leggere la mia guida su numero per parlare con operatore 3

Hai già inserito per tre volte di fila il PIN sbagliato della tua SIM ed hai bloccato la scheda?
Se le cose stanno cosi puoi provare a sbloccarla andando ad inserire il codice PUK.
Mi chiedi come fare per trovarlo?
Beh, puoi reperirlo in maniera praticamente analoga a come visto poc’anzi per il PIN con la differenza che in molti casi puoi risalire a quest’ultimo anche collegandoti all’area clienti online del sito Internet del tuo gestore, così come ti ho spiegato anche nella mia guida su come recuperare il PUK.

Ad esempio, se utilizzi una SIM Vodafone puoi recuperare il PUK accedendo all’area Fai da te del sito Internet dell’operatore, pigiando sulla voce Visualizza PUK e scadenza SIM collocata in corrispondenza della sezione La tua SIM e facendo clic su Visualizza il CODICE PUK.
Una volta fatto ciò, si aprirà un menu contenente al suo interno un riquadro contrassegnato dalla dicitura Il CODICE PUK della tua SIM é: sotto la quale troverai indicato il codice PUK della tua scheda Vodafone.

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Se invece non riesci a risalire né al PIN né al PUK e se la tua scheda risulta definitivamente bloccata a causa dei troppi tentativi di inserimento di codici errati che hai effettuato, l’unica cosa che ti resta da fare è quella di richiedere la sostituzione della SIM. In questo modo ti verrà fornita una nuova scheda con lo stesso numero della precedente e con lo stesso credito residuo alla quale risulterà però associata un nuovo codice PIN (e PUK, ovviamente).

Alternative al codice PIN su iPhone

Considerando che il PIN è stato ideato a scopo preventivo – in caso di furto o smarrimento – per la SIM, per il numero ad essa associata e per l’eventuale rubrica salvata sulla stesa ma che per quel che concerne dati ed app presenti sul dispositivo risulta tutt’altro che efficace in quanto il non suo inserimento implica “semplicemente” l’impossibilità di sfruttare la rete del gestore, se il tuo intento è quello di evitare che soggetti terzi non autorizzati possano mettere mano al tuo iPhone ti suggerisco di adottare dei sistemi di protezione alternativi.

Innanzitutto puoi impostare un codice di sblocco sul dispositivo.
Per riuscirci, ti basta accedere alle impostazioni di iOS, fare tap su Touch ID e codice, pigiare su Abilita codice e seguire la semplice procedura a schermo per impostarne uno.
Il codice deve essere composto da 6 cifre.

Se vuoi, puoi anche creare un codice di sblocco più breve (composto da sole 4 cifre) oppure puoi impostare una vera e propria password di sblocco per il tuo iPhone composta da numeri, lettere e caratteri speciali.
Per riuscirci, fai tap sulla voce Opzioni codice che si trova in basso e scegli codice alfanumerico personalizzato o codice numerico a 4 cifre dal menu che compare.
A questo punto, digita il codice o la password che vuoi usare per proteggere il tuo dispositivo ed inseriscila nuovamente nella schermata successiva.

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Puoi proteggere il tuo iPhone anche andando ad impostare l’utilizzo dell’impronta digitale per sbloccare il dispositivo.
Per riuscirci, recati nuovamente nelle impostazioni di iOS facendo tap sulla relativa icona presente in home screen, seleziona la voce Touch ID e codice dalla schermata che si apre e digita il codice di sblocco del tuo iPhone.

A questo punto, assicurati che l’opzione Sblocco iPhone sia attiva (in caso contrario abilitala portano su ON il relativo interruttore), tappa su Aggiungi un’impronta e segui le indicazioni su schermo per configurare il riconoscimento della tua impronta digitale.

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Sia il codice che l’impronta digitale ti verranno richiesti per sbloccare il tuo dispositivo (oltre che per l’esecuzione di altre operazioni legate alla sicurezza del tuo cellulare e del tuo account).
Per maggiori dettagli, puoi consultare il mio tutorial dedicato a come bloccare schermo iPhone in cui ho provveduto a parlarti della questione con dovizia di particolari.

come cambiare piano tariffario vodafone

come cambiare piano tariffario vodafone

Dopo aver letto il mio articolo dedicato, ti sei reso conto che l’offerta attualmente attiva sulla tua SIM Vodafone non è poi così conveniente come credevi rispetto ad altri piani presenti nel listino dello stesso gestore.
Data la situazione, vorresti dunque modificare la tariffa in essere con una soluzione più congeniale per le tu tasche?
Beh, mi sembra giusto.
Fallo subito! Come dici?
Essendo poco esperto in fatto di questioni telefoniche non hai la benché minima idea di come riuscirci?
Non c’è problema, posso spiegarti tutto io.
Concedimi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero e provvederò ad illustrarti come cambiare piano tariffario Vodafone.
Contento?

Posizionati dunque bello comodo e metti in pratica le indicazioni sul da farsi che sto per fornirti.
Insieme, andremo a scoprire come modificare il piano base attivo sulle schede Vodafone, come attivare nuove offerte per chiamare, navigare in Internet, mandare SMS e come fare per contattare un operatore nel caso in cui dovesse insorgere qualche intoppo o comunque avessi la necessità di chiedere maggiori delucidazioni riguardo questa o quell’altra tariffa.

Come dici?
Non era alla rete mobile che eri interessato bensì a quella fissa?
Tranquillo, ho pensato anche a questo.
Nelle righe successive trovi infatti un passo tutto dedicato all’argomento.
La cosa, te lo anticipo subito, non solo è fattibile ma è anche abbastanza semplice.
Tieni soltanto presente il fatto che sia in questo caso che in quello della rete mobile ci sono dei costi da sostenere (vengono indicati esplicitamente al momento del cambio).
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione vera e propria.
Buona lettura e… in bocca al lupo!

Indice

  • Cambiare piano tariffario Vodafone su rete mobile
    • Tramite telefono
    • Tramite area online Fai da te
    • Tramite app My Vodafone
    • In negozio
  • Cambiare piano tariffario Vodafone su rete fissa
  • In caso di dubbi o problemi

Cambiare piano tariffario Vodafone su rete mobile

Iniziamo cercando di capire come fare per cambiare piano tariffario Vodafone su rete mobile, trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito.
A seconda di quelle che sono le tue  personalissime preferenze, puoi scegliere di compire l’operazione in questione via telefono, tramite l’area Fai da te del sito Interne dell’operatore, via chat, mediante l’app My Vodafone disponibile per smartphone e tablet o direttamente di persona, recandoti in negozio.

Nota: Ad eccezione del piano tariffario di base il cui cambio disattiva automaticamente quello precedente, per quanto riguarda le altre offerte ed opzioni l’attivazione di una nuova soluzione potrebbe non implicare la disattivazione automatica dell’altra.
Quando ciò accade, la cosa viene esplicitamente indicata.
In tutti gli altri casi, dovrai essere tu ad effettuarne la disattivazione “manuale”.
Se non sai come riuscirci, puoi seguire le indicazioni che ti ho finito nel mio tutorial su come disattivazione promozioni Vodafone.

Tramite telefono

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Se sei interessato a capire come fare per cambiare piano tariffario Vodafone e se vuoi riuscirci via telefono, sappi che ti basta fare una chiamata al numero 190, la numerazione per l’assistenza clienti del gestore, direttamente dal tuo numero di cellulare.

A chiamata avviata, pigia il tasto 1 (quello per la telefonia mobile) e poi il tasto 4 (quello per poter parlare con un consulente) dopodiché attendi in linea fin quando non riceverai risposta da parte di un operatore ed esponi a quest’ultimo quelle che sono le tue necessità.
Dopo che ti avrà ascoltato, l’operatore provvederà quindi a proporti un piano tariffario alternativo, ad illustrartene tutte le caratteristiche e, ovviamente, a procedere anche con il cambio, previa tua ulteriore conferma.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi cambiare piano tariffario Vodafone chiamando il numero 42070, quello tramite il quale è possibile ottenere informazioni sulle offerte e sui servizi attivi e procedere all’attivazione ed alla disattivazione degli stessi.

A chiamata avviata, attendi che la voce registrata inizi a parlare dopodiché pigia prima il tasto per completare e/o modificare tariffe ed offerte (che solitamente corrisponde all’1 oppure al 2) e poi schiaccia il tasto corrispondente all’opzione di tuo interesse ed attieniti alle indicazioni che ti vengono fornite per completare la procedura.

A chiamata terminata, attendi la ricezione di un SMS da parte di Vodafone sul tuo numero di cellulare che ti confermerà il fatto che la variazione è stata effettivamente effettuata e che puoi finalmente cominciare a fruirne sulla tua SIM.

Nota: A volte il servizio propone le opzioni in ordine leggermente diverso rispetto a quanto ti ho segnalato poc’anzi.
Se vuoi evitare perdite di tempo ed inutili intoppi ti consiglio quindi di seguire si le mie indicazioni ma anche anche e soprattutto di ascoltare con la massima attenzione le istruzioni della voce guida e di procedere eventualmente di conseguenza.

Tramite area online Fai da te

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Ti piacerebbe cambiare piano tariffario Vodafone ma invece che fare tutto via telefono, come visto insieme nel passo precedente, preferiresti agire tramite il sito Internet del gestore, usando l’area online alla quale ciascun cliente può accedere per gestire quel che concerne la propria SIM?
Allora il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di collegarti alla home page di Vodafone.it, portare il cursore sul bottone Fai da te che sta in alto a destra, cliccare su Accedi nel menu che si apre ed effettuare il login al tuo account compilando i campi visualizzati con i tuoi dati.

Se non sei ancora registro sul sito, dopo aver fatto clic sul bottone Fai da te premi sul pulsante nero Registrati invece che su quello accedi Accedi, compila poi i campi visualizzati con i dati richiesti e segui la semplice procedura guidata che ti viene mostrata a schermo.

Ad accesso eseguito, nella pagina che andrà ad aprirsi fai clic sulla voce Promozioni che puoi attivare presente nella sezione La tu SIM che sta sulla sinistra, seleziona la dicitura Cambia il tuo piano nel menu sempre a sinistra, scegli il piano telefonico che preferisci tra quelli disponibili sotto la dicitura Vuoi cambiare il tuo piano? e conferma la scelta fatta pigiando sul bottone Conferma che si trova in basso.

Per modificare invece tutte le altre offerte attive sulla tua scheda, dopo aver selezionato la voce Promozioni che puoi attivare verifica che risulti selezionata la voce Attiva nuove promozioni nel menu a sinistra (ed in caso contrario provvedi tu) dopodiché seleziona la scheda corrispondente alla categoria di riferimento, individua l’offerta che desideri attivare per rimpiazzare quella attualmente in essere e poi fai clic sul corrispondente pulsante Scopi di più o Attiva che trovi collocato di lato.

Procedi dunque cliccando sul pulsante per confermare la scelta fatta e se necessario fornisci gli ulteriori dati che vengono richiesti (es.
il numero della carta di credito per le promo che lo prevedono come metodo di pagamento).

In tutti i casi, una volta fatta e confermata la tua scelta attendi qualche istante affinché appaia un avviso a schermo indicante il buon esito dell’operazione. Come ulteriore conferma della corretta riuscita della procedura, entro breve tempo dovresti ricevere anche un SMS informativo da parte del gestore sul tuo numero di telefonino.

Tramite app My Vodafone

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Un altro sistema per cambiare piano tariffario Vodafone consiste nel ricorrere all’uso dell’app My Vodafone, l’applicazione ufficiale del gestore telefonico mediante cui è possibile tenere sotto controllo tutti i dettagli riguardanti la propria numerazione, aggiungere e/o modificare ulteriori servizi oppure disattivarli.
È disponibile per iOS, per Android e per Windows Mobile.

Per servirti dell’app di casa Vodafone per lo scopo in questione, provvedi innanzitutto ad effettuarne il download sul tuo dispositivo (se non hai già provveduto a farlo, ovviamente).
Per riuscirci, ti basta pigiare sui link che ti ho fornito poc’anzi direttamente dal display del tuo cellulare e poi tappare sul bottone per eseguire l’installazione.

Successivamente avvia l’app pigiando sulla sua icona nella schermata in cui sono presenti anche quelle delle altre applicazioni installate sul dispositivo in uso dopodiché pigia sul bottone con le tre linee orizzontali in alto a destra, tappa sulla dicitura Offerte nel menu che si apre e seleziona Scopri nuove offerte dall’ulteriore menu che compare.

Nella nuova schermata che ti sarà mostrata, seleziona la categoria di riferimento, individua la soluzione che ti interessa maggiormente e con la quale intendi rimpiazzare il piano tariffario attualmente in essere e fai tap sul relativo bottone Prosegui dopodiché pigia sul pulsante per attivare quanto scelto.

Una volta eseguiti i passaggi di cui sopra, attendi la ricezione di un SMS da parte di Vodafone sul tuo cellulare che ti confermerà il fatto che la soluzione scelta è stata effettivamente attivata sulla tua SIM.

Da notare che per quel che concerne il piano tariffario base della SIM, purtroppo eventuali modifiche non possono essere rapportate dall’app.
Puoi però riuscirci sfruttando un altro dei sistemi indiati in questo mio tutorial.

In negozio

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Preferisci cambiare piano tariffario Vodafone di persona, recandoti direttamente in negozio?
Come ti dicevo nelle precedenti righe, si può fare! Per riuscirci, devi dirigerti verso il centro Vodafone più vicino alla tua zona, esporre al commesso in negozio quelle che sono le tue necessità e scegliere dunque il nuovo piano che vuoi attivare per rimpiazzare quello precedente.

Il commesso presente nel centro Vodafone si farà carico della tua richiesta e procederà immediatamente con l’attivazione di quanto da te indicato.
Come certificazione del buon esito dell’operazione riceverai, oltre che la conferma a voce del commesso, anche un SMS sulla tua SIM.

Se non sai dove si trova il centro Vodafone più vicino a te, puoi scoprirlo visitando la pagina Web apposita con annessa mappa.
Puoi anche filtrare i vari centri disponibili utilizzando il menu che sta sulla sinistra, mentre cliccando sul nome o sull’indicatore di un dato centro puoi ricevere maggiori dettagli correlati.

Se collegandoti alla pagina che ti ho appena linkato ti appare un avviso da parte del browser indicante la necessità di utilizzare la tua posizione attuale per poter usufruire del servizio, accontenti pigiando sull’apposito pulsante che ti viene mostrato.

Cambiare piano tariffario Vodafone su rete fissa

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E per quel che concerne la telefonia fissa?
Come fare per cambiare piano tariffario Vodafone?
Domanda lecita, anzi di più.
Tutto quello che devi fare è chiamare il 190 direttamente dal tuo numero di casa.

Quando ti viene chiesto di scegliere fra telefonia mobile e telefonia fissa/ADSL/Fibra, premi il tasto 2 (che corrisponde al servizio di assistenza per la linea fissa) dopodiché ascolta le istruzioni della voce guida e schiaccia il tasto per poter parlare con un operatore, similmente a come ti ho spiegato in precedenza per quel che concerne la telefonia mobile.

L’operatore con il quale ti ritroverai a parlare saprà indicarti le offerte disponibili e i relativi costi e provvederà altresì ad aiutarti per il passaggio da un piano tariffario all’altro.
Tieni però conto che, come anticipato ad inizio articolo, nel fare ciò andrai inevitabilmente incontro al pagamento dei costi d’attivazione che invece vengono quasi sempre azzerati o quantomeno ridotti per i nuovi clienti.

Per quel che concerne invece le tempistiche di attivazione, salvo il caso in cui il cambio piano tariffario richieda anche l’aggiunta o la modifica di apparecchiature particolari o una modifica dell’infrastruttura (es.
da ADSL a fibra ottica), il tutto avverrà in maniera praticamente immediata, giusto i tempi tecnici necessari per fare in modo che i cambiamenti vengano apportati.

Per ultori dettagli sulla questione, puoi fare riferimento alla documentazione (condizioni generali di contratto, informative varie ecc.) che trovi in corrispondenza della scheda Rete fissa nella pagina dedicata del sito Internet dell’operatore.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le indicazioni che ti ho fornito nelle righe precedenti m ancora non sei riuscito a capire come cambiare piano tariffario Vodafone o è sorto qualche problema?
Allora mettiti in contato con il servizio clienti del famoso gestore telefonico e vedrai che in men che non si dica riuscirai a far fronte alla cosa.

Per riuscirci, puoi in primo luogo agire telefonicamente, chiamando il 190, come già visto insieme nel precedenti righe, e selezionando poi il numero corrispondente a quello per poter parlare con l’assistenza.
Poiché la sequenza di numeri da digitare è soggetta a continue variazioni.
Per evitare errori ascolta sempre attentamente ciò che dice la voce registrata e scegli le opzioni riguardanti l’assistenza tecnica.

In alternativa, puoi metterti in contatto con il servizio clienti Vodafone anche tramite social network, mediante Facebook oppure Twitter.

Nel primo caso, non devi far altro che collegarti fanpage dell’operatore, cliccare sul pulsante Invia un messaggio e inviare un messaggio privato a Vodafone in cui esponi brevemente le tue necessità indicando altresì il numero per il quale richiedi assistenza.
La risposta dell’operatore dovrebbe arrivare entro breve.

Se invece preferisci usare Twitter, puoi contattare Vodafone citando @VodafoneIT (ovvero l’account ufficiale del gestore) all’inizio di un nuovo tweet in cui devi inserire una breve descrizione delle tue necessità ed eventualmente anche l’hashtag #tw190.
Entro breve verrai contattato da un operatore di Vodafone che ti inviterà a proseguire la conversazione via DM (cioè tramite messaggio privato) dove potrai comunicare fornendo anche eventuali dati privati (es.
il numero di telefono).

Se pensi di aver bisogno di maggiori informazioni al riguardo, puoi approfondire l’argomento leggendo il mio tutorial su come parlare con un operatore Vodafone e quello dedicato a come chattare con Vodafone.

come cambiare password wifi fastweb

come cambiare password wifi fastweb

Dopo aver sottoscritto un abbonamento ADSL o in Fibra con Fastweb, hai finalmente ricevuto il modem dall’operatore e hai cominciato a navigare in Rete.
Trattandosi, però, di un router preconfigurato ed essendo tu molto attento alla sicurezza dei tuoi dispositivi elettronici, ti sei immediatamente interessato riguardo le operazioni da compiere per modificare la password della rete wireless generata dall’apparecchio.

Le cose stanno esattamente in questo modo, non è vero?
Allora sarai contento di sapere che oggi ti darò una mano e ti spiegherò proprio come cambiare la password del Wi-Fi di Fastweb. Nelle righe successive, dunque, andremo a scoprire quali sono i passaggi che vanno effettuati per riuscire nell’impresa, andando ad agire su tutti quelli che sono i vari modelli di modem diffusi dall’operatore e, per completezza d’informazione, anche come fare per mettersi in contatto con il servizio clienti di Fastweb.

Dai, dedica qualche minuto del tuo prezioso tempo libero alla lettura di questa guida e vedrai che, alla fine, non avrai più il benché minimo dubbio sul da farsi. Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Informazioni preliminari
  • Cambiare password Wi-Fi Fastweb FASTGate
  • Cambiare password Wi-Fi Fastweb Technicolor
  • Cambiare password Wi-Fi Fastweb ADB
  • Cambiare password Wi-Fi Fastweb Belkin
  • Cambiare password Wi-Fi Fastweb Fibra TOP
  • In caso di dubbi o problemi

Informazioni preliminari

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Prima di entrare nel vivo dell’argomento, andandoti a spiegare quali sono i passaggi da compiere per cambiare la password del Wi-Fi di Fastweb, mi sembra doveroso fare alcune precisazioni al riguardo.

Innanzitutto, tieni presente che per poter eseguire l’operazione oggetto di questa guida devi scegliere una password che sia sufficientemente sicura o, per meglio intenderci, che abbia un elevato livello di entropia.
Se non sai di cosa sto parlando, l’entropia è un valore, che viene espresso in bit, che misura il disordine di un sistema.
Per quel che concerne le password, dunque, indica il grado di difficoltà con cui è possibile scoprire tutti i caratteri che le costituiscono in relazione al set di caratteri utilizzato per comporle, ad esempio:
solo lettere minuscole, lettere minuscole + lettere maiuscole, lettere minuscole e maiuscole + numeri ecc.

In altri termini, è bene scegliere una chiave d’accesso che risulti composta da 12-16 caratteri, che non abbia alcun senso compiuto e che contenga lettere maiuscole e minuscole, oltre che numeri e caratteri speciali.

Sempre restando in tema di password, ti invito inoltre a prestare particolare attenzione alla scelta della modalità di cifratura.
Personalmente ti consiglio di impostare per la WPA2-AES, che a oggi è la più sicura.
Qualora dovesse crearti dei problemi di compatibilità con i tuoi dispositivi, specie con quelli più datati, puoi optare per la WPA/WPA2 – TKIP/AES.
Evita, invece, la cifratura WEP che viene ormai considerata obsoleta e può facilmente essere aggirata da parte degli hacker.

Cambiare password Wi-Fi Fastweb FASTGate

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Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, veniamo al sodo e andiamo quindi a scoprire che cosa occorre fare per riuscire a cambiare la password del Wi-Fi di Fastweb andando ad agire sul modem FASTGate.

In primo luogo, devi effettuare l’accesso al pannello di amministrazione del dispositivo.
Per riuscirci, apri il browser che di solito usi per navigare in Rete dal tuo computer (es.
Chrome), digita http://myfastgate nella barra degli indirizzi e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

Se in passato hai già effettuato l’accesso all’interfaccia del modem, digita quindi nome utente e password scelti nei campi appositi e schiaccia il tasto Log In.
Se, invece, questa è la prima volta che tenti di accedere al pannello di amministrazione, ti verrà chiesto di impostare il nome utente e la password da usare.

Ad accesso effettuato, seleziona la voce WiFi dal menu presente in alto, verifica che nella barra laterale di sinistra risulti selezionata la voce Rete principale (altrimenti provvedi tu) e, nella nuova schermata visualizzata, scegli il tipo di protezione che intendi assegnare al Wi-Fi dal menu Protezione (io ti suggerisco di lasciare impostata l’opzione WPA2-PSK, che è quella predefinita).

Successivamente, digita la password che vuoi usare per proteggere la tua rete senza fili nel campo Password sottostante e clicca sul pulsante Salva modifiche per, appunto, salvare le modifiche apportate.

Cambiare password Wi-Fi Fastweb Technicolor

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Possiedi un modem a marchio Technicolor e non sai come cambiare la password del Wi-Fi su quest’ultimo?
Non ti preoccupare, ti spiego subito in che modo riuscirci.
La procedura da attuare, ti avviso però, differisce a seconda del modello esatto di apparecchio in tuo possesso.

Tanto per cominciare, collegati al pannello di amministrazione del router aprendo il browser che in genere usi per navigare in Internet dal tuo PC e digita l’IP del modem, ovvero 192.168.1.254, nella barra degli indirizzi.
In seguito, schiaccia il tasto Invio sulla tastiera. Qualora l’indirizzo IP che ti ho appena fornito non dovesse rivelarsi corretto, puoi scoprire qual è quello giusto consultando il manuale utente del dispositivo oppure guardando sull’etichetta apposita solitamente appiccicata sotto il router o di lato.
Se neppure così facendo riesci a risolvere, leggi la mia guida dedicata all’argomento per far fronte alla cosa.

Successivamente, immetti nome utente e password richiesti per il login.
Se si tratta del primo accesso, digita fastweb oppure Administrator nel campo Nome utente, mentre il campo Password va lasciato vuoto. Se, invece, in passato hai già effettuato l’accesso al pannello di gestione del modem, digita i dati di login impostati in precedenza.

Una volta effettuato l’accesso al pannello di amministrazione del modem, se quello che stai usando è un modem Technicolor TG1100TG582NTG588vTG589VN V2/V3TG784N v3TG788VN oppure TG789VAC V2, seleziona la voce Rete domestica nella barra laterale di sinistra, clicca sul collegamento Wireless che trovi riportato nella parte in basso della schermata visualizzata e, nella nuova pagina che si apre, seleziona la dicitura Configura in alto a destra.

In seguito, scegli la crittografia che vuoi usare per proteggere la tua rete wireless dal menu a tendina Modalità di protezione (personalmente ti suggerisco di lasciare impostata l’opzione WPA-PSK – WPA2-PSK che è quella predefinita) e digita la password che vuoi usare per proteggere la tua rete Wi-Fi nel campo Chiave codifica WPA-PSK sottostante.
Per salvare i cambiamenti apportati, fai clic sul bottone Applica situato in basso.

Se, invece, quello che stai usando è un modem Technicolor TG582N V2 oppure TG789VAC XTREAM 35B, dopo aver effettuato l’accesso al pannello di amministrazione del modem, fai clic sulla voce Wireless annessa all’apposito box in alto a destra e, nella nuova pagina che ti viene mostrata, scegli il tipo di cifratura che intendi usare tramite il menu a tendina Modalità di sicurezza/Security Mode (io ti consiglio di lasciare impostata l’opzione predefinita, vale a dire WPA-WPA2 PSK/WPA2 PSK).

A questo punto, individua il campo Password Wireless/Wireless Password, digita al suo interno la chiave d’accesso alla rete Wi-Fi che vuoi impostare e, per concludere, clicca sul bottone Salva/Save che si trova in basso, per fare in modo che le modifiche apportate vengano applicate.

Se sul tuo modem risultano abilitate sia la rete a 2.4GHz che quella a 5GHz, effettua i passaggi relativi al cambio password che ti ho indicato poc’anzi sia per l’una che per l’altra rete.

Cambiare password Wi-Fi Fastweb ADB

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Fastweb ti ha fornito un modem a marchio ADB e vorresti capire in che modo procedere per cambiare la password della rete wireless generata da quest’ultimo?
Detto, fatto.

In primo luogo, avvia il browser di cui di solito ti servi per navigare in Rete dal tuo computer e digita 192.168.1.254, ovvero l’IP del modem, nella barra degli indirizzi, dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del PC. Nel caso in cui l’indirizzo IP che ti ho appena indicato dovesse risultare inesatto, per scoprire quello giusto da utilizzare, dai uno sguardo al manuale utente dell’apparecchio oppure guarda sull’etichetta apposita, che in genere è appiccicata sotto il modem o di lato.
Se neppure in questo modo riesci a risolvere, puoi rimediare andando a leggere la mia guida dedicata all’argomento.

Nella schermata relativa all’immissione dei dati di login che ti viene mostrata, compila i campi visibili su schermo usando il termine admin sia come nome utente che come password, dopodiché fai clic sul bottone Login.
Se in passato avevi già effettuato l’accesso al pannello di gestione del modem e avevi modificato tali dati, digita le credenziali impostate in precedenza.

Dopo aver effettuato l’accesso al pannello di amministrazione del router, fai clic sulla voce Wi-Fi che trovi nel box Funzioni posto in alto a destra, nella nuova pagina che si apre, e indica la modalità di cifratura della rete che vuoi utilizzare tramite il menu a tendina Modalità di crittografia (ti suggerisco di lasciare l’impostazione predefinita, quella relativa alla cifratura WPA2-AES).

Per concludere, digita la password che vuoi usare per proteggere la tua rete senza fili nel campo Password WPA e fai clic sul bottone Applica, situato in basso, per fare in modo che le modifiche apportate vengano effettivamente applicate.

Cambiare password Wi-Fi Fastweb Belkin

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Se, invece, quello che possiedi è un modem Fastweb a marchio Belkin, per cambiare la password del Wi-Fi devi procedere nel seguente modo:
accedi al pannello di amministrazione dell’apparecchio aprendo il browser che in genere usi per navigare su Internet dal tuo PC e digita l’IP del router, che è 192.168.2.1, nella barra degli indirizzi.
In seguito, schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

Qualora l’indirizzo IP che ti ho fornito dovesse rivelarsi inesatto, per scoprire quello corretto consulta il manuale utente del modem oppure da’ uno sguardo all’etichetta apposita, che in genere è appiccicata sotto il router o di lato.
Se neanche così facendo riesci a risolvere, per far fronte alla cosa leggi la mia guida dedicata all’argomento.

Se nell’accedere al pannello di controllo del modem ti viene chiesto di digitare anche nome utente e password, prova con admin/admin oppure con admin/password che sono le combinazioni predefinite per la maggior parte dei modem.
Se inesatte, prova anche in tal caso, a consultare l’etichetta appiccicata sul modem oppure il manuale utente dell’apparecchio per individuare quelle giuste.
Se neppure così riesci a risolvere, puoi leggere la mia guida su come vedere la password del modem per rimediare.

Ad accesso eseguito, clicca sulla voce Security che trovi nel menu Wireless (sulla sinistra), scegli il tipo di crittografia che vuoi usare dal menu Authentication (ti consiglio di lasciare quello predefinito, che è WPA2-PSK) e digita la password che vuoi usare nel campo Pre-shared Key (PSK).
Effettua i passaggi in questione sia per la rete a 2.4GHz che per quella a 5GHz.
Per salvare le modifiche, clicca poi sul bottone Apply Changes che si trova in basso.

Cambiare password Wi-Fi Fastweb Fibra TOP

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Possiedi un modem Fibra TOP e ti piacerebbe capire come cambiare la password del Wi-Fi di Fastweb in questo caso?
Allora collegati alla pagina di gestione del router aprendo il browser che di solito usi per navigare in Rete e digitando, nella barra degli indirizzi l’IP dell’apparecchio, che dovrebbe corrispondere a 192.168.1.254. Se l’IP in questione risulta inesatto, per scoprire quello giusto consulta il manuale utente del dispositivo oppure guarda sull’etichetta apposita, che in genere è appiccicata sotto il modem o di lato.
Se neanche così facendo riesci a risolvere, leggi la mia guida dedicata all’argomento.

Nella schermata in cui ti viene chiesto di immettere i dati di login, se è la prima volta che effettui l’accesso al pannello di amministrazione del modem, usa fastweb come nome utente, mentre il campo relativo alla password lascialo vuoto.
Se in passato avevi già effettuato l’accesso e avevi modificato i dati in questione, usa quelli da te impostati.

Ad accesso effettuato, clicca sulla voce Wi-Fi 2.4GHz che trovi nel box Funzioni situato in alto a destra, nella nuova pagina che si apre, e indica la modalità di cifratura della rete che vuoi utilizzare tramite il menu a tendina Modalità di crittografia (ti consiglio di lasciare impostata quella predefinita, ovvero quella relativa alla cifratura WPA2-AES).

Successivamente, digita la password che vuoi usare per proteggere la rete wireless in corrispondenza del campo Password WPA e fai clic sul bottone Applica, situato in basso, per fare in modo che le modifiche apportate vengano effettivamente applicate.

In seguito, modifica la password del Wi-Fi anche per la rete a 5GHz generata dal modem, selezionando la voce Wi-Fi2 5GHz nella schermata principale del pannello di amministrazione e procedendo in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi.

In caso di dubbi o problemi

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Hai seguito per filo e per segno le mie indicazioni ma, al momento, non ti è ancora molto chiaro come cambiare la password del Wi-Fi di Fastweb?
In corso d’opera è sorto qualche altro intoppo?
Allora prova in primo luogo a dare uno sguardo alla pagina di assistenza Fastweb, in cui puoi trovare le indicazioni d’uso di tutti i router distribuiti dal provider.

Se poi il modem che stai usando non rientra tra quelli che ho menzionato in questa guida, in quanto non distribuito direttamente dal gestore, puoi scoprire come effettuare il cambio password leggendo il mio post generico su come cambiare la password del Wi-Fi.

in alternativa, se il tuo problema è che non riesci ad accedere al pannello di amministrazione del modem perché hai modificato i dati di login predefiniti e non ricordi nome utente e password che hai impostato, effettua il reset del dispositivo.
Per scoprire in che modo riuscirci, leggi la mia guida specifica su come resettare il modem Fastweb.

Se, invece, ritieni sia il caso di ricevere supporto diretto, puoi contattare il centro assistenza Fastweb utilizzando uno dei canali di comunicazione messi a disposizione dal gestore:
chiamata telefonica, assistenza tramite app o social network.
Ti ho spiegato dettagliatamente il tutto nel mio tutorial su come parlare con operatore Fastweb.

come cambiare password wifi alice

come cambiare password wifi alice

Ormai dovresti saperlo.
Quando si utilizza un router fornito dal proprio provider Internet è buona norma cambiare la sua configurazione iniziale e impostare una password personalizzata per la rete Wi-Fi.
Questo perché la password predefinita potrebbe non essere abbastanza complessa o sicura.

Si tratta di una semplice regola di buonsenso che vale per tutti i tipi di modem/router e per tutti i provider Internet.
Anche tu, che hai appena ricevuto il nuovo router di Alice (quindi di Telecom Italia) dovresti metterla in pratica, e io oggi sono qui per spiegarti come fare.

Coraggio, prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come cambiare password WiFi Alice leggendo le indicazioni che trovi di seguito.
Le istruzioni valgono per tutti i modelli più recenti di router Telecom:
ADSL2+ Wi-Fi N e ADSL2+ Wi-Fi N Technicolor.
Non valgono invece per i modelli più vecchi di router, come ad esempio Alice Gate2 plus Wi-Fi, in quanto si questi ultimi non è possibile modificare manualmente la chiave di protezione delle reti wireless.

Innanzitutto, assicurati che il tuo computer sia connesso correttamente alla rete wireless del router di Alice.
Altrimenti, se non riesci a stabilire la connessione in modalità wireless, prendi un cavo Ethernet e metti in comunicazione computer e router utilizzando quest’ultimo (un capo del cavo va nella porta Ethernet del computer e l’altro in una delle porte numerate del router).

A questo punto, apri il programma che usi solitamente per navigare su Internet (es.
Chrome, Internet Explorer o Firefox) e collegati all’indirizzo http://alicegate per accedere al pannello di amministrazione del router.
Se l’indirizzo http://alicegate restituisce un errore di “pagina non trovata”, prova a collegarti a uno di questi indirizzi IP numerici:
192.168.1.1 oppure 192.168.0.1.

Nel malaugurato caso in cui non funzionassero nemmeno i due indirizzi IP numerici, prova a ricavare l’indirizzo corretto del modem/router dalle impostazioni di rete del tuo sistema.
Come si fa?
È semplicissimo.

Se utilizzi un PC Windows, clicca sull’icona della rete situata nell’area di notifica (il monitorino bianco o le tacchette del Wi-Fi situate accanto all’orologio di Windows) e scegli la voce Apri centro connessioni di rete e condivisione dal menu che si apre.
Su Windows 8 e successivi devi fare click destro sull’icona della rete e non click sinistro.

Successivamente, scegli il nome della connessione in uso (es.
Ethernet) dalla finestra che si apre, pigia sul pulsante Dettagli e troverai l’indirizzo IP del tuo router accanto alla voce Gateway predefinito IPv4.

Su Mac, la procedura da seguire è altrettanto semplice.
Tutto quello che devi fare è aprire Preferenze di sistema, cliccare sull’icona Network presente nella finestra che si apre e selezionare il nome della connessione in uso (es.
Ethernet o Wi-Fi) dalla barra laterale di sinistra.
Dopodiché devi pigiare sul bottone Avanzate, selezionare la scheda TCP/IP e troverai l’indirizzo IP del router accanto alla voce Router.

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Adesso dovresti essere entrato nel pannello di configurazione del router di Alice.
Clicca quindi sul pulsante Accedi (lasciando vuoto il campo Password) e poi su Continua per visualizzare il menu con tutte le opzioni disponibili.
Se ti viene chiesto di immettere una password per accedere, prova a consultare il manuale di istruzioni del dispositivo.
Se invece è stata impostata una password personalizzata sul router ma non ricordi quale sia, prova a resettare modem Alice seguendo le istruzioni che trovi nella mia guida sull’argomento e prova ad accedere nuovamente al pannello del dispositivo, che a quel punto dovrebbe farti entrare senza digitare alcuna password.

Ora puoi finalmente cambiare password WiFi Alice.
Seleziona quindi la voce Wi-Fi dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Configura Rete Wi-Fi che si trova in fondo alla pagina che si apre.
Dopodiché digita la chiave di cifratura da utilizzare per proteggere la tua rete wireless e scegli una modalità di cifratura dall’apposito menu a tendina.

La password deve essere lunga 24-32 caratteri, non deve avere un senso compiuto e deve essere composta da vari tipi di caratteri:
lettere minuscole, lettere maiuscole e numeri.
Quanto alla modalità di cifratura, ti consiglio quella WPA-PSK AES 256 bit che è la più sicura fra quelle disponibili, evita invece quella WEP che ormai è obsoleta e facilmente attaccabile da parte dei malintenzionati.
Una volta configurato il tutto, clicca su Salva e poi su Avanti per salvare i cambiamenti.

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A questo punto la tua connessione wireless è ragionevolmente sicura, m c’è ancora un altro passo che ti consiglio di compiere:
impostare una password per vietare accessi non autorizzati al pannello di amministrazione del router (o comunque cambiare la password predefinita impostata dal gestore).

Per farlo, clicca sul pulsante Accedi presente nella barra laterale di destra del pannello del router, metti il segno di spunta accanto alla voce Attiva e digita la password che vuoi utilizzare per proteggere l’accesso al dispositivo nei campi Imposta password e Ripeti password.
Clicca infine su Salva per salvare le impostazioni e il gioco è fatto.

Se qualche passaggio della guida non ti è chiaro, prova a visitare il sito dell’assistenza tecnica Telecom Italia sul quale sono disponibili i manuali d’utilizzo di tutti i modelli di router forniti dal gestore.